Gambazza, Sara - Quando i fiori avranno tempo per me

qweedy

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"Parma, 1922. Anita non è una moglie. Non è una madre come si conviene. Non ha un uomo, né una casa vera. Per il borgo è solo la Bórda, una puttana da evitare di giorno e cercare di notte. Ma Anita è molto di più: è una sopravvissuta, una mamma feroce e amorevole che farebbe qualunque cosa per proteggere le sue figlie da un mondo che le respinge e le giudica senza pietà.
Mentre l’Italia si infiamma sotto la violenza degli squadristi e la fame stringe i vicoli della città, Anita combatte la sua guerra privata. Rosa, la primogenita, è una bambina attenta e generosa, costretta a diventare grande troppo in fretta. Ninfa, la più piccola, ha occhi troppo grandi per il suo viso magro e un dono oscuro che la tormenta."


È un romanzo storico ambientato a Parma tra gli anni '20 e '40, che racconta la storia di Anita e delle sue figlie, alle prese con la povertà, la violenza e il pregiudizio in un'Italia che cambia. Anita è una madre coraggiosa che non si arrende e le sue due figlie diventano donne alla ricerca di un destino diverso, in un ambiente di povertà estrema e di guerra.
Anita e le bambine vanno a vivere in un bordello gestito e composto da sole donne. Ben presto questa realtà diventa una famiglia composta da tante sfumature. Questo gruppo di donne è una vera comunità che resiste e si reinventa sotto le bombe. è un gruppo di mutuo soccorso. Sono donne coraggiose, “donne coi pantaloni”, bellissime nelle loro caratteristiche imperfette e sempre pronte a proteggersi l’un l’altra. Come una famiglia vera.

Ci si affeziona tantissimo a queste protagoniste. E' il mondo degli umili, dei poveri, degli invisibili che però mantengono il cuore buono nascosto sotto la pelle dura e atteggiamenti burberi, perché in quel contesto la bontà è una debolezza. E' anche un romanzo sulla sorellanza e solidarietà femminile. Anche la guerra viene raccontata attraverso gli occhi di queste persone semplici con le conseguenze che aveva sulle loro vite.

Il titolo è preso dall'ultimo verso della poesia Io sono verticale di Sylvia Plath.

Mi è piaciuto molto, lo consiglio a chi ama il genere "donne forti e coraggiose".


«Nelle mie letture cerco lo stupore e questo romanzo su vite femminili faticose ma indomite mi ha sorpresa per la vividezza dei personaggi, la ricostruzione storica accurata, per la prosa piena di immagini fulgide, di soluzioni brillanti, per lo sguardo disincantato ma sempre compassionevole sull'umanità.»
Ilaria Tuti
 
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