Torneo miglior opera letteraria di sempre

Miglior opera letteraria di sempre

  • Divina Commedia

    Voti: 5 55.6%
  • Don Chisciotte della Mancia

    Voti: 2 22.2%
  • I miserabili

    Voti: 1 11.1%
  • Alla ricerca del tempo perduto

    Voti: 2 22.2%
  • 1984

    Voti: 1 11.1%
  • Guerra e pace

    Voti: 1 11.1%
  • Ulisse (James Joyce)

    Voti: 1 11.1%
  • Odissea

    Voti: 3 33.3%
  • Iliade

    Voti: 2 22.2%
  • Eneide

    Voti: 1 11.1%
  • Racconti di Canterbury

    Voti: 0 0.0%
  • Beowulf

    Voti: 1 11.1%
  • Il canto del Cid

    Voti: 0 0.0%
  • Canzone di Orlando

    Voti: 0 0.0%
  • Edda

    Voti: 0 0.0%
  • Epopea di Gilgamesh

    Voti: 1 11.1%
  • Gerusalemme liberata

    Voti: 0 0.0%
  • Kalevala

    Voti: 1 11.1%
  • Mahābhārata

    Voti: 1 11.1%
  • La canzone dei Nibelunghi

    Voti: 0 0.0%
  • Orlando furioso

    Voti: 1 11.1%
  • Genji monogatari;

    Voti: 1 11.1%
  • Canto della schiera di Igor

    Voti: 0 0.0%
  • Faust

    Voti: 1 11.1%

  • Votanti
    9
  • Sondaggio terminato .

Zefiro

da sudovest
Ciao, premetto che non ho letto le vostre discussioni sul sondaggio, ma ho solamente votato e guardato i risultati. Mi riesce difficile pensare che la Divina Commedia sia la più votata. Per una serie di motivi, tra cui: siamo nel 2011 e ancora votiamo un libro del '300? Non ne voglio sminuire la grandezza, se ora sto usando queste parole gran parte del merito è di Dante, se è vero che la Divina Commedia è stata il principale mezzo di diffusione dei principi della lingua italiana. Ma qui penso a una seconda osservazione: ma chi l'ha letta tutta? Secondo me nessuno delle 5 persone che l'ha votata (potete smentirmi, ovviamente, e vi farò i complimenti per il coraggio). Perchè è un libro difficile da leggere, è il volgare del XIV secolo, è pieno di messaggi e allusioni che noi non potremo mai comprendere senza nessuno che intervenga a spiegarcele.

L'Iliade e l'Odissea sono, poi, dei testi totalmente lontani da noi. Parliamo di "libri" nati da una tradizione orale (cosa impensabile oggi), scritti poi in greco antico, passando per il latino sono arrivati ad oggi. E raccontano di una società di centinaia e centinaia di anni fa, fondata sulla guerra e sulla presenza di dèi reali e con un fortissimo legame con il mondo dei mortali. Come facciamo a sentire queste opere così vicine alla società odierna? Cosa ci suscita oggi la lettura delle avventure di Ulisse/Odisseo?

(...)
p.p.s. Zefiro complimenti. (...)

Ti ringrazio. Volevo però tornare al punto da te sollevato in precedenza perchè non sono sicuro d'aver ben compreso.

Cosa ti lascia perplesso esattamente? Il fatto che a tuo modo di vedere le opere citate hanno ben poco da dirci essendo state create moltissimo tempo fa e in altro contesto, e non concordi pertanto che vengano votate in quanto ce ne sarebbero altre più meritevoli, oppure il fatto che risultino votate da persone che non le han lette per intero e/o comunque quasi certamente non le han comprese?
 

Shoofly

Señora Memebr
Se per "queste opere" ci si riferisce ad Iliade, Odissea e Commedia io le ho lette tutte, per intero, più volte. Godendone molto peraltro. E sospetto accadrà ancora.

