Carcarlo
Nave russa, vaffanculo!
Marta arrivò in spiaggia e la trovò semideserta, ma non se ne stupì perché sapeva che verso la fine dell'estate non ci veniva quasi più nessuno.
Mentre i bambini si spogliavano, piantò l'ombrellone a pochi metri dall'acqua, stese due teli, tirò fuori la crema solare ma poi decise che non era il caso e li lasciò andare.
Finalmente libera, anche lei si tolse il vestito rimanendo con un due pezzi, vecchiotto e un po' largo, che non stringeva e ci stava bella comoda.
Osservò serena i bambini che entravano e uscivano dall'acqua schiamazzando.
Poi frugò nella borsa di paglia, tirò fuori un giallo e iniziò a leggerlo da dove l'aveva lasciato la sera prima.
Mentre pensava che se alla fine veniva fuori che l'assassino era il maggiordomo avrebbe buttato via quel libro e non ne avrebbe più letto di quell'autore, con la coda dell'occhio notò che i suoi bambini stavano chiacchierando con un altro della loro stessa età.
Marta era talmente rilassata che pensò - tutto OK - senza nemmeno accorgersene, anche se era curiosa di scoprire cosa stessero confabulando.
Infatti, dopo un po', vennero tutti e tre da lei a chiederle se potevano andare dalla postazione dell'altro bambino perché aveva iniziato a fare una casetta con i rami e le canne portate dall'ultima mareggiata.
Marta abbassò gli occhiali e guardò la famiglia del bambino: mamma, papà, sorellina (o fratellino, che a quella distanza era difficile capire), due borsoni e un frigo portatile.
Le due famiglie si stavano fissando a vicenda, tanto il padre del bambino come Marta si fecero un cenno d'intesa e i tre bambini corsero via liberi.
Marta si rimise tranquilla a leggere, anzi, ancora più tranquilla di prima, anche se ogni tanto alzava lo sguardo e vedeva i bambini entrare e uscire dall'acqua, correre, tornare giusto un attimo per prendere le maschere e farsi una nuotatina al largo.
- Al largo dicevano loro - pensò Marta - in realtà stavano sì e no a quaranta metri da riva, ma già vedere sotto, dove non toccavano, per loro era una grande avventura. -
A volte invece, a corto di canne e legni, andavano in spedizione nel boschetto a ridosso della spiaggia da dove tornavano con tronchi e rami per costruire i loro sogni.
Venne l'ora di pranzo e li chiamò a se, ma ovviamente erano bambini e presi com'erano, non sentivano.
Al secondo richiamo, la mamma dell'altro bambino disse loro che la loro mamma li stava chiamando e di andare a vedere cosa volesse.
Marta apprezzò quel gesto, perché voleva dire che anche quei genitori stavano attenti ai bambini, ma senza stargli addosso come droni.
Andarono, tornarono, dissero che dovevano mangiare ma di aspettarli per finire la casetta.
I genitori del bambino dissero di non preoccuparsi, che tanto avrebbero mangiato anche loro e che di sicuro si sarebbero rimessi a giocare di lì a poco.
I due bambini tornarono dalla mamma che porse loro due tramezzini di prosciutto cotto e pomodoro, e una borraccia d'acqua ciascuno.
- Mangiate con calma - disse lei - tanto la giornata è lunga -
Finito il panino, i bambini corsero via e ripresero a giocare col loro amichetto, Marta invece, riprese il suo giallo.
A metà pomeriggio, mamma e papà chiusero l'ombrellone, arrotolarono i teli e spingendo il passeggino arrivarono da Marta, si presentarono, fecero due parole e salutarono dicendo che magari il giorno dopo i bambini avrebbero potuto vedersi di nuovo.
I figli di Marta, rimasti da soli, tornarono a giocare per conto loro entrando e uscendo dall'acqua.
Marta rimase sola, ma per poco perché ricevette la telefonata di sua sorella che attaccò a parlare del proprio ex e dei loro genitori che si stavano facendo vecchi, fino a quando il discorso finì in politica e allora ne dissero di tutti i colori sul governo.
Si era fatto tardi: dovevano tornare a casa, farsi la doccia, stendere la roba, preparare la cena, forse due braciole di maiale ai ferri con l'insalata... perciò Marta disse che ancora cinque minuti e poi, per oggi, si chiudeva.
- Ma no! -
- Ma dai! -
- Proprio adesso che iniziavamo a divertirci! -
Ma non ci vuole tanto per convincere i bambini a lasciare la spiaggia: basta promettere loro un gelato!
Così fu che mentre ognuno si mangiava il suo, Marta decise di bersi invece una birretta, fredda e dissetante.
