Nimier, Roger - L'ussaro blu

alessandra

Lunatic Mod
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Mica facile scrivere la trama di questo libro! Di cosa parla? Non sono certa di saperlo. Sicuramente questo romanzo scritto da un "monarchico, cattolico e reazionario ma sempre all'avanguardia" (cit.) è singolare. Nimier fu il leader di una corrente letteraria definita appunto degli Ussari, ma nel romanzo si parla della vita nell'esercito degli Ussari francesi in seguito alla sconfitta della Germania nella seconda guerra mondiale, del quale i protagonisti fanno parte. Sebbene io sia attratta dai romanzi corali in cui viene analizzato il punto di vista dei singoli personaggi, qui sono rimasta spiazzata (non in maniera positiva) e confusa, poiché il "coro" mi è parso alquanto dispersivo. I racconti dei due (credo) protagonisti - Francois Sanders, soldato navigato e alter ego dell'autore, e Saint-Anne, giovane e opportunista, che potrebbe rappresentare il Nimier giovane - tra i quali esiste un rapporto che oscilla tra l'amicizia e la competizione, si alternano senza un apparente nesso logico ai monologhi di una serie di personaggi che spesso ricoprono un ruolo a me incomprensibile e la cui presenza tante volte non mi è sembrata funzionale all'economia del romanzo: altri soldati, parenti, donne di passaggio e così via. Si tratta di puri flussi di pensieri in cui si mescolano storie di guerra, di amore o sesso, di violenza, di lavoro quotidiano nell'esercito e che danno per scontate tante cose che il lettore non sa o che quantomeno io non ho compreso. Peccato perché Nimier, quanto a stile e linguaggio, a mio parere scrive molto bene e certi pensieri - che però si colgono solo qua e là - sono espressi in modo magistrale. In fin dei conti non mi è piaciuto, l'ho trovato un libro totalmente privo di calore se non in rare pagine.
 
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