Scrivere un romanzo

Clonnner

New member
Ciao a tutti. Mi sento un po’ fuori luogo, spero di non disturbare. Son qui alla ricerca di quattro chiacchiere con appassionati per capire se quello che da qualche mese ho in testa abbia senso.

È iniziato per gioco e un po’ per caso; avevo una storia in testa e volevo raccontarla. Poi mi sono accorto che non era possibile raccontare qualcosa che non era accaduto. Sono rimasto molto interdetto, lo ammetto, ma ho decisondi insistere... ed eccomi qui a chiedere aiuto.

Il problema è semplice; pensavo di essere padrone della mia storia e invece in personaggi hanno preso il sopravvento e hanno deciso di raccontarmi loro le loro storie. Ora dopo quasi cinque capitoli e oltre 120 pagine son qui a chiedermi dove vogliono portarmi.

Se questo mi mette in imbarazzo, visto che non riesco a farmi rispettare, ascoltare le loro storie mi sta incuriosendo e divertendo. Voglio proprio vedere dove mi porteranno!

Vengo al punto. Voi, cari assidui lettori, vi sentireste, come dire, presi in giro, se il vostro libro non vuole svelare il suo genere dominante? Oppure ritenete che un libro letto a scatola chiusa debba rilevare da subito le sue intenzioni?

Grazie per i vostri suggerimenti! E scusatemi se mi sono intrufolato come un clandestino a bordo del vostro forum!

Ps. È un gioco che mi sta divertendo!!!
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Io vorrei tanto risponderti ma temo di non aver capito bene :??.
Intanto benvenuto a bordo :D.
Se avrai voglia di restare con noi diventerai pure tu parte integrante dei passeggeri :wink:.
Però ci provo lo stesso... Se intendi che un lettore può restare spiazzato da una storia di cui non sa nulla e che apparentemente sembra confusa e senza un filo logico allora ti dico che il risultato dipende da come è narrata. Ad esempio per Virginia Woolf posso dire che io con lei a volte non ci capisco molto :mrgreen: ma adoro lo stesso il suo stile e apprezzo lei come persona. Perciò tutto sta nel come sono presentate le vicende, a me basta che mi facciano sentire in qualche modo vicina ai protagonisti, che mi permettano di identificarmi con qualcuno di loro e che ci siano delle frasi che mi colpiscano. Non importa se i generi sono diversi, anzi forse è meglio se in un libro se ne può trovare più di uno, se ci si può commuovere e subito dopo si sorride, se c'è azione ma anche calma, se prevale il sentimento accanto alla ragione. Alcuni generi io di solito non li leggo (il fantasy, il giallo/noir, l'avventura) perché li preferisco nei film. Però mi è capitato di ritrovare queste tematiche insieme ad altre che preferisco e di averle accettate senza problemi.
Spero di non aver fatto troppa confusione, vista l'ora, e di esserti stata almeno un poco di aiuto.
Tienici aggiornati sugli sviluppi. E buon divertimento!
 

Clonnner

New member
Io vorrei tanto risponderti ma temo di non aver capito bene :??

Hai colto il senso e lo hai anche ampliato. Grazie, molto utile il tuo punto di vista.

Effettivamente dopo aver scritto questo mio primo post ho deciso di dare un assaggio (in realtà è il secondo o il terzo, ma i primi due sono solo frammenti che probabilmente si potranno cogliere solo in seconda lettura) di quello che è il genere dominante del mio primo romanzo. E dopo aver inserito queste righe, verso la fine del capitolo V, mi sono sentito più rilassato... e con la coscienza a posto. :D

Adesso, sono alle prese con il capitolo sesto che affronta un tema nuovo. Per ora non ha letto nessuno fin qui, speriamo non faccia girare troppo la testa, na annetto che in sto divertendo a 'giocare' col fantasma di un ipotetico lettore. Sono curioso di vedere come andrà a finire.

Ma quanto si può tirare la corda prima che si spezzi e il lettore precipiti via?
 
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