84° Poeticforum - Le poesie che amiamo

alessandra

Lunatic Mod
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Lo so che ultimamente sono latitante, ma riproviamoci...
Coraggio, proponete qui le poesie che vi piacciono e poi le commentiamo!
Non è obbligatorio commentare, ma proponete qualcosa.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
LA STRADA NON PRESA di Robert Frost

Due strade divergevano in un bosco d’autunno
e dispiaciuto di non poterle percorrerle entrambe,
essendo un solo viaggiatore, a lungo indugiai
fissandone una, più lontano che potevo
fin dove si perdeva tra i cespugli.

Poi presi l’altra, che era buona ugualmente
e aveva forse l’aspetto migliore
perché era erbosa e meno calpestata
sebbene il passaggio le avesse rese quasi uguali.

Ed entrambe quella mattina erano ricoperte di foglie
che nessun passo aveva annerito
oh, mi riservai la prima per un altro giorno
anche se, sapendo che una strada conduce verso un’altra,
dubitavo che sarei mai tornato indietro.

Lo racconterò con un sospiro
da qualche parte tra molti anni:
due strade divergevano in un bosco ed io –
io presi la meno battuta,
e questo ha fatto tutta la differenza.

Robert Frost
 

Pathurnia

Well-known member
Ok gente, eccovi un poeta che ho appena scovato.
Prima però la sua faccia e i cenni biografici
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Harold Hart Crane nasce a Garretsville (Ohio) nel 1899 e si trasferisce a New York nel 1917, dopo il divorzio dei genitori. Passa gli anni successivi tra questa città e Cleveland, dove lavora saltuariamente nella fabbrica del padre. Il resto dei suoi guadagni gli viene dall’attività sporadica di copywriter pubblicitario. Fin dal 1920 – complici lo stile di vita instabile e la sua promiscuità sessuale e sentimentale – soffre di alcolismo. Nel 1926 pubblica la prima opera poetica, Edifici bianchi, nella quale spiccano elementi tipici del simbolismo e l’utilizzo del linguaggio modernista. In seguito alla pubblicazione (e alla pessima ricezione) dell’ambizioso poema Il ponte, cade in un difficile stato depressivo. Muore suicida nel 1932, a soli 33 anni, gettandosi da una nave nell’Atlantico.
Fonte:https://www.avampostopoesia.com/poeti/hart-crane

Leggenda

Silenti come si crede che sia silente uno specchio

le realtà nel silenzio si tuffano, vicino...


Non sono ancora pronto al pentimento;

né a accendere rimpianti. Poiché la falena

altro non curva che la fiamma

immobile implorante. E i baci tremolanti

nei fiocchi bianchi che cadono, – sono

le sole cose, fra tutte,

che abbiano valore.


Si possono imparare –

questa scissione, questo bruciare,

ma solo da chi intenda

di nuovo consumarsi.


Due volte e ancora due volte

(ancora il fumante souvenir,

eidolon sanguinante!) eppure ancora.

Finché la logica splendente sia

vinta senza sussurri, come

si crede sia uno specchio.


Poi goccia a goccia caustica un perfetto pianto

come da uno strumento a corda leverà un’armonia costante, –

un salto inesorabile per tutti quelli che spingono

la leggenda della loro giovinezza nel pieno del meriggio.


o
 

Pathurnia

Well-known member
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Mark Strand, bellissimo.
Ed ecco una sua poesia.



C’È QUALCOSA NELL’ARIA
e non mi riferisco
a ciò che avete letto
sui giornali, né alle voci
che avete messo in giro,
e nemmeno a ciò che detestate nominare:
la crepa nell’intonaco della casa nuova,
i fusibili che si bruciano spesso, i rubinetti che gocciano,
i giochi pericolosi dei bambini.
Sta succedendo qualcosa
che non riuscite a capire.
Qualcosa si è mosso.
C’è qualcosa nell’aria.
Sta lì nel pasticcio
del mezzobusto che legge una cosa per l’altra.
O nel tremore della mano del perdente
mentre gira l’ultima carta.
Sta lì di domenica, il pomeriggio presto,
quando il sole ustiona i tetti
e uno straccio bruciacchiato viene soffiato, senza ombra,
lungo i marciapiedi e i porticati della città morta.

Traduzione di Damiano Abeni
Mark Strand, 11 aprile 1934 – 29 novembre 2014
 

Pathurnia

Well-known member
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Marguerite Yourcenar - Tu non saprai giammai..​


Poesie scelte: MARGUERITE YOURCENAR, I doni di Alcippe (Milano, Bompiani 1987).

