Di Paolo, Paolo - Romanzo senza umani

gamine2612

Together for ever
Un uomo cammina lungo le rive di un grande lago tedesco. È partito all’improvviso, dopo avere provocato una serie di “incidenti emotivi”, come lui stesso li definisce. È ripiombato nella vita di persone che non vedeva da tempo. Ha risposto a email rimaste lì per quindici anni, facendo domande fuori luogo. Ha provato a riannodare fili spezzati.
Mauro Barbi, storico di professione, cerca di aggiustare i ricordi degli altri – le persone che ama e ha amato – proponendo la sua versione dei fatti. Cerca di costruire una “memoria condivisa” che lo riguarda. Ma che impresa è? Forse c’entra una Piccola era glaciale privata, un processo di raffreddamento che ha spopolato la sua esistenza. Dove sono Fiore, Arno, il vecchio Cardolini, Meri, la Ragazza belga di Madrid? Dov’è Anna? Dove sono tutti?
Forse il lago a cui ha dedicato anni di studio può dargli le risposte che cerca. Vede, anzi immagina, l’immensa lastra di ghiaccio che lo copriva da sponda a sponda quattro secoli e mezzo prima. Il sole pallido su una catasta di uccelli morti. Un lunghissimo inverno che travolse l’Europa con i suoi venti polari, le grandinate furiose, le inondazioni.Le immagini del passato ci ingannano sempre.
Barbi prova a rientrare nel presente, con tutta l’ansia e la fatica che richiedono i gesti semplici. Uno in particolare potrebbe cambiare tutto.
In questo suo Romanzo senza umani, dove gli umani sono a fuoco più che mai, Paolo Di Paolo interroga i disastri climatici delle nostre singole vite.

Preso per curiosità dall'elenco degli autori partecipanti al Premio Strega. Sinceramente il romanzo non mi è piaciuto.
La scrittura non è sciolta e sebbene sia più esplicativa la recensione qui sopra, non l'ho trovato incisivo. Un uomo pigro, chiuso in se stesso che pretende di recuperare ciò che ha ignorato per anni. La glaciazione del passato utilizzata per spiegare se stesso e come gran parte degli eventi vissuti questo disgelo tardivo non ha più effetto.
Da parte mia il romanzo non ha caratteristiche per arrivare al podio.


 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Mauro Barbi è uno storico che ha dedicato gli ultimi - parecchi - anni della sua vita a studiare la vicenda del congelamento del Lago di Costanza, durata sei mesi tra il 1572 e il 1573, trascurando tutto il resto, compresi gli umani.
Il romanzo alterna brevi capitoli in cui lo studioso/protagonista immagina mondi ghiacciati e quasi, davvero, senza umani di tanti secoli fa, con effetto-distopia, ad altri in cui racconta il suo rapporto-non rapporto con gli esseri umani della sua vita, partendo da una e-mail: quella che, dopo avere appreso che un suo studente non ricordava di averlo mai conosciuto e avere, di conseguenza, realizzato di essere una persona che non lascia traccia nell'animo degli umani, ha inviato negli ultimi giorni a tutti coloro a cui per anni o decenni non ha risposto.
Un romanzo notevole e molto intelligente, scritto con due stili diversi, cosa che denota l'abilità dell'autore: i capitoli dedicati al passato sono scritti con stile lirico, mentre quelli attuali con stile più diretto, sebbene talvolta il lirismo faccia capolino anche in questi. Con ironia Di Paolo sottolinea il parallelo tra il deserto ghiacciato del lago nel 1500 e quello della sua vita attuale, raccontandoci rapporti, silenzi e incomprensioni senza un vero ordine cronologico, ma in un modo armonico che trasmette una perfetta idea di un personaggio egoista senza volerlo, dall'umorismo spigoloso, estremamente anzi troppo diretto, decisamente simpatico al lettore, anche se forse nella vita non vorrebbe incontrarlo.
Un po' complesso nella scrittura e nella struttura, alcuni l'hanno abbandonato prima della metà, io invece l'ho apprezzato parecchio; forse per me l'unico difetto è l'attenzione maniacale alla forma, che va un po' a scapito del coinvolgimento emotivo.
 
Alto