X Concorso Letterario di Forumlibri: votazioni, commenti e totoautore

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Pathurnia

if you have to ask what jazz is you'll never know
La rifaccio ma le prime tre mi fanno dannare
:sick:
Attrazione fatale - Qweedy
Prima di incontrarti - Dory
Profumo di zagara - Ondine
Rinascita - Roberto
Telefonata di mezzanotte – Carcarlo
Radio give me five – Germano
Checco ed io - Malafi
Macigni - Estersable
L’amore è un così - Pathurnia
Una famiglia colorata - Francesca
Dove ho visto te - Ayuthaya
 

isola74

Lonely member
Sono andata a rileggere Checco e io per cercare di entrare nello spirito della discussione 😊
Germano ha ragione : grammaticalmente non è corretto, è una forma dialettale che significa : anziché parlarle, le devi cantare una canzone
.... è talmente usato qui in Sicilia che io nemmeno ci avevo fatto caso😄
 

MonicaSo

Well-known member
Ritagghiamo qualcuno per far votare...
@Spilla, @MonicaSo, @lettore marcovaldo, @LettriceBlu, @Grantenca

Dovrei dare i voti anche io. Forse sono questi, ma preferisco pensarci ancora un po' su perciò aspettate a segnarli. Quando sono sicura li riposto evidenziati.
3 Telefonata perché è ironico, breve :mrgreen: e geniale
2 Checco perché amo Battiato ed è un simpatico e sentito omaggio alla sua memoria
1 Radio per la presenza della musica, il finale inaspettato e quella frase ad effetto
Non ho letto i racconti, non posso votare
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Commento anch'io, tanto mica lascio indizi in giro :mrgreen:

Attrazione fatale: costruzione impeccabile e secondo me nemmeno il plot è scontato, soprattutto non mi sarei aspettata i colpi di scena nell'ultima parte post-film. E' ironico e divertente, lieve, piacevole da leggere. Però il formato mi ha fatto dannare, perciò gli do 0 punti.
Prima di incontrarti: la storia è forse quanto di più particolare abbia letto in tutte le edizioni del concorso, tanto che ho chiesto all'autrice Dory (ops, mi è sfuggito, scusatemi!) se fosse vera, perché l'ho trovata impossibile da inventare. Resta impresso ed è scritto bene, forse avrei preferito un finale più approfondito o un po' meno affrettato, ma so benissimo che è molto difficile condensare il racconto in tre pagine.
Profumo di zagara: in generale sento molto mio il discorso di bouvard, quando dice (grossomodo) che la forma è importante ma lo è di più la capacità di coinvolgere. Tuttavia allo stesso tempo, talvolta, uno stile eccellente può trasformare una storia meno originale di altre in un racconto bello e raffinato. Questo è ciò che accade qui, non perché la storia non mi piaccia, anzi, come già ho detto a qwe...ops, scusate, all'autrice, ho trovato interessante il finale (forse perché era esattamente quello che desideravo, temevo che la protagonista se ne andasse con Enzo) e l'inverosimiglianza che qualcuno ha sottolineato - il compagno di lei che va a cercare l'ex in modo che tutti siano felici - non mi disturba, nella vita può succedere di tutto e di più, perché non in un racconto? Però manca un particolare che si insinui nella mente del lettore rendendo il racconto unico.
Rinascita: Anche qui manca un particolare accattivante, ma come stile è un gioiello. Inoltre l'autrice ha scavato nell'animo del protagonista dimostrando empatia e riuscendo a coinvolgermi emotivamente. Il finale aperto inizialmente mi ha lasciato spiazzata ma la sensazione è durata un attimo, anche perché è evidente che la rinascita c'è stata o, quantomeno, sta iniziando.
Telefonata di mezzanotte: Azz, ma come ti è venuto in mente? Originalissimo, arguto, ottimo ritmo e molto attuale, davvero simile alle pippe mentali che si fa una persona mentalmente ossessionata da un'altra, solo che qui la pippa viene esternata e diventa stalkeraggio, ci credo che quella lì non gli telefona! Povero Giulio, è messo davvero male.
Radio give me five: ecco un'altra genialata, oltretutto scritta benissimo. E con tanti simboli: prima di tutto la radio - davvero brillante la parte in cui la "signora" cambia canale - e poi i gabbiani, la mia città ne è piena e ora non riesco a guardarli senza pensare a questa storia. Divertente, il che non guasta mai; gli indizi sono disseminati con cura e al punto giusto e la trama non ha una sbavatura, finale compreso (riuscitissimo perché assolutamente inatteso).
Checco ed io: a me piace un sacco immaginare un "Checco" giovanissimo che, con gli amici, parli come mangia. Io credo che anche gli intellettuali adulti, quando sono rilassati, talvolta parlino come capita, mescolando un italiano perfetto con espressioni dialettali o con frasi storpiate, e perché non un ragazzino? Questo racconto è intelligentissimo, ironico quanto basta ma velato di nostalgia e malinconia; l'idea dell'omaggio al cantautore è azzeccata. Evocativo, sembra di essere lì. Molto bello.
Macigni: un'altra idea brillante e una scrittura ottima che denota competenza anche nella materia. Soprattutto, però, è un racconto doloroso come una spada di ghiaccio che si forma nella gola e scende fino allo stomaco. Bella la scelta dell'autore - seppure mi abbia fatto male leggerlo, anzi proprio per questo - di evitare, nel finale, un buonismo rassicurante ma purtroppo non realistico.
L'amore è un così: abbiamo tra noi un eterno adolescente! Qui l'immedesimazione dell'autore è perfetta, totale e si riflette anche nella forma. La storia, paradossalmente assurda e credibile allo stesso tempo, è piuttosto attuale; l'estro e la vivacità della struttura e dello stile la rendono incisiva. Resta impresso il finale, che però non sono certa di aver interpretato bene, ma me lo spiegherai, vero?
Una famiglia colorata: Delizioso. Non è facile trasmettere un messaggio così importante senza essere retorici, e qui l'idea brillante sta nell'aver usato, per trasmetterlo, il linguaggio spontaneo dei bambini e di averlo usato in maniera efficace, di aver saputo fare propria la loro semplicità. Mi ricorda un po' lo stile di quelle autrici sul genere di Milena Agus che a me piacciono tanto perché scrivono in un modo che al lettore sembra semplice ma in realtà dietro c'è studio ed elaborazione. Il particolare che mi è rimasto impresso, come a tanti di voi, è la presenza di Delia che si stufa subito di tutto.
Dove ho visto te: ecco un'altra pippa! Però qui la cosa è seria, molto introspettiva, scava scava scava nei pensieri della protagonista. Da un lato mi ha fatto piacere leggere qui recensioni "dure" non verso il racconto, ma verso una protagonista che ama se stessa così poco; d'altro canto però mi sono spaventata, perché io ho trovato l'argomento assolutamente comune. Credo purtroppo che di manipolatori simili ne esistano tanti e che esistano altrettante persone inclini a "cascarci", non solo per scarsa autostima, ma anche perché i suddetti manipolatori - se si chiamano così ci sarà un motivo - sono particolarmente bravi a coinvolgerle emotivamente e poi a umiliarle non mancando però di lasciare aperto uno spiraglio in cui si insinua una frase o un gesto affettuoso che manda in tilt l'altro/a, il/la quale si aggrappa a quella speranza. Il virtuale ha sicuramente incentivato questo "gioco"; è più semplice prendere in giro una persona quando non ci si vede in faccia e, per la vittima, è più facile cullarsi nelle proprie fantasie. Fine della mia pippa. Il racconto è bello - oltre a essere impeccabile nella scrittura - proprio perché solleva queste riflessioni. L'incontro tra i due avviene in modo originale, non mi aspettavo che lei riuscisse a far finta di niente, eh cavolo, sono venuta fin qui e adesso ti metto alle strette, o almeno ti metto in imbarazzo! E invece no, spiazza e questo mi piace, anche perché è servito a far capire alla protagonista qual era la strada da seguire. Finalmente qualcuno ci ha ficcato in mezzo la letteratura che, se non sbaglio, in questa edizione mancava. Forse l'avrei "tagliato" un pochino.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ho visto che ci sono dei refusi, chiedo scusa perché ho fatto una revisione con word che evidentemente non è riuscita.
Mi sono dimenticata di correggere quella frase in corsivo nel racconto "Checco e io", pur avendola notata, ora credo non abbia più senso farlo.
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
Una famiglia colorata
Se non erro, l'ultima volta era al 2 posto della mia lista, un po' in equilibrio rispetto a Checco e io, e avevo detto che per me era un po' naif.
A rileggerlo bene, un po' no, ma un po' tanto sì a dire il vero.
Perciò mi sa che la mia hit parade cambierà: vediamo perchè.