Tu non saprai giammai che la tua anima viaggia
come in fondo al mio cuore un dolce cuore eletto;
e che niente, né il tempo, né altri amori, né l'età,
mai offuscheranno il fatto che tu sia stata.

Che la bellezza del mondo ha preso il tuo volto,
vive della tua dolcezza, splende della tua chiarità,
e che quel lago pensieroso in fondo al paesaggio
mi ridice soltanto la tua serenità.

Tu non saprai giammai ch'io reggo la tua anima
come una lampada d'oro che mi fa luce mentre cammino;
che un poco della tua voce è passata nel mio canto.

Dolce fiaccola, i tuoi sprazzi, dolce braciere, la tua fiamma
mi insegnano i sentieri che tu hai percorso,
e tu vivrai un poco, perché ti sopravvivo.

1929

Traduzione di Manrico Murzi
 

alessandra

Lunatic Mod
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Iniziamo ma potete continuare a proporre... @Minerva6 ti aspetto!

LA STRADA NON PRESA di Robert Frost

Due strade divergevano in un bosco d’autunno
e dispiaciuto di non poterle percorrerle entrambe,
essendo un solo viaggiatore, a lungo indugiai
fissandone una, più lontano che potevo
fin dove si perdeva tra i cespugli.

Poi presi l’altra, che era buona ugualmente
e aveva forse l’aspetto migliore
perché era erbosa e meno calpestata
sebbene il passaggio le avesse rese quasi uguali.

Ed entrambe quella mattina erano ricoperte di foglie
che nessun passo aveva annerito
oh, mi riservai la prima per un altro giorno
anche se, sapendo che una strada conduce verso un’altra,
dubitavo che sarei mai tornato indietro.

Lo racconterò con un sospiro
da qualche parte tra molti anni:
due strade divergevano in un bosco ed io –
io presi la meno battuta,
e questo ha fatto tutta la differenza.

Robert Frost
 

Pathurnia

Well-known member
Due strade divergevano nell'ipermercato
e dispiaciuto di non poterle percorrerle entrambe,
essendo un solo viaggiatore, a lungo indugiai
fissandone una, più lontano che potevo
fin dove si perdeva tra i cartelli e le insegne.

Poi presi l’altra, che era buona ugualmente
e aveva forse l’aspetto migliore
perché prometteva una più lunga conservazione
di finocchi, carote e melanzane.

Ed entrambe quella mattina erano ricoperte di volantini
uno più colorato dell'altro
ma si capiva bene il rapporto qualità/prezzo

Lo racconterò con un sospiro
da qualche parte tra molti anni:
due strade divergevano in un ipermercato ed io –
dovendo scegliere un frigorifero nuovo
scelsi il NO, FROST perché mi voleva impedire di entrare

e questo per le mie insalate ha fatto la differenza.

(scusate non ho resistito)
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Minerva Jones

Sono Minerva, la poetessa del villaggio,
fischiata, schernita dai villanzoni della strada
per il mio corpo goffo, l'occhio guercio, e il passo largo
e tanto più quando "Butch" Weldy
mi prese dopo una lotta brutale.
Mi abbandonò al mio destino col dottor Meyers;
e io sprofondai nella morte, gelando dai piedi alla faccia, come chi scenda in un'acqua di ghiaccio.
Vorrà qualcuno recarsi al giornale,
e raccogliere i versi che scrissi? —
Ero tanto assetata d'amore!
Ero tanto affamata di vita!

da Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters

Volevo postare altre che mi sono piaciute di più ma non ho resistito al titolo 🤭. Magari la modifico pure io, come ha fatto Pat, un'idea già ce l'ho, se riesco più tardi ci provo.
 

alessandra

Lunatic Mod
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La strada non presa
Questa poesia mi ha affascinato, infatti l'ho scelta, ma mi lascia perplessa, non la capisco (il problema è mio, lo so).
Perché prendere la strada meno battuta ha fatto la differenza? E' felice o triste di averla presa? Il sospiro è di rimpianto perché avrebbe voluto prenderle entrambe ma non era possibile? Se avesse preso la strada più battuta, cosa sarebbe cambiato? Sì, forse significa che dopo aver fatto una scelta non si può più tornare indietro e questo dispiace perché sarebbe bello ma è impossibile vivere tutte le possibilità.
 

