82° Poeticforum - Le poesie che amiamo

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Eccoci qui ad aprire questo Poeticforum di fine agosto...chi vuole partecipare? Volete lasciarci in due anche stavolta?

Iniziamo a proporre le nostre poesie...facciamo direttamente due a testa.
 

Shoshin

Goccia di blu
Parleranno le tempeste

Parleranno le tempeste, di loro puoi fidarti.
Sulla sabbia il vento e la marea scrivono
bollettini di sconfitta, gusci imperfetti
presso il memoriale liscio d'alberi d'altura,
alghe, uccello lacero, rasoio affilato, corno d'ariete, conchiglia.

Dacci le notizie, dicono gli asceti leggendo
e rileggendo dieci miglia di spiaggia; tra gusci vuoti, guarda,
bruciano nella stampa del sale, storie
d'inondazione: come abbandonai casa e famiglia.
Rasoio: come tagliai la gola alla luce del sole.
Corno d'ariete: come caricai danzando alla luce lanosa del sole.
Conchiglia: come la mia vita salpò su un'oscura marea.


Janet Frame


Poetessa e scrittrice neozelandese. La celebrità le derivò dalla sua drammatica storia personale: dopo anni di ricovero psichiatrico, le era stata programmata una lobotomia, annullata quando, pochi giorni prima della procedura, la sua prima pubblicazione di racconti fu inaspettatamente premiata con l'Hubert Church Prose Award.
 

Pathurnia

Well-known member
Spring and All

By the road to the contagious hospital
under the surge of the blue
mottled clouds driven from the
northeast-a cold wind. Beyond, the
waste of broad, muddy fields
brown with dried weeds, standing and fallen

patches of standing water
the scattering of tall trees

All along the road the reddish
purplish, forked, upstanding, twiggy
stuff of bushes and small trees
with dead, brown leaves under them
leafless vines-

Lifeless in appearance, sluggish
dazed spring approaches-

They enter the new world naked,
cold, uncertain of all
save that they enter. All about them
the cold, familiar wind-

Now the grass, tomorrow
the stiff curl of wildcarrot leaf
One by one objects are defined-
It quickens: clarity, outline of leaf

But now the stark dignity of
entrance-Still, the profound change
has come upon them: rooted, they
grip down and begin to awaken

Primavera e tutto il resto

Sulla via degl’infettivi sotto
zaffi di nubi blu screziate
spinte dal freddo vento di nord-est. Oltre
vasti piani desolati, fangosi,
bruni d’erbacce secche, abbattute o dritte,

alti alberi dispersi
tra stagnanti pozze d’acqua

lungo la strada rossicci, violacei,
eretti, biforcuti, i virgulti degli arbusti
e alberelli con le scure foglie morte,
e più sotto tralci di vite senza foglie-

senza vita in apparenza, intontiti, fiacchi,
gli approcci della primavera-

entrano nel nuovo mondo nudi,
freddi, senza certezze eccetto
che d’esser nati. Li circonda solo
il freddo vento e familiare-

Oggi l’erba, domani
della foglia di carota selvaggia
il duro riccio,
Una ad una le cose prendono
forma-
Si animano: chiarezza, il profilo
della foglia

Ma ora la dura dignità
dell’ingresso-Immobili, il profondo
cambiamento sopraggiunge su di loro:
radicati, s’aggrappano
e iniziano a svegliarsi.

William Carlos Williams

Fonte: https://moltinpoesia.wordpress.com/...am-carlos-williamstradotta-da-flavio-villani/
 

Pathurnia

Well-known member
paterson.jpg

Scusate, è accaduto un incrocio tra film e poesia: questa scena è del film Paterson, ma in essa il protagonista sta leggendo una poesia di William Carlos Williams.
La poesia è questa:
his Is Just To Say

«I have eaten
the plums
that were in
the icebox

and which
you were probably
saving
for breakfast

Forgive me
they were delicious
so sweet
and so cold»

Traduzione:

Solo per dirti

Ho mangiato io
le prugne
che erano
in frigorifero

e che tu
probabilmente
avevi tenuto da parte
per colazione

Scusami
ma erano deliziose
così dolci
e così fredde.

