greenintro
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Non è stata una lettura semplicissima, soprattutto per l'assenza di un vero e proprio sviluppo narrativo, essendo il romanzo prevalentemente un affresco di situazioni caratterizzanti l'infanza della voce narrante, senza una trama in senso classico, con conseguente carenza di ritmo. Lettura lenta, quindi, ma non spiacevole nel complesso, con diversi momenti che ho trovato interessanti e stimolanti. Ho trovato ben fatta la rappresentazione dello stato d'animo del protagonista di fronte all'atteggiamento violento e tirannico del nonno, rispetto a cui invece, le stesse vittime sembrano sopportare in modo fatalista o addirittura giustificatorio (qua ci vedo segno di un certo conflitto generazionale in erba, per cui le nuove generazioni più difficilmente sono disposte ad accettare la sottomissione acritica all'autorità familiare), e anche toccante il suo spaesamento nel rapporto con la madre e la sua nuova vita, da cui si sente escluso. Ho anche trovata interessante il breve accenno teologico nel raffronto tra le diverse concezioni di Dio della nonna e del nonno, che riflettono in pieno le due opposte personalità. Umano, dolce, sentimentale, persino fragile, il Dio di cui la nonna parla continuamenta il protagonista, onnipotente, rigido, distaccato ed esterno rispetto al mondo, giudice inflessibile e punitivo, il Dio nella mente del nonno. Sottotesto è evidente il concetto di come l'idea di Dio rechi sempre con sé caratteristiche delle diverse personalità individuale dei credenti. Ciò può essere interpretato nel senso estremo e radicale della "proiezione", tramite cui l'ateismo filosofico alla Feuerbach ritiene di poter spiegare la genesi dell'idea di Dio, nonché pure la sua effettiva natura, ma anche, diversamente, dall'ammettere il legame tra la soggettività del credente e l'idea di Dio in cui crede, senza per questo necessariamente pensare che anche Dio inteso come realtà effettiva sia in tutto e per tutto prodotto di quella soggettività. In ogni caso, comunque la si pensi, l'ho trovato stimolo interessante alla riflessione. Nel complesso, un libro che mi ha fatto piacere leggere.