Gortner, C. W. - L'ultima regina

Shoshin

Goccia di blu
Provate a immaginare una donna giovanissima, di soli sedici anni data in sposa per motivi politici. Provate a immaginare che abbia un padre re e una madre regina, ciascuno di un regno distinto, e che lei a sua volta diventi la moglie di un re e la madre di un futuro imperatore. Provate a immaginare che sia lei a raccontare la sua storia fatta di corti e di battaglie, di una madre guerriera e di un padre amatissimo. Che sia lei a mostrarci attraverso il suo sguardo di bambina prima e di donna poi un mondo allo stesso tempo crudele e sfarzoso, devoto e pagano. E che le capiti l’incredibile fortuna di innamorarsi perdutamente dell’uomo scelto per lei. Una breve parentesi di felicità e di calore che precede il più orribile dei tradimenti perpetrato proprio dalle persone che ama di più: suo padre e suo marito disposti a dichiararla pazza pur di sottrarle il trono di Castiglia ereditato dalla madre in linea diretta. Giovanna di Castiglia, ultima regina di sangue iberico a salire sul trono di Spagna è una figura leggendaria. Coraggiosa, insofferente al cerimoniale, ribelle alle imposizioni religiose, figlia, moglie e madre costretta a negare la sua essenza di donna nel tentativo di difendersi e di difendere il suo trono. Verrà imprigionata e costretta a vivere per quarantasei anni in condizioni durissime, fino alla morte, avvenuta nel 1555. Ma non si piegherà mai.

Le tolsero tutto.Non per ragion di stato,ma per sete di potere,osando tradire lo stesso sangue.
Giovanna combatte' una guerra contro nemici inaspettati.Il marito prima,il padre poi e infine il figlio.
Nessuno di loro la libero' mai dalla prigionia morale.
Ma lei non si piego'mai e mai pose il suo cuore nelle "mani della vendetta".
Non fece nulla per ostacolare suo figlio Carlo di Gand,Re Carlo V nella reggenza usurpatale.
Resto' in disparte,dopo aver dato prova di grande stabilita' interiore,a dispetto del marchio con cui dovette sopravvivere fino alla morte.

Oggi le spoglie mortali di Giovanna riposano nella Cattedrale di Granada,accanto ai suoi genitori e al marito.
Ma a Tordesillas ,dove visse in solitudine per quasi 50 anni,é restata la sua anima .
Di fronte la Camera dei trattati del Castello, una sua statua ricorda quel tempo cupo.
Il volto velato,il capo sempre dritto e fiero.Sola.
















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