W.C.W

Fonte:https://ilmestieredileggereblog.com/2022/12/27/solo-per-dirti-di-william-carlos-williams/
 

Shoshin

Goccia di blu
La poesia
(A Octavio Paz)



La poesia gira sulla testa di un uomo
in cerchi ora vicini ora lontani

Quando l'uomo la scopre cerca di impossessarsene
ma la poesia scompare

L'uomo fa la sua poesia
con tutto ciò che riesce ad afferrare

Ciò che gli sfugge
appartiene agli uomini futuri

Homero Aridjis



...
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Non mi è nuova e potrei averla già proposta o letta qui, ma mi ha colpito.

PREGHIERA DEL CLOWN


Più ho voglia di piangere e più gli uomini si divertono,
ma non importa, io li perdono, un pò perchè essi non sanno,
un pò per amor Tuo e un pò perchè hanno pagato il biglietto.
Se le mie buffonate servono ad alleviare le loro pene,
rendi pure questa mia faccia ancora più ridicola,
ma aiutami a portarla in giro con disinvoltura.
C'è tanta gente che si diverte a far piangere l'umanità,
noi dobbiamo soffrire per divertirla.
Manda, se puoi, qualcuno su questo mondo,
capace di far ridere me come io faccio ridere gli altri.

Antonio De Curtis Toto’
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Iniziamo con la prima proposta

Parleranno le tempeste

Parleranno le tempeste, di loro puoi fidarti.
Sulla sabbia il vento e la marea scrivono
bollettini di sconfitta, gusci imperfetti
presso il memoriale liscio d'alberi d'altura,
alghe, uccello lacero, rasoio affilato, corno d'ariete, conchiglia.

Dacci le notizie, dicono gli asceti leggendo
e rileggendo dieci miglia di spiaggia; tra gusci vuoti, guarda,
bruciano nella stampa del sale, storie
d'inondazione: come abbandonai casa e famiglia.
Rasoio: come tagliai la gola alla luce del sole.
Corno d'ariete: come caricai danzando alla luce lanosa del sole.
Conchiglia: come la mia vita salpò su un'oscura marea.


Janet Frame


Poetessa e scrittrice neozelandese. La celebrità le derivò dalla sua drammatica storia personale: dopo anni di ricovero psichiatrico, le era stata programmata una lobotomia, annullata quando, pochi giorni prima della procedura, la sua prima pubblicazione di racconti fu inaspettatamente premiata con l'Hubert Church Prose Award.
 

Pathurnia

Well-known member
A una prima letture sembrano immagini slegate. Poi basta abbandonare la consapevole ricerca di senso, lasciar decantare le parole. E appare uno scenario nero di sofferenza.
Tagliare la gola alla luce del sole: odio, rabbia, disperazione.
Questo è quello che ho sentito rileggendo questa poesia e anche conoscere le vicende personali dell'autrice ha contribuito a creare l'atmosfera opprimente.
In ogni caso la capacità di evocare qualcosa di terribile in modo così intenso è stupefacente.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Spring and All

By the road to the contagious hospital
under the surge of the blue
mottled clouds driven from the
northeast-a cold wind. Beyond, the
waste of broad, muddy fields
brown with dried weeds, standing and fallen

patches of standing water
the scattering of tall trees

All along the road the reddish
purplish, forked, upstanding, twiggy
stuff of bushes and small trees
with dead, brown leaves under them
leafless vines-

Lifeless in appearance, sluggish
dazed spring approaches-

They enter the new world naked,
cold, uncertain of all
save that they enter. All about them
the cold, familiar wind-

Now the grass, tomorrow
the stiff curl of wildcarrot leaf
One by one objects are defined-
It quickens: clarity, outline of leaf

But now the stark dignity of
entrance-Still, the profound change
has come upon them: rooted, they
grip down and begin to awaken

Primavera e tutto il resto

Sulla via degl’infettivi sotto
zaffi di nubi blu screziate
spinte dal freddo vento di nord-est. Oltre
vasti piani desolati, fangosi,
bruni d’erbacce secche, abbattute o dritte,

alti alberi dispersi
tra stagnanti pozze d’acqua

lungo la strada rossicci, violacei,
eretti, biforcuti, i virgulti degli arbusti
e alberelli con le scure foglie morte,
e più sotto tralci di vite senza foglie-

senza vita in apparenza, intontiti, fiacchi,
gli approcci della primavera-

entrano nel nuovo mondo nudi,
freddi, senza certezze eccetto
che d’esser nati. Li circonda solo
il freddo vento e familiare-

Oggi l’erba, domani
della foglia di carota selvaggia
il duro riccio,
Una ad una le cose prendono
forma-
Si animano: chiarezza, il profilo
della foglia

Ma ora la dura dignità
dell’ingresso-Immobili, il profondo
cambiamento sopraggiunge su di loro:
radicati, s’aggrappano
e iniziano a svegliarsi.