Non posso d'altro canto certo affermare d'averne compreso "tutti i significati": la totalità è cosa assai complessa ed enorme per esserne certi, anzi, mi verrebbe da dire sicuramente no visto che ben spesso quando mi capita di sfogliarli trovo dell'altro che non avevo visto prima o quantomeno angolazioni nuove e sorprendenti.

A tal proposito è forse appropriato citare la definizione di classico tentata da Calvino: "un classico è un libro che non finisce mai di dire quel che ha da dire".

Sono assolutamente d'accordo. Anche io le ho lette per intero, inizialmente per studio e poi sempre più per diletto.
Dato che è parso subito chiaro ai più che un sondaggio di questo genere non ha alcuna velleità "scientifica" (ma solo ludica e anche un pò polemica, ma così è meglio perché si ride di più) mi sono prestata al gioco e volentieri proseguo perché in fondo le occasioni di riflessione critica ci sono comunque e fanno sempre un gran bene, a grandi e piccini. :mrgreen:

Escludo per questo motivo opere come la Divina Commedia o l'Iliade o l'Odissea. Perchè per quanto io possa leggerle, e in parte le ho lette, non ne capirò mai a fondo tutta l'essenza e tutti i significati, che sono assolutamente molteplici. L'ambiente umanista del '300 era ricco di allusioni, di allegoria che il nostro mondo attuale neanche può concepire.

Io dubito che si riesca a comprendere di una qualsivoglia opera letteraria (ed artistica in genere) TUTTI i messaggi significanti di cui è fatta. A volte nemmeno lo stesso scrittore nei confronti del proprio scritto. Questo perché l'ampiezza semantica di una frase anche apparentemente banale come "il lupo mangia l'agnello" è vastissima... Figuriamoci in una intera opera letteraria fatta non solo di lupi e agnelli, ma anche di mele, pere, nuvole, pirati e farmacisti!!!:mrgreen:

Non sono d'accordo sul fatto che un'opera antica in quanto antica sia da non considerare meritevole di avere estimatori moderni & sfegatati ! :mrgreen:
Anzi!
E per coloro che aspirano a penetrare in ogni parte le opere degli Antichi Maestri esistono le discipline storiche, filologiche, linguistiche, archeologiche etc. etc. che tanto contribuiscono (e contribuiranno) a mantenerci in buoni rapporti con l'eredità del nostro Passato.

Tutto dipende dal desiderio che ognuno di noi ha... di istruirsi.*:wink:

*(Attenzione. C'è un messaggio nascosto nella frase: "se non hai gli strumenti per capire cercali e se non li trovi prova a costruirteli da solo").:D
 

asiul

New member
(...)
Riguardo la comprensione. Io sono contro la semplice estetica. Non mi accontento di guardare e bearmi dell'immagine, oppure leggere e godere della bellezza della scrittura. Per me la comprensione è fondamentale. Non posso considerare un'opera la più bella di sempre (tralasciamo la difficoltà del discorso e del termine "sempre", alla fine comunque è tutto soggettivo) se non riesco a capirla a pieno. Questo non posso fare che ripeterlo. Visto che hai citato pittura e scultura posso farti molti esempi più che comprensibili (e credimi quando ti faccio esempi sull'arte, è il mio campo di studio e di lavoro): la Primavera e la Venere di Botticelli, che tu sicuramente conoscerai, non sono state dipinte solamente per puro scopo estetico. Sono dei quadri, come Warburg ha spiegato 100 anni fa, pieni di una cultura neoplatonica tuttora da comprendere a fondo. Osservarli solo pensando alla bellezza delle linee di Botticelli, alla resa dei colori, a quanto è bella la fanciulla che campeggia su entrambi i quadri, è molto riduttivo e quasi offensivo per la nostra intelligenza. E non solo per la nostra: anche per quella di Botticelli stesso, che non ha fatto due opere destinate solamente alla pura contemplazione. Pensadola così equivale a sminuirle. Scusami, asiul, se faccio sempre esempi sulla storia dell'arte, ma mi sento più a mio agio. Evitare di fruire solamente la bellezza di un'opera non vuol dire mandarla al macero, ma arricchirla. Andare oltre è renderla ancora più speciale. L'esatto contrario di come hai detto tu. Spero che ora il mio ragionamento ti sembri un po' più sensato.

