[Serie tv] Il giovane Montalbano - Visione comunitaria

maurizio mos

New member
Il primo episodio "montanaro" non mi è piaciuto più di tanto. Mi è parso troppo semplicistico, da parte di Monty, individuare Tony Botta come il colpevole, così dal nulla. Vabbè.
Mi ha fatto ridere il cuoco che dice "a laurea" quando il commissario gli chiede se sa cucinare il pesce e poi ho apprezzato l'ironia di certi personaggi, come il "dislessico" centralinista o il poliziotto che vuol guidare la volante a tutti i costi.
Gli attori son bravini, mi spiace solamente che tante frasi in siciliano non le ho capite.

Il secondo episodio mi è piaciuto ancora meno. Ma i racconti di camilleri da cui sono tratti questi episodi traballano così tanto quanto a verosimiglianza?
Cioè una viene violentata e per vendicarsi dello stupratore finge che lui sia il mandante di un omicidio di un giudice (civile!), per incastrarlo se non dovesse riuscire a ucciderlo? Suvvia...
Pistole rubate in case accessibili come se niente fosse... bah!
Di questo episodio mi è piaciuto il rapporto che si instaura tra Monty e Viola, molto premuroso e umano lui quando le porta da mangiare e il vestito.
L'attore è credibile, abbastanza bravo, anche se per me Montalbano rimarrà sempre Luca Zingaretti, è più forte di me, anche mentre guardo l'episodio mi viene troppo spesso in mente:).


Anche per me Montalbano rimane Zingaretti: colpa dell'attore, molto bravo ed estremamente capace nel calarsi nella parte. Quanto al resto... mah, un giovane commissario destinato a dirigere un commissariato (ma è solo commissario!?) dove lo ritroviamo occhio e croce vent'anni dopo senza praticamente aver fatto carriera (sarà passato almeno commissario capo?), senza aver vagato per l'Italia come spesso capita, con gli stessi colleghi ecc... E' un po' il difetto dei racconti di Camilleri, dove appunto la gente si impadronisce di armi varie e le usa con la stessa facilità con cui gli asssaini di Poirot & C. hanno sempre sottomano arsenico o cianuro (forse lo vendevano in drogheria)
Fare il delegato di produzione nel Maigret di Gino Cervi non gli ha giovato, almeno sottop questo punto di vista. Molto belle invece le caratterizzazioni dei personaggi anche se la scrittura in dialetto mi è ostica. Inoltre, al di là del mio gusto personale, mi chiedo se non avrebbe reso meglio l'ambiente la stesura in italiano con l'inserimento delle voci dialettali. AVrebbero forse sottolineato meglio per contrapposizione la specificità delal cultura isolana
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Il centralinista dislessico è Catarella...mi fa morire dal ridere :mrgreen:.

Ger,la terza è stata la più divertente.
Zingaretti è un grande,ma anche Riondino se la cava,dai...e poi è stato scelto da Camiilleri di persona personalmente (come direbbe Catarella :mrgreen:).
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
ti dico la verità, le ho scaricate, ma le guardo SOLO se dovesse venire a piovere per due giorni di fila. Una cosa positiva l'ho estrapolata da questa visione: posso depennare Camilleri dalla wishlist:mrgreen:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Di Camilleri non ho mai letto nulla su Montalbano,sia perchè avevo visto tutte le puntate in tv,sia per paura di non capire il dialetto siculo...ma ultimamente lo sto rivalutando e sto leggendo i racconti che sono davvero ironici e divertenti.L'ultimo,Il diavolo,certamente e Il gioco della mosca mi sono piaciuti molto_Ora devo leggere Racconti quotidiani che ho già a casa.
Poi mi piace sempre ascoltarlo nelle interviste,non usa il dialetto e ha un modo di raccontare le cose davvvero fantastico :ad:.
 

Dory

Reef Member
Quinto episodio - Il terzo segreto

Non smentisce anche questo fantastico episodio che vede protagonista l'esilarante Catarella.
Ma, mi chiedo, qual è esattamente la 'funzione' di Augello? Tranne che nel primo episodio in cui fa la sua comparsa, negli altri non l'ho visto fare alcunché, mi riferisco al suo lavoro al commissariato... è così anche nei libri?

Confermo che Riondino è eccezionale, affascinante, divertente, mi piace davvero molto. :oops: :mrgreen:

PS. Ma non mi piace altrettanto nelle interviste TV, mi sa che è molto meglio nei panni di Montalbano che... nei suoi... eheheheh...
 

velvet

Well-known member
Vista la puntata di ieri (la quinta)!

A me sta piacendo questa serie, anche se non ho visto tutte le puntate, credo di poter dare un giudizio positivo.

Quello che ho notato nella puntata di ieri è un Montalbano molto più 'simile' a quello adulto, le caratteristiche acerbe/giovanili delle prime puntate si sono diradate, e anche questo mi piace.

