Gadda, Carlo Emilio - Giornale di guerra e di prigionia

lettore marcovaldo

Well-known member
Carlo Emilio Gadda, giovane ufficiale lombardo, durante la prima guerra mondiale scrive una serie di diari dove riporta impressioni e ricordi di 51 mesi. Ufficiale dei mitraglieri viene impiegato in seconda linea e successivamente in prima linea.
Viene catturato durante la catastrofica sconfitta di Caporetto nel 1917. Rimane prigioniero in Germania fino alla fine della guerra.

La persona che si presenta in questi diari è particolare. A tratti la si può trovare tediosa mentre in altri è sufficiente un breve passaggio per "riscattarla". Osservazioni, riflessioni, invettive e invenzioni sono le manifestazioni a volte inattese che emergono in queste pagine. Gadda (Gaddus si nomina in diversi passaggi) è triste per la famiglia lontana, depresso perchè teme di non essere all'altezza della situazione, molto probabilmente è vittima di disturbi psicosomatici, è molto indispettito dalle storture e le meschinità che incontra sulla strada.

Però in quel mondo caotico e potenzialmente letale che lo circonda si muove come una specie di Robinson Crusoe.
Cerca di capire come funzionano le cose, le persone, le organizzazioni, si arrabbia per le avversità, si abbatte, si risolleva e ricomincia poi da capo.

Rispetto ad altre cose che avevo letto di Gadda direi che questi diari giovanili li ho apprezzati di più.
Qualcosa di quello che sarà in futuro già si intuisce ma qui è più conciso, forse anche per forza di cose, e diretto.
 
Alto