No, che non l'ho detto!

Sto affermando che non basta ad escludere un'opera da quelle più belle.
Non è il metodo giusto per giudicare.
Si capisce?!


Riguardo le altre tue repliche: non è che prendendo un manuale di storia si capisce tutta una cultura. Poi: sì, io non le ho comprese al cento per cento, lo ammetto tranquillamente, non c'è bisogno che tu dubiti, perchè te lo posso dire chiaramente senza problemi, per me non è un motivo di vergogna. Sono opere che vanno studiate. Ancora: tu dici che ci sono percezioni e sensazioni diverse. Mi stai quasi dicendo che tu le hai capite e io no. :mrgreen: In tal caso ti faccio i miei complimenti, in realtà penso che bisogna studiarci sopra, come già detto. Non basta solamente leggerla. Ah, se stai pensando che si può benissimo solo contemplarle, ho già spiegato sopra il mio pensiero sulla semplice contemplazione.

Adoro dibattere.

(...)

Piccola parentesi :se sei un amante delle Belle Arti, nonché studioso delle stesse, partecipa all'Artistic Forum.:wink:


Io sono una fruitrice dell'estetica,della conoscenza, del senso e di molto altro :p.Ci sono vari modi di comprendere e apprezzare un'opera.

Il concetto da cui partivo è che se vogliamo escludere un'opera solo perché incomprensibile per alcuni direi che il ragionamento è errato.

Tu le hai capite e vuoi escluderle? Scusa, ma su cosa stiamo ragionando?

Un uomo, un genio, che ora non c'è più sosteneva che si può capire ed apprezzare un'opera lirica cantata in giapponese anche non conoscendo, non solo niente dell'opera stessa,ma neppure una parola di giapponese appunto. Beh! Io son d'accordo con lui.

Per riconoscere il valore di una "cosa" qualunque essa sia è sufficiente, come primo approccio, "assaggiarne" l'aspetto più immediato.
Nella letteratura questo si fa leggendo, nell'arte pittorica o scultorea, guardando, nella musica ascoltando.

Se poi ne volessimo apprezzare la bellezza in modo più approfondito è bene che si "studi" la sua origine,il suo contesto (ah! dovrò farti un corso accelerato di satira, perché prendi troppo sul serio quanto da me scritto,certo che non è solo la storia ;) ) ma questo non è totalmente necessario.


Se ami dibattere sei nel posto giusto e con le persone giuste.Benvenuto! :)
 
Ultima modifica:

Mizar

Alfaheimr
E' confortante essere completamente in disaccordo con un post :mrgreen:

Ciao, premetto che non ho letto le vostre discussioni sul sondaggio, ma ho solamente votato e guardato i risultati. Mi riesce difficile pensare che la Divina Commedia sia la più votata. Per una serie di motivi, tra cui: siamo nel 2011 e ancora votiamo un libro del '300? Non ne voglio sminuire la grandezza, se ora sto usando queste parole gran parte del merito è di Dante, se è vero che la Divina Commedia è stata il principale mezzo di diffusione dei principi della lingua italiana. Ma qui penso a una seconda osservazione: ma chi l'ha letta tutta? Secondo me nessuno delle 5 persone che l'ha votata (potete smentirmi, ovviamente, e vi farò i complimenti per il coraggio). Perchè è un libro difficile da leggere, è il volgare del XIV secolo, è pieno di messaggi e allusioni che noi non potremo mai comprendere senza nessuno che intervenga a spiegarcele.
Io ho letto la Commedia due volte; quando non ho nulla da fare, inoltre, ne rileggo alcuni passi.
Punto 2: la Commedia non è affatto libro "difficile"
Punto 3: non è vero che il volgare da secolo XIV è pieno di messaggi incomprensibili senza ausilio di note.

