Spring and All
By the road to the contagious hospital
under the surge of the blue
mottled clouds driven from the
northeast-a cold wind. Beyond, the
waste of broad, muddy fields
brown with dried weeds, standing and fallen
patches of standing water
the scattering of tall trees
All along the road the reddish
purplish, forked, upstanding, twiggy
stuff of bushes and small trees
with dead, brown leaves under them
leafless vines-
Lifeless in appearance, sluggish
dazed spring approaches-
They enter the new world naked,
cold, uncertain of all
save that they enter. All about them
the cold, familiar wind-
Now the grass, tomorrow
the stiff curl of wildcarrot leaf
One by one objects are defined-
It quickens: clarity, outline of leaf
But now the stark dignity of
entrance-Still, the profound change
has come upon them: rooted, they
grip down and begin to awaken
Primavera e tutto il resto
Sulla via degl’infettivi sotto
zaffi di nubi blu screziate
spinte dal freddo vento di nord-est. Oltre
vasti piani desolati, fangosi,
bruni d’erbacce secche, abbattute o dritte,
alti alberi dispersi
tra stagnanti pozze d’acqua
lungo la strada rossicci, violacei,
eretti, biforcuti, i virgulti degli arbusti
e alberelli con le scure foglie morte,
e più sotto tralci di vite senza foglie-
senza vita in apparenza, intontiti, fiacchi,
gli approcci della primavera-
entrano nel nuovo mondo nudi,
freddi, senza certezze eccetto
che d’esser nati. Li circonda solo
il freddo vento e familiare-
Oggi l’erba, domani
della foglia di carota selvaggia
il duro riccio,
Una ad una le cose prendono
forma-
Si animano: chiarezza, il profilo
della foglia
Ma ora la dura dignità
dell’ingresso-Immobili, il profondo
cambiamento sopraggiunge su di loro:
radicati, s’aggrappano
e iniziano a svegliarsi.
William Carlos Williams
Fonte: https://moltinpoesia.wordpress.com/...am-carlos-williamstradotta-da-flavio-villani/