Rifacendomi ai commenti precedenti noto che chi non apprezza molto Montalbano (serie vecchia o nuova non importa) e chi è appassionato di poliziesco/giallo/thriller (germano, maurizio...).
Ed in effetti mi sembra coerente, perchè le indagini di Montalbano sono più che altro un mezzo per raccontare storie, presentare personaggi, contesti... e questi ultimi aspetti secondo me prevalgono sulla risoluzione del misfatto. Infatti a me che non amo i polizieschi e simili piace molto...:)
 

lettore marcovaldo

Well-known member
ehilà !

Ho visto la prima e seconda puntata , purtroppo mi sono perso le seguenti.
( Un giudizio complessivo : non male ma credo che si potesse fare anche meglio )
Una domanda : sbaglio o lo sceneggiatore ha preso molti spunti anche da
"Un mese con Montalbano" e forse da "Gli arancini di Montalbano" ?
(se qualcuno li ha letti probabilmente troverà diversi riferimenti )
 

Dory

Reef Member
ehilà !

Ho visto la prima e seconda puntata , purtroppo mi sono perso le seguenti.
( Un giudizio complessivo : non male ma credo che si potesse fare anche meglio )
Una domanda : sbaglio o lo sceneggiatore ha preso molti spunti anche da
"Un mese con Montalbano" e forse da "Gli arancini di Montalbano" ?
(se qualcuno li ha letti probabilmente troverà diversi riferimenti )

Io non li ho letti ma so per certo che è stato preso molto da 'Gli arancini' perché l'hanno scritto nei titoli di coda (o di testa, non ricordo bene) del telefilm stesso.
 

Dory

Reef Member
Vista la puntata di ieri (la quinta)!

A me sta piacendo questa serie, anche se non ho visto tutte le puntate, credo di poter dare un giudizio positivo.

Quello che ho notato nella puntata di ieri è un Montalbano molto più 'simile' a quello adulto, le caratteristiche acerbe/giovanili delle prime puntate si sono diradate, e anche questo mi piace.

Rifacendomi ai commenti precedenti noto che chi non apprezza molto Montalbano (serie vecchia o nuova non importa) e chi è appassionato di poliziesco/giallo/thriller (germano, maurizio...).
Ed in effetti mi sembra coerente, perchè le indagini di Montalbano sono più che altro un mezzo per raccontare storie, presentare personaggi, contesti... e questi ultimi aspetti secondo me prevalgono sulla risoluzione del misfatto. Infatti a me che non amo i polizieschi e simili piace molto...:)

Beh, però c'è un'eccezione... eccomi :mrgreen:

Sono appassionata di gialli fin da quando ero piccola.
Però è vero anche che i miei gialli preferiti sono quelli in cui la trama gialla è presa "in prestito" per parlare d'altro.
 

velvet

Well-known member
Beh, però c'è un'accezione... eccomi :mrgreen:

Sono appassionata di gialli fin da quando ero piccola.
Però è vero anche che i miei gialli preferiti sono quelli in cui la trama gialla è presa "in prestito" per parlare d'altro.


E certo che tu fai eccezione, sei un pesce..!!.. :wink::mrgreen:
Per te valgono regole diverse...
 

maurizio mos

New member
Rifacendomi ai commenti precedenti noto che chi non apprezza molto Montalbano (serie vecchia o nuova non importa) e chi è appassionato di poliziesco/giallo/thriller (germano, maurizio...).
Ed in effetti mi sembra coerente, perchè le indagini di Montalbano sono più che altro un mezzo per raccontare storie, presentare personaggi, contesti... e questi ultimi aspetti secondo me prevalgono sulla risoluzione del misfatto. Infatti a me che non amo i polizieschi e simili piace molto...:)

Definiamo meglio.
Vecchia serie e nuova importa, poiché aver voluto creare un Montalbano giovane che è già responsabile del commissariato dove lo troviamo anni e anni dopo stride con la realtà. Sarebbe stato più logico e anche più interessante vedere un Montalbano che gira i commissariati e le varie Squadre maturando e diventando "Il" Montalbano. Ma questo avrebbe costretto l'autore a ambientazioni diverse... diciamolo fino in fondo, Il giovane Montalbano appare più che altro un'operazione commerciale.
Quanto polizieschi/gialli/thriller... ecco, personalmente non mi interessano in alcun modo i "gialli" dove uno dovrebbe mettersi lì e cercare di indovinare chi è l'assassino prima della fine, lo trovo un esercizio particolarmente idiota che svilisce il libro e il genere. Per me l'autore per eccellenza e le relative tipologie sono i R. Chandler, i Simenon, i MacBain, i Ross Mac Donald, i Renato Olivieri (e perché no Fruttero e Lucentini) dove si presentano in modo equilibrato descrizioni di personaggi, luoghi e avvenimenti. Sapere chi è l'assassino arriva alla fine di un percorso narrativo che non è interessante anticipare. Ad esempio, ne "Il grande sonno" è chiaro già a metà chi è l'assassino ma che importa?, quel che conta e l'armonico svolgersi dell'azione e la maturazione dei personaggi e dei tempi fino al logico scioglimento finale
 