Basta leggere, leggere senza preconcetti.
Leggete e vedrete quanto sia più leggibile di alcune robacce contemporanee.

L'Iliade e l'Odissea sono, poi, dei testi totalmente lontani da noi.
Ma sono lonteni solo nel tempo.
Io sento il ciclo omerico "vicinissimo"

Parliamo di "libri" nati da una tradizione orale (cosa impensabile oggi), scritti poi in greco antico, passando per il latino sono arrivati ad oggi. E raccontano di una società di centinaia e centinaia di anni fa, fondata sulla guerra e sulla presenza di dèi reali e con un fortissimo legame con il mondo dei mortali. Come facciamo a sentire queste opere così vicine alla società odierna? Cosa ci suscita oggi la lettura delle avventure di Ulisse/Odisseo?
Sono uno splendido specchio di ciò che siamo oggi.
Sono una cifra o una crittografia di ciò che siamo.
E sono splendide, ricche di metafore che han fatto la nostra storia, di immagini immortali che, non a caso, stentiamo a dimenticare.


diceva che bisogna calarsi in tutto e per tutto nella società del tempo, nel clima culturale di allora, in quello che gli uomini di quel periodo pensavano. Ogni arte o letteratura è stata contemporanea, non dimentichiamolo. Risulta difficile per me comprendere delle opere per noi così lontane (è probabile che sia stupido io, non dico certo di no, ma è più probabile che sia un sentimento comune, d'altronde c'è gente che, a differenza nostra che siamo qui a parlarne 10 minuti su un forum, ha passato tutta la vita a cercare di comprendere davvero questi capolavori), fare l'operazione di calarsi nel tempo.
Ecco!
A mio parere ciò non è affatto necessario. Non credo sia necessario "calarsi" per comprendere un'opera d'arte. Su questa via ..ogni opera ci sarebbe incomprensibile :mrgreen:
Il vero è che nessun opera può essere compresa fino in fondo ..punto. Al di là del tempo e dello spazio, le vie interpretative sono sempre innumerevoli.

Potresti provare a leggerle prima di giudicare: sarebbe un passo in avanti, non credi?


Riguardo la comprensione. Io sono contro la semplice estetica. Non mi accontento di guardare e bearmi dell'immagine, oppure leggere e godere della bellezza della scrittura. Per me la comprensione è fondamentale. Non posso considerare un'opera la più bella di sempre (tralasciamo la difficoltà del discorso e del termine "sempre", alla fine comunque è tutto soggettivo) se non riesco a capirla a pieno.
Ma almeno ..vuoi leggerla? Perché detto così, sembra ridicolo (senza offesa).
Appunto: io, te o chialtri mai comprenderemo appieno il significato di qualsiasi opera d'arte: sia essa l'Iliade o L'Arcobaleno di Pynchon (contemporaneo).
Non è una questione di tempo e spazio.

Altro appunto: le opere d'arte non servono a nulla. Tantomeno a comprendere un periodo storico. Possono, collateralmente aiutarci a ..ma, in fondo, sono creazione di bellezza: null'altro vogliono essere.
 

Dumas80

New member
Allora, parliamoci chiaro: se sostenete la "non-magnificenza" di opere quali l'Iliade, l'Odissea e la Divina Commedia, chiudo immediatamente la discussione.
Non si possono paragonare Dante e Omero a Mario Vargas Llosa (il più grande scrittore vivente), i due scrittori epici sono di molto (ma proprio di molto) superiore a Llosa, non sto neanche a spiegarne il perchè, tanto è ovvio. Perciò, il tempo non influisce sulla bellezza di un'opera, anzi, più passa il tempo, più l'opera ottiene fascino.
 

asiul

New member
Allora, parliamoci chiaro: se sostenete la "non-magnificenza" di opere quali l'Iliade, l'Odissea e la Divina Commedia, chiudo immediatamente la discussione.
Non si possono paragonare Dante e Omero a Mario Vargas Llosa (il più grande scrittore vivente), i due scrittori epici sono di molto (ma proprio di molto) superiore a Llosa, non sto neanche a spiegarne il perchè, tanto è ovvio. Perciò, il tempo non influisce sulla bellezza di un'opera, anzi, più passa il tempo, più l'opera ottiene fascino.