William Carlos Williams



Seconda proposta
 

Pathurnia

Well-known member
Ok. tanto se scrivo ca**ate è colpa del ginocchio.
O forse del fatto che non avendo niente da fare sono andata a cercare WCW sul web e me ne sono innamorata.
Pare che la chiave della sua poesia sia il motto "Nothing but the things", il che è quanto di più antisimbolista e antiastratto che si possa immaginare.
WCW era anche un medico, e lo è stato per tutta la vita nella sua Rutherford (New Jersey), molto simile alla cittadina di Paterson.
Ma torniamo alla poesia. "Nothing but the things", dicevamo, ma nelle cose il nostro sa trovare una vibrazione particolare che diventa musica delle piccole creature, essenza e fremito della vita, brulichio del divenire e tutto un sobbollire, che fa esplodere - semplicemente - la primavera.
entrano nel nuovo mondo nudi,
freddi, senza certezze eccetto
che d’esser nati.

Per me è WOW (ma non ditelo a Pathurnia che mi sono espressa così);)
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
paterson.jpg

Scusate, è accaduto un incrocio tra film e poesia: questa scena è del film Paterson, ma in essa il protagonista sta leggendo una poesia di William Carlos Williams.
La poesia è questa:
his Is Just To Say

«I have eaten
the plums
that were in
the icebox

and which
you were probably
saving
for breakfast

Forgive me
they were delicious
so sweet
and so cold»

Traduzione:

Solo per dirti

Ho mangiato io
le prugne
che erano
in frigorifero

e che tu
probabilmente
avevi tenuto da parte
per colazione

Scusami
ma erano deliziose
così dolci
e così fredde.

W.C.W

Non ho una gran voglia di commentare, perciò inserisco direttamente la prossima poesia-film.
 

Pathurnia

Well-known member
Vabbè, non c'è molto da dire su questo gioiellino di semplicità. Per il suo stretto legame con le cose WCW mi ricorda Carver, solo che quest'ultimo in fondo ha un retrogusto tragico che invece nel medico di Rutherford non c'è.
Questa poesia-post it mi ha ricordato una delle cose più carine della mia vita, quando svegliandomi una mattina (allora vivevamo ancora in casa senza giardino) trovai il solito post it del coniuge che si alzava prima per andare a lavoro, e c'era scritto così:
<<Ho portato fuori Joy, ha fatto pipì e cacca.
Ti ho guardata mentre dormivi ed eri bella bella bella bella bella bella bella bella bella bella bella bella bella
>>.. e così via fino alla fine del bigliettino.
Sono piccole cose che non si dimenticano.☺️😊
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ecco la prossima poesia.
La poesia
(A Octavio Paz)



La poesia gira sulla testa di un uomo
in cerchi ora vicini ora lontani

Quando l'uomo la scopre cerca di impossessarsene
ma la poesia scompare

L'uomo fa la sua poesia
con tutto ciò che riesce ad afferrare

Ciò che gli sfugge
appartiene agli uomini futuri

Homero Aridjis
 

Pathurnia

Well-known member
Bella questa suggestione che i versi sfuggiti continuino a vagare per l'aria aspettando che qualcuno li catturi.
Chissà chi è quel povero sfortunato/sfortunata che cattura le poesie che mi balenano in mente mentre mi addormento maledicendo la penna e il foglio che dimentico di mettere sotto al cuscino.
E se con i miei brandelli vincesse il Pulitzer?🧐
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Prossima poesia

PREGHIERA DEL CLOWN


Più ho voglia di piangere e più gli uomini si divertono,
ma non importa, io li perdono, un pò perchè essi non sanno,
un pò per amor Tuo e un pò perchè hanno pagato il biglietto.
Se le mie buffonate servono ad alleviare le loro pene,
rendi pure questa mia faccia ancora più ridicola,
ma aiutami a portarla in giro con disinvoltura.
C'è tanta gente che si diverte a far piangere l'umanità,
noi dobbiamo soffrire per divertirla.
Manda, se puoi, qualcuno su questo mondo,
capace di far ridere me come io faccio ridere gli altri.

Antonio De Curtis Toto’
 
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