Wesley, Mary - Una vita sensata

libraia978

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Questa la trama:

Nella primavera del 1926 un piccolo gruppo di famiglie inglesi trascorre le vacanze pasquali in Bretagna. Flora Trevelyan, dieci anni e uno sguardo misterioso e indagatore sotto le lunghe ciglia, non è però uguale agli altri ragazzi, che vivono la breve esperienza francese come una magica “ e un po' trasgressiva“ avventura: è una bambina solitaria e silenziosa, ignorata dai genitori, totalmente assorbiti dalla sfrenata passione sessuale che li unisce, e quasi compatita dagli altri. Flora, ingenua e matura a un tempo, guarda, osserva il mondo che la circonda, e i suoi grandi occhi scrutano desideri e paure, ricordi e menzogne, scoprendo corpi e gesti pieni di mistero. Flora guarda e non sa di essere guardata: dall'irrequieto e focoso Cosmo, da Hubert, impulsivo e fantasioso, e dall'affascinante e ambiguo Felix. Tre ragazzi che scoprono con stupore in lei tutta l'inquietudine e l'emozione dell'animo e del corpo femminile. E Flora non può far altro che amare tutti e tre, confondendoli nell'eterno abbraccio di una statua di marmo, la cui immagine la ragazza gelosamente conserva, simbolo ed essenza dell'amore perfetto. Interverranno poi gli anni, le rivoluzioni individuali e collettive, i piccoli e grandi drammi della vita quotidiana a separare Flora dai suoi tre uomini, ma anche a farglieli ritrovare in incontri tempestosi o malinconici, crudeli o felici, intensi come il legame che li unisce. E così si compie, forse impercettibile ma concreto, il miracolo della conquista di una libertà interire, di una piena realizzazione, di una felicità sincera e pacata: il miracolo di una donna che, contro tutto e tutti, ha voluto vivere una vita sensata.

La vita sarà anche sensata, ma questo romanzo credo che un senso non ce l'abbia. Assolutamente insignificante sia come stile che come trama. E' un romanzo di qualche anno fa e mi auguro vivamente che non sia stato ripubblicato. Se lo vedete in giro stategli alla larga!!!
 
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elisa

Motherator
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La tua recensione mi ha portato alla mente Jules e Jim di Rochè, di ben altro spessore ma che tratta, più o meno naturalmente, gli stessi temi del tuo libro, che per trattar bene ci vuole la stoffa del grande scrittore.
 
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