Spielberg, Steven - The Fabelmans

Roberto89

MODerato
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The Fabelmans, film diretto da Steven Spielberg, è una storia semi-autobiografica, basata sull'infanzia e l'adolescenza del regista e in particolare si ispira al periodo tracorso in Arizona. Il film racconta la storia di Sammy Fabelman (Gabriel LaBelle), un ragazzo cresciuto tra l'Arizona e la California tra gli anni 50 e 60, che grazie all'amore di sua madre (Michelle Williams) per la musica e il cinema, si appassiona anche lui alla settima arte.
Il giovane scopre uno sconvolgete segreto familiare e si rifugia nella magia del cinema, che con il suo potere salvifico può aiutarlo a vedere la verità...

Fonte:comingsoon.it
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
Spielberg è ormai uno dei registi più conosciuti, un po' tutti abbiamo visto come minimo uno o due suoi film, non starò qui a citare titoli.
Ma The Fabelmans è un altro genere di film, uno che non potete assolutamente perdervi. Magari non vi piace il genere biografico, ma questo film non è solo un'autobiografia, è un film di ricordi, un film in cui Spielberg non celebra sé stesso ma ridona vita e colore ai propri genitori e alla propria infanzia, ricordandone la storia e il modo in cui è nato il suo amore per il cinema.
Il film è del 2022, un anno dopo l'uscita di almeno altri due film autobiografici, È stata la mano di Dio (Paolo Sorrentino) e Belfast (Kenneth Branagh). Entrambi molto belli, ma rispetto ai due colleghi penso che Spielberg sia riuscito molto meglio a catturare non solo il periodo e l'essenza della propria infanzia, ma anche quella dei propri genitori, creando non solo una biografia ma riportandoci indietro nel tempo e facendoci vedere tutto come se fosse stato registrato allora.
Fra i due co-protagonisti, Paul Dano (nel ruolo del padre) e Michelle Williams (nel ruolo della madre), la seconda è riuscita in modo meraviglioso a dipingere su schermo la madre di Spielberg. Ovviamente non conosciamo né la famiglia né i genitori del regista, ma in un film di questo tipo ci si lascia guidare dal regista e ci si fida di lui, e fermo restando questa fiducia, Michelle Williams sembra davvero aver catturato l'anima della madre di Spielberg, creando un dipinto realistico di pregi e difetti, una persona che senti di voler realmente aver conosciuto.
Anche Paul Dano è stato molto realistico nella sua interpretazione del padre, forse è stato meno visibile rispetto alla madre perché, negli eventi reali che il film rispecchia, il giovane Spielberg finì per prendere le parti della madre (di più nello spoiler sotto).

Insomma, The Fabelmans è una piccola opera d'arte, un omaggio da parte di Spielberg verso i suoi genitori, un racconto della sua infanzia e della nascita del suo amore per il cinema, ma anche uno spaccato di vita reale e di un'epoca, un bellissimo mix di biografia, dramma e storia.

Qualche curiosità sul film.
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- L'evento a cui mi riferivo sopra è il divorzio dei genitori, per il quale spielberg ha incolpato per anni il padre, che invece amava ancora tanto la moglie da decidere di prendersi la colpa del divorzio per proteggerla.

- Nel ricreare uno dei suoi primi film giovanili, Escape to nowhere (1961), Spielberg non ha resistito e ha apportato delle piccole migliorie. Se siete curiosi di vedere l'originale, eccovi serviti.

- L'attrice Michelle Williams iniziò la sua carriera recitando in Dawson's creek, in cui Dawson era proprio un aspirante regista ammiratore di Spielberg. Il regista la scelse però per interpretare la madre dopo averla vista recitare in Blue valentine (2010)

Voto: 4,5 stelle su 5
 

Dory

Reef Member
- L'attrice Michelle Williams iniziò la sua carriera recitando in Dawson's creek, in cui Dawson era proprio un aspirante regista ammiratore di Spielberg. Il regista la scelse però per interpretare la madre dopo averla vista recitare in Blue valentine (2010)
E chi se la scorda Jen! Dawson's Creek era la mia seconda serie preferita negli anni dell'adolescenza. A rivederla oggi mi chiedo come ho fatto :ROFLMAO:
Mi dispiace molto per come l'hanno fatta finire... lacrime a fiumi 😅

Riporto anche quello che ho già scritto nel cineforum, più qualche aggiunta su cui dovevo rimuginare ancora un po'.

Mi è piaciuto molto, ma...

