È un po' l'ideale continuazione dei precedenti libri autobiografici da lei scritti (e da me letti) Lettera aperta e Il filo di mezzogiorno (c'è anche un capitolo intitolato Lettera aperta III).
Goliarda scrive, con il suo particolare flusso di coscienza, di sé e della sua vita, soprattutto di viaggi, su taccuini ricevuti in regalo dal suo secondo marito, Angelo Pellegrino, a cui si deve la pubblicazione postuma dell'opera (e non solo di questa)
Ho ritrovato con piacere la mia amata Gaeta con la spiaggia di Serapo e il bar Triestina. E ho viaggiato in altri luoghi da lei visitati.
Nel suo viaggio in Cina ho rivisto un po' lo stile del racconto dell'ultimo libro di Amélie, letto di recente (e non solo, pure di quelli passati), anche se lei era in Giappone, ma da bambina è stata pure un Cina e ne ha parlato sempre in più libri.
Goliarda scrive, con il suo particolare flusso di coscienza, di sé e della sua vita, soprattutto di viaggi, su taccuini ricevuti in regalo dal suo secondo marito, Angelo Pellegrino, a cui si deve la pubblicazione postuma dell'opera (e non solo di questa)
Ho ritrovato con piacere la mia amata Gaeta con la spiaggia di Serapo e il bar Triestina. E ho viaggiato in altri luoghi da lei visitati.
Nel suo viaggio in Cina ho rivisto un po' lo stile del racconto dell'ultimo libro di Amélie, letto di recente (e non solo, pure di quelli passati), anche se lei era in Giappone, ma da bambina è stata pure un Cina e ne ha parlato sempre in più libri.
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