Non è che puoi arrivare e portarti via il "giocattolo" come farebbe un bambino.Una volta aperta, la discussione, è del forum. :roll:

Se qualcuno vuol sostenere, ammesso che ciò stia accadendo, che sono da escludere può farlo.L'importante è discuterne e accettare l'opinione altrui.

Qui nessuno si è lamentato. :boh:
 

ArturoBandini

New member
Cerco di rispondere, più o meno, un po' a tutti:

zefiro: hai inquadrato bene quello che volevo dire. Ci siamo spinti in là con il ragionamento, ma il mio senso era esattamente quello di considerare il voto alla Divina Commedia un voto un po' scontato e qualunquista, che non prevedesse il totale innamoramento verso di essa e non la totale conoscenza. Però vedo che c'è più di una persona che l'ha letta interamente e apprezzata e probabilmente capita più di me e in tal caso non oserei mai contraddire il loro eventuale voto. L'esistenza poi di opere più meritevoli è un criterio del tutto soggettivo. Nessuno può criticare i gusti delle persone. Ad esempio: ho letto tutti I Promessi sposi solamente per esperienza personale, al di fuori degli studi (come spesso si fa con queste opere) e per molti versi è stata una sofferenza. Questione di gusti, difficile convincermi del fatto che possano essere bellissimi e avvincenti, non ci provate. :mrgreen:

asiul: non voglio certo escludere un'opera perchè meno comprensibile. Però va fatto un lavoro diverso, va capita e studiata. Per il resto più o meno ci siamo detti tutto. Ma dov'è questo Artistic Forum? Sono nuovo di zecca e non l'ho ancora notato. :?

Shoofly: apprezzo tantissimo la tua ironia. :wink: Però hai colto bene il segno, ci sono cose che vanno studiate e approfondite, al di là di Dante e Omero.

Mizar: con te sono totalmente in disaccordo. :mrgreen: su qualsiasi cosa tu abbia detto. Ho letto la Divina Commedia, non tutta, chiaro. L'Inferno sì, tutto. Tutta l'Odissea e parte dell'Iliade. Ma a quanto pare tu dici il contrario, senza nessuna base. Sono contento che tu l'abbia letta tutta, ma non sono d'accordo sulla presunta facilità che attribuisci all'opera. Mi sembra che tu la stia anche sminuendo, dicendo così. Per quanto riguarda le opere d'arte: il fatto che un'opera d'arte non sia mai comprensibile in tutto e per tutto è un punto a suo favore. E' un invito ad andare oltre, continuare a studiarla. E come fai a dire che non hanno significato? Che si tratta di una pura creazione estetica? Se avessi studiato un po' di più, sapresti che non è assolutamente così. :mrgreen: oggi siamo più propensi a vederla in questo modo, non siamo grandi pensatori, non era così in certi secoli in cui i messaggi cristiani e umanisti era ovunque nella cultura del tempo. Mi sembra assurdo che tu metta in dubbio una certezza simile. Il disaccordo non può essere che reciproco. :roll:

Comunque sia, almeno vi porto un po' di discussioni. Avere un forum in cui essere tutti totalmente d'accordo può essere estremamente noioso. :)
 

ArturoBandini

New member
Zeus!Ti ringrazio! :ad:

Quoto...quoto...quoto!!!

asiul e Mizar, ripeto che questo punto di vista è offensivo verso determinati artisti o autori.

Dumas80: io sto dicendo tutto il contrario. Di non votarle solo per la fama o perchè è meglio votare ciò che è famoso, ma di conoscerle e studiarle davvero.
 