Dory

Reef Member
A me, che come ho detto, amo i gialli, la 'realisticità' della trama importa poco, mentre mi piace molto di più vedere l'inventiva e la creatività dell'autore. Se gli intrecci sono ben congegnati, non mi importa se nella realtà sarebbero inverosimili, mi importa che passino però messaggi diversi dal mero plot investigativo, del tipo delitto-indagine-risoluzione, per entrare in altre sfere, come l'approfondimento psicologico dei personaggi, e filosofico, tipo riflessioni sull'esistenza, sul bene e il male e via dicendo.

Per fare un esempio, amo alla follia i gialli di Fred Vargas, che sono altamente surreali, ma, oltre a divertire incredibilmente per la vasta gamma di personaggi buffi e stravaganti, mi irrorano letteralmente di spunti di riflessione su molti argomenti che riguardano la vita reale.
In parte ho trovato di questa tipologia anche un po' la serie di Hannibal Lecter (il caro amatissimo Hopkins :mrgreen:), anche se l'ultimo, che è proprio 'il giovane' Hannibal, quello sì che è stata un'operazione commerciale bella e buona! Assai deludente.

Nel caso della serie di Montalbano in questione, questo aspetto filosofico non c'è, diciamo che ci sono trame gialle ben fatte, bei personaggi e divertimento, per cui direi che è bella in quanto serie di intrattenimento.
Per i libri non posso parlare perché non ne ho letto nessuno.
 

maurizio mos

New member
Se un "giallo" (ma che termine insulso: non possiamo adoperarne di più esatti? polizieschi, thriller ecc?) non è aderente alla realtà, se la trama e la costruzione dell'azione non è realistica non è un "giallo".
Una detective story, un thriller narra del fatto più importante che ci sia, la morte di un essere umano. "Deve" essere realistico. Come naturalmente "deve" esserci esame psicologico e approfondimento dei personaggi e "deve" esserci una base tecnica.
Altrimenti è un libro di fantasia.
 

Dory

Reef Member
Se un "giallo" (ma che termine insulso: non possiamo adoperarne di più esatti? polizieschi, thriller ecc?) non è aderente alla realtà, se la trama e la costruzione dell'azione non è realistica non è un "giallo".
Una detective story, un thriller narra del fatto più importante che ci sia, la morte di un essere umano. "Deve" essere realistico. Come naturalmente "deve" esserci esame psicologico e approfondimento dei personaggi e "deve" esserci una base tecnica.
Altrimenti è un libro di fantasia.

Beh, quando si tratta di narrativa, il confine tra fantasia e realtà può essere una linea assai sottile.
Il solo fatto che nella maggior parte dei polizieschi o thriller, come preferisci, il colpevole venga riconosciuto e arrestato, è una trovata di fantasia, soprattutto per noi italiani :mrgreen:

Secondo me c'è una distinzione da fare tra 'realistico' e 'verosimile', il primo è facoltativo, è il secondo ad essere fondamentale.
 

maurizio mos

New member
Beh, quando si tratta di narrativa, il confine tra fantasia e realtà può essere una linea assai sottile.
Il solo fatto che nella maggior parte dei polizieschi o thriller, come preferisci, il colpevole venga riconosciuto e arrestato, è una trovata di fantasia, soprattutto per noi italiani :mrgreen:

Secondo me c'è una distinzione da fare tra 'realistico' e 'verosimile', il primo è facoltativo, è il secondo ad essere fondamentale.


No Dory, la favola che nei "gialli" il colpevole venga sempre individuato è una favola dovuta a Poirot & C. e agli altri romanzi che tanto hanno contribuito a fare della letteratura gialla una letteratura di serie B, come era considerata fino a non molto tempo fa. Nei romanzi seri (ti rimando agli autori citati) spesso il colpevole sfugge così come accade nella realtà. Appunto perché sono racconti che, oltre ad avere una valenza nella descrizione sociale e individuale, sono realistici.
E' il realismo che conta, non la verosimiglianza: la realtà, specie in questo campo, è spesso inverosimile e la cronaca, attuale e passata, è piena di esempi.
 

isola74

Lonely member
..tornando alla serie TV...l'episodio di ieri sera resta abbastanza in linea con gli altri, ironico e piacevole. La prossima puntata sarà l'ultima e penso sia un bene, il gioco è bello quando dura poco:mrgreen:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Stasera finirà,un po' mi spiace,ma,come ha detto Isola,il gioco è bello quando dura poco :wink: .
 
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