Mi unisco ala congrega di coreuti inneggianti alla Cedu ed alla estrema utilità di questa sentenza. Sentenza precisa nella forma ed ineccepibile nei contenuti
morale, secondo la CEDU:
- il sistema scolastico deve 'includere' e non 'escludere'. quindi escludiamo il crocefisso..
Muahahah
Questà è bellissima !
- notare l'ottusità dell'osservazione al punto n. 50: i riti e i comportamenti della maggioranza della popolazione 'possono' incidere sulle giovani menti che vi testimoniano. (ma dai?????? non l'avrei mai detto) ..
Allora uccidiamo la maggior parte della popolazione italiana o
costringiamoli a cambiare opinioni...Tanto vale !
Scherzi a parte, sono quasi completamente - il quasi è di prammatica in rapporto muliebre - d'accordo con mia moglie. Specie laddove sottolinea la timidezza inconsitente della difesa italiana.
Domanda:
Perché un crocifisso limita la mia libertà religiosa - me ebreo ?
Si consideri che sotto quel segno ho visto morire i miei antenati e sterminare numerosi avi ?
Perché una crux dovrebbe "turbare" l'insegnamento di un bambino? Perché una croce e non, ad esempio, la buona parte degli insegnamenti letterari e filosofici delle sQuole itaiane? Perché ragazzi, perché non anche la collanina cruciforme d'oro al collo della maestra? Perchè non la stessa mentalità, l'insieme di conoscenze e convinzioni di quella maestra?
Se la corte sottolinea la pervasività de facto di, diciamo, una impostazione cristiano-cattolica della società italiana...allora siamo sicuri che il problema di fondo, malammente celato, non sia proprio questa società? E se così è, allora non è esattamnte la sentenza della Corte ad essere discriminatoria ed infelice ?
Spero che qualche supporter sfegatato della cedu risponda a queste domande
ci sono alcuni aspetti che vorrei considerare in questa discussione e perciò espongo alcuni punti di vista strettamenti personali
1. siamo sicuri che l'europa intesa come unità politico-culturale, sia realmente cristiana? non è stato il cristianesimo con le sue contrapposizioni politico-religiose a determinare lotte faziose ed a provocare la nascita di nazionalismi contrappposti?.
Emh...diciamo anche che le cose non sono andate, solo, esattamente così.
Secondo certa corrente giuridico storiografica, il Vaticano, in Europa, non ha creato la nascita di nazionalismi contrapposti bensi una nuova
forma politica.
Questa forma politica è quella degli Stati Nazionali. Della loro organizzzazione amministrativa, delle loro leggi, dei loro modi di agire.
Tutto questo, tutta questa tradizione, ha ceato il Vaticano. Robetta da poco.
Roba da poco anche la conservazione, trasformazione, perpetuazione della antica cultura (quella
pagana e non). Roba da poco perché, in fondo, si trattava solo di qualche tonnellata di carta e pergamene. Roba da poco perché eran solo di semi che avrebbero poi edificato quello che oggi siamo. Roba da poco perché l'insieme di conoscenze, di identità, di libri, di sogni, di freddezze o calori, di visioni, di disciplinegiuridiche, di sillogismi, che noi siamo...era lì.
Rioba d poco perché moltissimi tra i termini giuridici utilizzati dalla corte c.e.d.u. sono un portato di quella tradizione
...ad Einstein al suo ingresso negli stati uniti, la risposta fu: "umana".
continuare a difendere il proprio verde orticello e non cercare di comprendere quale rivoluzione stia avvenenendo sul nostro pianeta, mi sembra quanto meno fuori tempo. L'Uomo è uno, e domani forse qualcuno sorriderà a queste nostre dispute che, a mio parere, soffrono di grave miopia.
Anche a mio parere. Sono completamente d'accordo.
Lasciando perdere per un attimo le invettive da Edizioni Kaos di Nicole (non ci vorrebbe Zenone per confutare ciò che hai scritto), torno al nocciolo del 3d.
Ghghgh
Tra l'altro -mi rivolgo a nicole,- tutto ciò che scrivi, non c'entra quasi nulla con il thread:?
Premesso che la religione fa parte del foro interno di una persona, ma che indubbiamente ha ripercussioni anche su ciò che la circonda;
premesso che in Italia siamo tutti credenti ma, nessuno credibile;
premesso che il crocifisso è il simbolo di una bellissima, quanto tollerantissima religione (non scherzo, Chesterton diceva che la bontà di una religione si deduce da quanto ci si può scherzar sopra, beh! sul cattolicesimo e i suoi capi si può dire di tutto senza correre il rischio che un fanatico ti si presenti sotto casa, almeno fino ad ora);
insomma premesso ciò io dico che la sentenza ha ricevuto più importanza di quello che merita.