Dumas80

New member
Comunque sia, almeno vi porto un po' di discussioni. Avere un forum in cui essere tutti totalmente d'accordo può essere estremamente noioso. :)

Non ti preoccupare, con me sono pochi ad essere d'accordo!
Comunque, se non riconosci la bellezza dei poemi, ti consiglio di leggere il riassunto delle mie critiche sulla Divina Commedia e sull'Odissea che trovi nel blog di questo sito.
 

Shoofly

Señora Memebr
Shoofly: apprezzo tantissimo la tua ironia. :wink: Però hai colto bene il segno, ci sono cose che vanno studiate e approfondite, al di là di Dante e Omero.

Felicissima! :D

Altro appunto: le opere d'arte non servono a nulla. Tantomeno a comprendere un periodo storico. Possono, collateralmente aiutarci a ..ma, in fondo, sono creazione di bellezza: null'altro vogliono essere.

Non servono a nulla? Allora non avrebbero ragion d'essere.
Non credo all'idea romantica dell"art pour l'art", men che meno quando c'è dietro un traffico di quattrini.:mrgreen:

L'arte veramente fine a sè stessa dovrebbe prescindere dal suo "fattore" e dai suoi fruitori (il pubblico) il che la porrebbe in un mondo che ben poco ha del reale quanto invece dell'ideale.

Ma qui si va verso un fronte spinosissimo.... :?
 

asiul

New member
asiul: non voglio certo escludere un'opera perchè meno comprensibile. Però va fatto un lavoro diverso, va capita e studiata. Per il resto più o meno ci siamo detti tutto. Ma dov'è questo Artistic Forum? Sono nuovo di zecca e non l'ho ancora notato. :?

Bene, posso dunque uscire dalla discussione.

Per L'AF ti posterò il link nel tuo profilo.

Comunque sia, almeno vi porto un po' di discussioni. Avere un forum in cui essere tutti totalmente d'accordo può essere estremamente noioso. :)

Thanks! Avevo già i bagagli pronti!
 

Mizar

Alfaheimr
Mizar: con te sono totalmente in disaccordo. :mrgreen: su qualsiasi cosa tu abbia detto. Ho letto la Divina Commedia, non tutta, chiaro. L'Inferno sì, tutto. Tutta l'Odissea e parte dell'Iliade. Ma a quanto pare tu dici il contrario, senza nessuna base.
Invece è proprio come pensavo: le hai lette solo in parte.

Sono contento che tu l'abbia letta tutta, ma non sono d'accordo sulla presunta facilità che attribuisci all'opera. Mi sembra che tu la stia anche sminuendo, dicendo così.
A me, invece, sembra che definirla difficile sia sminuirla. E non di poco
Pensa te!

Per quanto riguarda le opere d'arte: il fatto che un'opera d'arte non sia mai comprensibile in tutto e per tutto è un punto a suo favore. E' un invito ad andare oltre, continuare a studiarla.
Infatti

E come fai a dire che non hanno significato?
Non l'ho detto :mrgreen:


Che si tratta di una pura creazione estetica?
Se avessi studiato un po' di più, sapresti che non è assolutamente così. :mrgreen:
MUahahahahahahhahahahahahahahahahahahahahahahhahahahahahahahahahahahaha!
No, non sono pure creazioni estetiche. Son margherite con bufala e cotto :mrgreen:
Basta stuidiare...


oggi siamo più propensi a vederla in questo modo,
Non mi pare. Io ascolto discorsi come quelli da te proposti, ogni giorno :mrgreen:

non siamo grandi pensatori,
Bhò, può essere
Oppure, potrebbe essere che il-non-gran-pensatore sia proprio tu!

non era così in certi secoli in cui i messaggi cristiani e umanisti era ovunque nella cultura del tempo. Mi sembra assurdo che tu metta in dubbio una certezza simile.
Quale "certezza"? Parliamone, vediamo..

Comunque sia, almeno vi porto un po' di discussioni. Avere un forum in cui essere tutti totalmente d'accordo può essere estremamente noioso. :)
Se conoscessi davvero il forum, non scriveresti cose del genere :mrgreen:
Ho l'impressione tu ti stia attribuendo eccessiva importanza :wink:

Posso farti una domanda?
Premessa: non voglio essere polemico o tendenzioso.
Quanti anni hai?
 