Attenzione spoiler

...mi sembra pieno di occasioni mancate, ovvero fatti e personaggi accennati che scivolano via senza l'approfondimento che avrebbero meritato (secondo la mia opinione, poi non so, magari sbaglio).
Riporto un breve elenco:
1) la questione iniziale sulla paura: mi ha ricordato quello che dice Stephen King nell'introduzione a A volte ritornano. La spiegazione di King è precisa e articolata, ovviamente è scritta, ma in un film.. non sono un'esperta, certo, ma forse c'era modo di approfondire un po' di più.
2) la sorella di Sam, la più grande, è il mio personaggio preferito, l'ho trovata fantastica, ma è messa poco in risalto.
3) il finale mi è sembrato troppo sbrigativo, come se non si sapesse bene come concludere.
E poi c'è la questione della nonna e di suo fratello che sbuca dal nulla.


Mi è piaciuto:
1) L'ho già detto, ma lo ripeto: la sorella maggiore di Sam, forte, saggia, determinata, mi chiedo come sia nella realtà.
2) Il filmato della festa sulla spiaggia e come ha messo i due bulli l'uno contro l'altro, mi sono chiesta se consapevolmente oppure no, non mi pare si sia capito bene, ma mi è piaciuto proprio questo, che non si sia capito.
3) Ho adorato la frase finale di John Ford sull'orizzonte.
 
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MaxCogre

Well-known member
che bella recensione e quante curiosità! si vede che ti è piaciuto lol. E trovo verissimo anche il fatto di ridare "vita e colore" alla vita familiare, e ai ricordi. E' un film dove si parla tanto di sentimenti familiari (e già mi vedo come avrebbe trattato il tema un regista europeo, diciamo un bergman), ma questo è spielberg, il regista di indiana jones ;-) e poi fa emergere i tratti eroici tanto della madre quanto del padre (anche io penso che paul dano sia in-credibile qui!)
 

MaxCogre

Well-known member
Scrivi un pm a roberto, oppure se ti accontenti dell'inglese sottotitolato scarica da Googleplay qualche app titolata HD Movies 2023 finché non trovi una che abbia il titolo disponibile
 

alessandra

Lunatic Mod
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SPOILER DAL CINEFORUM
In questo film, secondo me, la forza di una trama ben costruita e delle scene ad effetto (talvolta un po' troppo?) tipiche di certi film statunitensi (è Spielberg!) si sposa bene con una profondità forse non immediatamente percepibile, ma presente. La scena in cui Sammy rivede il filmino della vacanza (scena che si svolge in totale silenzio e solitudine), le espressioni del suo volto che cambiano di continuo, il modo di riavvolgere la cassetta e di soffermarsi sulle immagini che testimoniano indiscutibilmente ciò che sta succedendo a sua madre, in pochi minuti sottolinea in maniera potente la forza del cinema e delle immagini, confermando la vocazione registica del protagonista e allo stesso tempo cambiando definitivamente la sua vita interiore e la sua percezione del mondo. Il momento in cui il futuro regista coglie l'imperfezione, l'umanità, in un certo senso, della persona a lui più vicina, la madre, quel momento che gli cambia la prospettiva per sempre avviene grazie o a causa della sua passione per i film.
Scene di questo tipo scuotono, per lo meno per quanto mi riguarda, così come altre che non sto a elencare.
Certo, ci sono vari stereotipi: la madre vivace e passionale, il padre che invece è l'opposto, lo zio che salta fuori dal nulla e si fa vedere giusto per qualche ora, durante le quali dà a Sammy una bella lezione di vita (io gli avrei dedicato più spazio), i bulli californiani belli e biondi che in fondo, ma sì, sono esseri umani anche loro. Però, in fondo, trovo che spesso anche i personaggi meno presenti (come la sorella più matura, quella con gli occhiali) siano stati ben caratterizzati in poche scene e, in sostanza, ho trovato il film bello, coinvolgente e incisivo.
 

isola74

Lonely member
Mi è piaciuto.
La figura di Sam è molto ben caratterizzata ,ma il vero protagonista è il cinema o meglio la pellicola. Con i diversi film girati da Sam- da quando è piccolo a quando è più grande- scopriamo che con la cinepresa puoi esorcizzare una paura, puoi vedere la realtà come davvero è, puoi cercare di modificarla, di addolcirla, o usarla per sbattere in faccia la verità.
È un elogio al cinema più che una biografia.
Mi sono piaciute molto anche le musiche. Confermo la mia antipatia per la figura della mamma mentre il padre, che credevo geniale sul lavoro ma stupido nella vita privata, viene rivalutato alla fine .
Se devo trovare un difetto , probabilmente dopo il chiarimento tra Sam e il belloccio della scuola protagonista del suo film, mi è sembrato che ci sia stata un'accelerata inspiegabile e quasi una fine frettolosa... però gli ultimi cinque minuti del film sono memorabili.
 
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