Fecero una doccia giusto per levarsi di dosso sabbia e salino, salirono in macchina e tornarono a casa.
La storia fino a qui è stata proprio banale, e infatti il bello inizia adesso, perchè bisogna indovinare dove avvennero i fatti narrati.
In Sud e Centro America no di certo, perchè nessuno lascerebbe allontanarsi i bambini da soli, nè a quaranta metri da riva, nè nel bosco e tanto meno lungo la spiaggia.
In Nord America neppure, perchè in un locale pubblico dove vendono alcolici non possono entrare i bambini.
In Oceania nemmeno, sia perchè nessuna madre si sentirebbe serena e tranquilla a vedere i bambini da soli entrare e uscire dall'acqua o dal bosco, sia perché se ti bevi una birra poi non puoi guidare.
Nei paesi mussulmani è impensabile, perchè una donna non va in giro da sola in costume, non si beve una birra, non può pranzare con un panino di prosciutto o cenare con una braciola di maiale.
In Asia è fuori discussione, un po' perchè non è bene che i bambini entrino ed escano da soli dal mare o dai boschi, ma soprattutto perché in certi paesi, nessuno parla male del governo, tantomeno al telefono.
E' inutile dire che nell'Africa sub-sahariana le mamme non sono così tranquille e serene quando i loro figli entrano ed escono dal mare e dai boschi, e lo dico dopo aver preferito il mare con gli squali che il fiume con gli ippopotami.
Bene, resta l'Europa, ma in Centro Europa il mare non c'è, e in Nord Europa se vi bevete una birra, poi non guidate, oppure finite senza patente.
Perciò 'sta storiella da due soldi si è svolta per forza tra il Portogallo e la Grecia, dove la pratica assenza di animali pericolosi, la scarsa delinquenza, la libertà di mangiare carne di maiale e di bere alcolici (almeno in maniera moderata), ci consente una libertà impensabile altrove.
In Spagna poi, sarebbe stato anche del tutto normale che Marta rimanesse solo col pezzo di sotto: i genitori del bambino non si sarebbero stupiti, anche perchè probabilmente pure l'altra mamma sarebbe stata in top-less.
Quando ci rifletto, penso che la tranquillità, la serenità, la libertà di cui ha goduto Marta e che ci godiamo noi pochi in questa specie di Eden, non sia proprio così banale e scontata , perciò dovremmo imparare a tenercela stretta.
Mentre i bambini si spogliavano, piantò l'ombrellone a pochi metri dall'acqua, stese due teli, tirò fuori la crema solare ma poi decise che non era il caso e li lasciò andare.
Finalmente libera, anche lei si tolse il vestito rimanendo con un due pezzi, vecchiotto e un po' largo, che non stringeva e ci stava bella comoda.
Osservò serena i bambini che entravano e uscivano dall'acqua schiamazzando.
Poi frugò nella borsa di paglia, tirò fuori un giallo e iniziò a leggerlo da dove l'aveva lasciato la sera prima.
Mentre pensava che se alla fine veniva fuori che l'assassino era il maggiordomo avrebbe buttato via quel libro e non ne avrebbe più letto di quell'autore, con la coda dell'occhio notò che i suoi bambini stavano chiacchierando con un altro della loro stessa età.
Marta era talmente rilassata che pensò - tutto OK - senza nemmeno accorgersene, anche se era curiosa di scoprire cosa stessero confabulando.
Infatti, dopo un po', vennero tutti e tre da lei a chiederle se potevano andare dalla postazione dell'altro bambino perché aveva iniziato a fare una casetta con i rami e le canne portate dall'ultima mareggiata.
Marta abbassò gli occhiali e guardò la famiglia del bambino: mamma, papà, sorellina (o fratellino, che a quella distanza era difficile capire), due borsoni e un frigo portatile.
Le due famiglie si stavano fissando a vicenda, tanto il padre del bambino come Marta si fecero un cenno d'intesa e i tre bambini corsero via liberi.
Marta si rimise tranquilla a leggere, anzi, ancora più tranquilla di prima, anche se ogni tanto alzava lo sguardo e vedeva i bambini entrare e uscire dall'acqua, correre, tornare giusto un attimo per prendere le maschere e farsi una nuotatina al largo.
- Al largo dicevano loro - pensò Marta - in realtà stavano sì e no a quaranta metri da riva, ma già vedere sotto, dove non toccavano, per loro era una grande avventura. -
A volte invece, a corto di canne e legni, andavano in spedizione nel boschetto a ridosso della spiaggia da dove tornavano con tronchi e rami per costruire i loro sogni.
