El_tipo
Surrealistic member
"Ti venderemmo tutto quello di cui tu hai bisogno se non preferissimo che tu abbia bisogno di ciò che vendiamo"
Cipriano Algor è un vasaio, ha sempre vissuto nella sua fornace producendo e vendendo stoviglie di terracotta. Purtroppo il famigerato "Centro", comincia a rifiutargli le forniture: è arrivato un nuovo materiale, che puo completamente sostituire la terracotta, ma molto più leggero e maneggevole, la plastica.
Dopo circa 250 pagine di relativa staticità, dove il premio nobel ci sconvolge con la sua bravura stilistica ma non altrettanto con la vivacità della narrazione, si cominicia a cogliere l'immensa metafora che sovrasta la storia. E soprattutto, il surreale mistero che si cela dietro il Centro. Mistero che, a guardarlo bene, non ha proprio niente di misterioso e, se vogliamo, nemmeno di surreale.
Cipriano Algor è un vasaio, ha sempre vissuto nella sua fornace producendo e vendendo stoviglie di terracotta. Purtroppo il famigerato "Centro", comincia a rifiutargli le forniture: è arrivato un nuovo materiale, che puo completamente sostituire la terracotta, ma molto più leggero e maneggevole, la plastica.
Dopo circa 250 pagine di relativa staticità, dove il premio nobel ci sconvolge con la sua bravura stilistica ma non altrettanto con la vivacità della narrazione, si cominicia a cogliere l'immensa metafora che sovrasta la storia. E soprattutto, il surreale mistero che si cela dietro il Centro. Mistero che, a guardarlo bene, non ha proprio niente di misterioso e, se vogliamo, nemmeno di surreale.
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