Lowkis, Carmella - Le trafficanti di anime

qweedy

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"Parigi, 1866. Una tiepida mattina di aprile, una donna si presenta nel salotto della baronessa Sylvie Devereux. C’è voluto molto coraggio per andare a bussare alla sua porta, e la donna l’ha fatto solo perché non ha scelta: il padre è malato e ha bisogno di medicine che da sola non può permettersi. Per Sylvie, è un tuffo in un passato che preferirebbe dimenticare. Non vuole tornare ai tempi in cui viveva di sotterfugi, sfruttando la moda dello spiritismo per estorcere denaro in cambio di una consulenza delle famose sorelle Mothe, medium e occultiste. Invece, ecco che sua sorella Charlotte la implora di aiutarla per un ultimo inganno: la nobile famiglia de Jacquinot ha promesso un lauto compenso per scacciare lo spirito di una prozia uccisa durante la Rivoluzione.
Seppur riluttante, Sylvie accetta. Ben presto, però, strani fenomeni iniziano a verificarsi in casa de Jacquinot, eventi inquietanti che vanno ben oltre i soliti trucchi che le sorelle Mothe hanno preparato per spaventare i clienti. Possibile che ci sia davvero un fantasma? O qualcuno sta tramando nell’ombra per coglierle in fallo? Una cosa è certa: tra quelle mura si nascondono segreti che devono restare sepolti. A ogni costo…"


Un thriller gotico ambientato in Francia, nel 1866. "Spitting gold" (Sputare oro) il titolo originale, in riferimento alla fiaba più volte citata di Perrault della sorella buona e della sorella cattiva, una che sputa rospi e una che sputa oro.
Ho letto alcune recensioni negative, che sostengono che ci siano numerose somiglianze tra quest'opera prima e i celebri capolavori di Sarah Waters (soprattutto “Ladra” e “Affinità), e il confronto si risolve in una completa disfatta dell'opera prima di Carmella Lowkis.
A me è piaciuto, pur essendo una lettura leggera, mi ha incuriosito e coinvolto a sufficienza. Non avevo aspettative, perciò mi ha sorpreso. positivamente.
Ora dovrei cercare di leggere Sarah Waters, non mi pare di conoscerla.
 
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