Venne l'ora di pranzo e li chiamò a se, ma ovviamente erano bambini e presi com'erano, non sentivano.
Al secondo richiamo, la mamma dell'altro bambino disse loro che la loro mamma li stava chiamando e di andare a vedere cosa volesse.
Marta apprezzò quel gesto, perché voleva dire che anche quei genitori stavano attenti ai bambini, ma senza stargli addosso come droni.
Andarono, tornarono, dissero che dovevano mangiare ma di aspettarli per finire la casetta.
I genitori del bambino dissero di non preoccuparsi, che tanto avrebbero mangiato anche loro e che di sicuro si sarebbero rimessi a giocare di lì a poco.
I due bambini tornarono dalla mamma che porse loro due tramezzini di prosciutto cotto e pomodoro, e una borraccia d'acqua ciascuno.
- Mangiate con calma - disse lei - tanto la giornata è lunga -
Finito il panino, i bambini corsero via e ripresero a giocare col loro amichetto, Marta invece, riprese il suo giallo.
A metà pomeriggio, mamma e papà chiusero l'ombrellone, arrotolarono i teli e spingendo il passeggino arrivarono da Marta, si presentarono, fecero due parole e salutarono dicendo che magari il giorno dopo i bambini avrebbero potuto vedersi di nuovo.
I figli di Marta, rimasti da soli, tornarono a giocare per conto loro entrando e uscendo dall'acqua.
Marta rimase sola, ma per poco perché ricevette la telefonata di sua sorella che attaccò a parlare del proprio ex e dei loro genitori che si stavano facendo vecchi, fino a quando il discorso finì in politica e allora ne dissero di tutti i colori sul governo.
Si era fatto tardi: dovevano tornare a casa, farsi la doccia, stendere la roba, preparare la cena, forse due braciole di maiale ai ferri con l'insalata... perciò Marta disse che ancora cinque minuti e poi, per oggi, si chiudeva.
- Ma no! -
- Ma dai! -
- Proprio adesso che iniziavamo a divertirci! -
Ma non ci vuole tanto per convincere i bambini a lasciare la spiaggia: basta promettere loro un gelato!
Così fu che mentre ognuno si mangiava il suo, Marta decise di bersi invece una birretta, fredda e dissetante.
Fecero una doccia giusto per levarsi di dosso sabbia e salino, salirono in macchina e tornarono a casa.
La storia fino a qui è stata proprio banale, e infatti il bello inizia adesso, perchè bisogna indovinare dove avvennero i fatti narrati.
In Sud e Centro America no di certo, perchè nessuno lascerebbe allontanarsi i bambini da soli, nè a quaranta metri da riva, nè nel bosco e tanto meno lungo la spiaggia.
In Nord America neppure, perchè in un locale pubblico dove vendono alcolici non possono entrare i bambini.
In Oceania nemmeno, sia perchè nessuna madre si sentirebbe serena e tranquilla a vedere i bambini da soli entrare e uscire dall'acqua o dal bosco, sia perché se ti bevi una birra poi non puoi guidare.
Nei paesi mussulmani è impensabile, perchè una donna non va in giro da sola in costume, non si beve una birra, non può pranzare con un panino di prosciutto o cenare con una braciola di maiale.
In Asia è fuori discussione, un po' perchè non è bene che i bambini entrino ed escano da soli dal mare o dai boschi, ma soprattutto perché in certi paesi, nessuno parla male del governo, tantomeno al telefono.
E' inutile dire che nell'Africa sub-sahariana le mamme non sono così tranquille e serene quando i loro figli entrano ed escono dal mare e dai boschi, e lo dico dopo aver preferito il mare con gli squali che il fiume con gli ippopotami.
Bene, resta l'Europa, ma in Centro Europa il mare non c'è, e in Nord Europa se vi bevete una birra, poi non guidate, oppure finite senza patente.
Perciò 'sta storiella da due soldi si è svolta per forza tra il Portogallo e la Grecia, dove la pratica assenza di animali pericolosi, la scarsa delinquenza, la libertà di mangiare carne di maiale e di bere alcolici (almeno in maniera moderata), ci consente una libertà impensabile altrove.
In Spagna poi, sarebbe stato anche del tutto normale che Marta rimanesse solo col pezzo di sotto: i genitori del bambino non si sarebbero stupiti, anche perchè probabilmente pure l'altra mamma sarebbe stata in top-less.
Quando ci rifletto, penso che la tranquillità, la serenità, la libertà di cui ha goduto Marta e che ci godiamo noi pochi in questa specie di Eden, non sia proprio così banale e scontata , perciò dovremmo imparare a tenercela stretta.
Ultima modifica: