l'ineffabile fascino del peso specifico
Pensavo leggendo i commenti e gli spunti di questa discussione che l’idea di Apart di aprire la discussione sulle “parole” e sul loro etimo è bella davvero.
Ho sempre pensato che le parole, o meglio certe parole, in ciascuno di noi, risuonano in modo particolare. Magari per le circostanze in cui sono state pronunciate, o per le persone che le hanno dette, o per qualsiasi altra ragione per cui alcune di esse sono importanti per noi nel momento in cui ci rimandano ad altro, sono cariche di altro, di un qualche metasignificato che tocca dentro qualcosa di nascosto e profondissimo.
Beh.. cosa è in fondo l’etimologia se non la ricerca di ciò di cui l’umanità (e quindi un gran numero di persone come noi) nel tempo ha caricato le parole? Forse è questo che fa delle parole un materiale denso ed a peso specifico altissimo.
Mi vien quasi da dire che il fascino di questa disciplina, l’ etimologia, sia tutto qui.
Uff.. troppo noioso e serio. Rimediamo.
Perché si dice “infinocchiare” per significare il “dare una fregatura” ? L’ho scoperto da poco e lo trovo interessante sebbene di rigorosamente etimologico ci sia ben poco.
Oggi se si va in birreria con mezza chiara si mangiucchiano patatine, noccioline, olive ed anacardi. Gli osti romani invece, quando ancora c’erano le osterie, insieme al quartino avevano l’usanza di servire da sgranocchiare del finocchio che ha la proprietà di pulire bocca e predisporla in modo tale che qualunque vino bevuto a seguire sembra buonissimo, inclusi quelli di bassa qualità o annacquati. Provare per credere. Devo aggiungere altro?