ArturoBandini

New member
Se qui qualcuno si è permesso di votare la Divina Commedia perché la conosce a cacchio o per sentito dire lo scoprirò. E dopo saranno guai!!!!!!!!:W

:mrgreen:

Ahahah :) E' una cosa possibile. D'altronde io mi sono tuffato sulla prima discussione che mi ha interessato, appena iscritto. Non vi conosco, per molti versi posso sbagliarmi. Visto che a quanto pare la conoscono tutti benissimo! Anche se Mizar forse ha un po' esagerato sulla facilità, se vuole gli posso pubblicare un canto del Paradiso e farmelo spiegare passo per passo (a leggerlo so farlo da solo). Dai Mizar scherzo, ci si stuzzica a vicenda.
 

Dumas80

New member
Smettiamola con queste cretinate! Sappiamo tutti che la Divina Commedia è il libro più bello di tutti i tempo, un'opera quasi perfetta, perchè non lo ammettete? E soprattutto (e qui mi riferisco specialmente ad Arturo Brandini, mi pare che si chiama così) ammettete che libri come l'Iliade e l'Odissea sono almeno 100 volte meglio dei libri moderni.
 

asiul

New member
Felicissima! :D



Non servono a nulla? Allora non avrebbero ragion d'essere.
Non credo all'idea romantica dell"art pour l'art", men che meno quando c'è dietro un traffico di quattrini.:mrgreen:

L'arte veramente fine a sè stessa dovrebbe prescindere dal suo "fattore" e dai suoi fruitori (il pubblico) il che la porrebbe in un mondo che ben poco ha del reale quanto invece dell'ideale.

Ma qui si va verso un fronte spinosissimo.... :?

Il discorso è ben altro. Non si sta parlando dell'utilità del "baraccone" arte, ma del suo valore artistico.
Del saperla apprezzare per quello che è.Del fatto che un'opera d'arte è indiscutibilmente bella anche non conoscendone una benedettissima H della sua storia, di chi l'abbia scritta, composta e di tutto il resto.


Tutto ha dietro i quattrini.Ma cosa vuol dire?

L'arte ha ragion d'essere? Cosa importa, c'è, punto.Grazie a chi l'ha commissionata , a chi l'ha realizzata. Sapere o meno da dove provenga,quale sia la sua storia la renderebbe forse minormente bella?

Mah!:roll:
 

ArturoBandini

New member
Mizar, è ovvio che non lo conosco il forum, sono arrivato oggi. 26 fra un po', Mizar. Penso anche troppo, comunque, stai tranquillo. :) Se ti interessa posso raccoglierti una cospicua bibliografia sull'arte e la letteratura di '300 e '400 e farti divertire un po'. Ma prima devi spiegarmi un canto del Paradiso scelto da me, se lo ritieni così facile sono sicuro che non avrai problemi e almeno avrai anche la soddisfazione di zittirmi.

Dumas80, per me i romanzi di Dostoevskij sono più belli dell'Iliade e dell'Odissea. Raccontano due mondi diversi. Non è per forza detto che più antico è sinonimo di più bello. E poi è anche questione di gusti. Nessuno può dire con certezza cosa è più bello, ognuno la pensa a modo suo.
 

Mizar

Alfaheimr
Mizar, è ovvio che non lo conosco il forum, sono arrivato oggi. 26 fra un po', Mizar. Penso anche troppo, comunque, stai tranquillo. :) Se ti interessa posso raccoglierti una cospicua bibliografia sull'arte e la letteratura di '300 e '400 e farti divertire un po'.
E io che c'entro? :D

Ma prima devi spiegarmi un canto del Paradiso scelto da me, se lo ritieni così facile sono sicuro che non avrai problemi e almeno avrai anche la soddisfazione di zittirmi.
Ma (in cordialità)..chissene di zittirti? :mrgreen:
 
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