Pathurnia

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La strada non presa
Questa poesia mi ha affascinato, infatti l'ho scelta, ma mi lascia perplessa, non la capisco (il problema è mio, lo so).
Perché prendere la strada meno battuta ha fatto la differenza? E' felice o triste di averla presa? Il sospiro è di rimpianto perché avrebbe voluto prenderle entrambe ma non era possibile? Se avesse preso la strada più battuta, cosa sarebbe cambiato? Sì, forse significa che dopo aver fatto una scelta non si può più tornare indietro e questo dispiace perché sarebbe bello ma è impossibile vivere tutte le possibilità.
Secondo me vuol dire che i poeti scelgono i sentieri meno battuti perché sono attratti da compiti difficili e/o eroici, perché cercano il mistero e l'oscurità perché sono sicuri che in fondo troveranno una luce che solo a loro sarà dato di cogliere.
Però possibilmente dovrebbero anche essere tubercolotici (meglio se sifilitici), poveri in canna e ovviamente sfigati in amore.
Ipotesi n.2: se sei tubercolotico o sifilitico, morto di fame e sfigato, puoi sempre dire che sei poeta e salvi almeno la faccia.
Eccheccavolo, ancora 'sto archetipo del folle che mi fa cannare i commenti, uff
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Pathurnia

Well-known member
Bene, penso proprio che dovrei chiarire quel che ho detto sotto il velo dello scherzo a proposito dei due sentieri di Robert Frost, che poi la voglia di scherzare viene da una certa insofferenza verso questa poesia in particolare, che è stata usata molto spesso come metafora del vero, autentico e certificato atteggiamento del poeta.
Che deve aver sempre voglia di osare oltre l'umano.
Che in battaglia cerca la gloriosa morte.
Che scopa a destra e a manca e - come dice il cantautore - semina figli del mondo, perché è del mondo che sono figli, i figli (ma perché sto pensando a Lord Byron?)
Che pensa che muor giovane chi è caro agli dei (vabbè, faremo a meno degli dei).
Che ama i sentieri spinosi, le strade impervie e che magari come quel fessacchiotto del film "into the wild" se ne va nell'estremo nord senza attrezzatura e senza provviste.
Che si esalta. Che si immola. Che si scuote. Ma basta con questo scuotimento del poeta!
Per me la poesia può semplicemente essere un modo diverso di relazionarsi con la realtà, con una sensibilità più acuta, con un amore più costante e luminoso, o anche con una malinconia struggente, ma senza atteggiamenti superomistici o peggio ancora autodistruttivi.
E pazienza se il nostro cuore non verrà custodito in un'urna (sempre Byron).
Concludendo, per rispondere ad @alessandra : se avesse scelto la strada meno battuta non avrebbe superato il test per diventare poeta.
Ciao, viva la poesia ma con i piedi per terra
Path
 
Ultima modifica:

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ed ecco la prossima poesia...ho appena letto nel post di Pathurnia le note sulla vita travagliata del poeta Harold Hart Crane.



Silenti come si crede che sia silente uno specchio

le realtà nel silenzio si tuffano, vicino...


Non sono ancora pronto al pentimento;

né a accendere rimpianti. Poiché la falena

altro non curva che la fiamma

immobile implorante. E i baci tremolanti

nei fiocchi bianchi che cadono, – sono

le sole cose, fra tutte,

che abbiano valore.


Si possono imparare –

questa scissione, questo bruciare,

ma solo da chi intenda

di nuovo consumarsi.


Due volte e ancora due volte

(ancora il fumante souvenir,

eidolon sanguinante!) eppure ancora.

Finché la logica splendente sia

vinta senza sussurri, come

si crede sia uno specchio.


Poi goccia a goccia caustica un perfetto pianto

come da uno strumento a corda leverà un’armonia costante, –

un salto inesorabile per tutti quelli che spingono

la leggenda della loro giovinezza nel pieno del meriggio.
 

alessandra

Lunatic Mod
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Passo perché per me è troppo complicata, l'unica cosa che riesco a pensare è che l'ultima strofa mi sembra coerente con la tragedia finale della vita del poeta.
 

Pathurnia

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Passo perché per me è troppo complicata, l'unica cosa che riesco a pensare è che l'ultima strofa mi sembra coerente con la tragedia finale della vita del poeta.
Ho pensato la stessa cosa.
Ed ho pensato anche che quando scrive
Si possono imparare –
questa scissione, questo bruciare,
ma solo da chi intenda

di nuovo consumarsi.
Ecco, questo consumarsi e bruciare.. vale per questi versi ciò che ho scritto sulla poesia di Robert Frost e sugli eroici furori di certi poeti. Non è (più) roba per me.
🙋‍♀️
 
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