Capuana, Luigi - Il Marchese di Roccaverdina

alevale

Well-known member
Mi sono stupita di non aver trovato la recensione di questo bel romanzo, ma se non mi sono sbagliata sembra proprio che non ci sia.
Quindi apro le danze e inizio dalla fine: leggetelo.
Avevo sempre sentito parlare fugacemente di questo autore associato al nome "più illustre" di Verga, come appartenente anche lui alla corrente letteraria del Verismo italiano.
È bello questo romanzo.
Siamo nella Sicilia post unitaria che viene descritta come feudale, una terra dove la religione si mescola alla superstizione, economicamente arretrata.
Le vicende politiche sono appena accennate.
Il racconto è incentrato sulla figura cupa del Marchese, un antieroe, sicuramente un vinto.
Qui , oltre al racconto della realtà nuda e cruda, fatta da un narratore esterno, non giudicante, (esattamente come nei romanzi di Verga,) troviamo un omicidio, la gelosia , i dubbi religiosi, addirittura il soprannaturale.
Ci sono somiglianze con la Deledda e sì anche con l'amato Dostoevskij (lo vedo ovunque, eppure è proprio così, ma lui è inarrivabile)
Non spoilero altro e spero di avervi incuriositi
 
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