Stephenson, Neal - Anathem vol. 1 - Il pellegrino

Roberto89

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È l'anno 3689 e il pianeta Arbre vive un periodo di pace e serenità. Nel suo passato ci sono imperi, colpi di stato militari, gli Eventi Tragici e la Ricostituzione, il Primo, il Secondo e il Terzo Sacco, ma nei secoli è stato raggiunto un equilibrio. Gli scienziati, i matematici, i filosofi vivono chiusi nei loro "concenti", e si dedicano alla pura speculazione teorica senza avere nessun contatto con la tecnologia, che invece segna l'esistenza del resto della popolazione: gli "extramuros", sottoposti al Potere Secolare. Ma qualcosa minaccia l'ordine perfetto di Arbre: lo dimostra l'espulsione dal concento di Saunt Edhar, al canto struggente dell'Anathem, del sapiente Orolo, che osservando il cielo ha scoperto un oggetto luminoso in avvicinamento. Sarà il suo allievo prediletto, il diciottenne fraa Erasmas, ad avere una parte cruciale nel dramma che sta per svolgersi su Arbre. E toccherà a lui, alla compagna Ala e agli altri novizi esplorare il mondo di fuori: sino ai confini più estremi.
 

Roberto89

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Rispetto a Cryptonomicon (dello stesso autore) questo l'ho trovato più impegnativo, ed essendo solo il Vol. 1 c'è anche il seguito da leggere per sapere come finisce la storia.

Lo stile dell'autore lo conoscevo già da prima e quindi ero preparato a divagazioni di vario tipo su argomenti scientifici e filosofici, ma in questo libro, rispetto al Cryptonomicon, il rapporto trama/divagazioni è decisamente a favore delle seconde.
Comunque se si spezza la lettura e si ha interesse in queste digressioni, non è un problema.
Riguardo alla trama è interessante ma lenta, spero che nel secondo libro le cose si sviluppino verso un finale che ripaghi della pazienza.

Sconsigliato invece come lettura se cercate un libro che sia solo di fantascienza, con una trama dinamica e molta azione.

Voto: 3 stelle su 5
* votato come libro a sé, a prescindere dal finale che avrà il secondo volume
 
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