Non si è cristiani perché si frequenta una scuola con appeso un crocifisso, cristiani lo si è con le opere e con la fede. E se per la fede, può bastare una specie di shahada cristiana, Credo in un solo Dio, credo nella Chiesa una, santa, cattolica, apostolica..., i problemi iniziano quando dalla fede bisogna passare alle opere.
Non fa male rileggere ogni tanto la lettera di San Giacomo: "Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, che giova? Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa. Al contrario uno potrebbe dire: Tu hai la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede".
Sono totalmente d'accordo con questo illuminante post e continuo a chiedermi dove sia il danno, dove sia la limitazione di libertà (un crocifisso esclude forse una stella di David o una mezzaluna?). Se qulacuno sa darmi una risposta, attendo in umbra.
Insomma, a regà, damose nà regolata: si tratta solo di una - palesemente inutile - sentenza cedu
Ma inutile come poche cose al mondo
Oh, meno male, adesso mi sento un po' meno la pecora nera... mi cominciavo preoccupare sul serio...
Cosi siamo già su buon punto...
Adesso non voglio contestare, ma ti vorrei citare alcuni dati di un rapporto Eurispes anno 2006 di cui rimetto i risultati: “Dal sondaggio emerge che quasi il 90% della popolazione della Penisola si professa “cattolica”. I giovani tra i 18 e i 24 anni credono nel 71,6% dei casi, mentre tra gli over 65 la percentuale raggiunge il 96,2%. In posizione intermedia si collocano invece la fascia di età compresa tra i 25-34 anni con l'83,3%, quella tra i 35 e i 44 anni (88,5%) e infine quella tra i 45 e i 64 anni (89,5%).”
Fino adesso ci siamo, la maggioranza sono i cattolici...
Però poi i dati del suddetto rapporto proseguono:” ..Solo un terzo dei "credenti" è anche "praticante". Credenti, dunque, ma poco praticanti. La percentuale, infatti, si abbassa decisamente al 36,8% ....”
Gli italiani si dichiarano cattolici ma solo una minima parte di essi professa o conduce una vita improntata ai valori della fede cattolica. Da qui deduco che allora, parliamo della ipocrisia...? Personalmente reputo i credenti solo i "praticanti", che invece quelli dichiarati solo sulla carta.
Non facciamo i furbetti, nicole. Hai scritto: si professa cattolica. Ebbene, anch'io mi professo cattolico ma non per questo pratico. Tuttavia non si può seriamente sostenere la mia ipocrisia. L'affermazione "sono cristiano/cattolico" può anche significare: mi riconosco e riconosco il senso ed i simboli di una stroria che mi costitisce. Allora quid ?
Io personalmente mi considero laica,e cerco nei fatti di essere coerente,mi sposai in comune,non battezzai la bimba,e mio padre,laico anche lui ebbe un funerale civile,ma,onestamente mi dispiace questa sentenza,forse perche non vedo nel crocifisso un simbolo cattolico,ma la nostra storia,e se noi cominciamo a spogliarci piano piano, intanto per cominciare, dei simboli delle nostre radici...l'inizio della fine.
Ed il punto è proprio questo.
Io son d'accordo se mi si scrive che il mondo è cambiato, che dobbiamo misurarci con altre religioni (perché prima non succedeva?) che dobbiamo integrare o integrarci ed altre banalità alla Candy Candy.
Non capisco la necessità di eliminare, di togliere, di dismettere. Essa di solito è propria di guerre o di rivoluzioni armate. Domanda è: che bisogno c'è? Perché eliminare un simbolo che è seme della nostra civiltà? Perché si è avvertita questa necessità? Forse non si è così sicuri delle proprie scelte, del proprio (sempre sbandierato
) laicismo?
Produce dolore in qualcuno quel segno? V'è un danno giuridicamente rilevante?
Vi sono precedenti storici di una sentenza del genere?
Nelle brumose succssioni dei regni di Northumbria abbiamo forse avuto distruzione dei segni precedenti o divieti di tal fattura? Parlo di secoli fà...
Gli uomini, gli usi, le tradizioni si trasformano. I simboli che sono il nostro mondo pure. Si trasformano...di solito non vengon proibiti.
Avrei altro da scrivere ma qui mi fermo.