Vediamolo prima dal mio punto di vista.
Sono nato nel 70 dove l'ultimo è finocchio era un mantra con cui crescere, più del Padre nostro.
Nella mia famiglia però no per almeno due motivi:
1. i miei genitori erano persone molto miti e non avrebbero mai dato addosso a nessuno (o quasi).
2. la mia famiglia è sempre stata profondamente antifascista, perciò se i fascisti ce l'avevano con loro, magari stavamo zitti perchè certe cose all'epoca non si sbandieravano, ma stavamo dalla loro parte.
Risultato?
Nella mia famiglia non se n'è mai parlato, che per i tempi era già tanto, perciò io sono cresciuto rispettandoli.
Rispettarli vuol dire - per esempio - che non me la sono mai presa se tra i 20 e i 30 anni ho avuto molte più avances da parte degli uomini che dalle donne (anche sul lavoro, una volta anche un viceministro, da non credere...) e per me è stato normale fare per tre anni il cameriere stagionale in un locale gay.
Normale nel senso che proprio non me ne fregava nulla.
Anzi, ricordo con affetto il proprietario del locale ormai passato a miglior vita.
Nel 1999 (è passato tanto tempo ormai, perciò forse è stato nel 2000), ho anche organizzato un collettivo per andare al primo Gaypride italiano, quello a Roma. Qualcuno si ricorda il papa e Veltroni che sembrava camminassero sulle uova? :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:
Bene, tutto ciò razionalmente parlando.
Poi però, se vedo due uomini che si tengono per mano (o peggio si baciano), mi sento terribilmente a disagio.
Lo ammetto, mi dispiace ma è così.
D'altronde, non è che uno può rimuovere l'educazione (a livello sociale) ricevuta.
Perciò, i sentimenti dei personaggi del racconto mi sembrano irreali, oltremodo naif.

Ma i personaggi del racconto non sono me e non sono nati nel 1970: avrebbero l'età di mia figlia, che mio figlio invece ne ha già 12.
A mio figlio gli ho sempre spiegato tutto pane al pane e vino al vino, al punto che all'asilo ha avuto problemi perchè contestava Babbo Natale (le maestre mi hanno chiesto di dirgli di tacere sull'argomento:rolleyes:) e discuteva la storia della cicogna con argomenti un po' troppo scientifici ;).
Una volta, verso i sei anni, mi ha fatto una battuta sentita a scuola sui bei.
- I chi? -
- I bei. -
- I ghei? -
- Sì quelli lì. -
- E chi sarebbero? -
Silenzio di tomba.
Allora gli ho spiegato tutto, chiaro e tondo, come quando gli spiegai come si viene concepiti.
I miei figli hanno chiaro che devono essere forti e che i forti hanno il dovere di tutelare i meno forti.
Come mantra è meglio di quello che avevo imparato io, e mio figlio ha chiaro che deve stare sempre dalla parte del bullizzato.
Sempre.
L'anno scorso eravamo a Madrid, nel quartiere di Chueca, dove gli strani eravamo mia moglie ed io coi bambini.
Che l'atmosfera non fosse proprio come qui nei monti, i miei figli non se la diedero proprio occupati com'erano a guardare le vetrine (per loro quella era la novità...)
Quando al semaforo pedonale i due davanti a noi che si tenevano per mano si diedero un bacetto, io sentii un brivido freddo lungo la schiena.
Osservai dall'alto mio figlio: per lui, fosse passata una Volkswagen grigia sarebbe stato esattamente la stessa cosa.
Invece si è inalberato una volta che ha letto di non so che cazzata sparata da adinolfi sulle Famiglie arcobaleno.
Il punto di vista di mio figlio, razionalmente parlando, è come il mio, ma irrazionalmente parlando, d'istinto, è diametralmente opposto, un'altra galassia: per lui affetto è affetto; non c'è un affetto normale e uno strano.

Ecco, allora il racconto riletto con gli occhi dei personaggi del racconto stesso, non è più naif ma estremamente realistico.
Se poi il lettore non riesce a percepirne il realismo, è perchè non ha il privilegio di conoscere la pulizia degli sguardi dei bambini educati ad amare.
Non so se lo lascerò al secondo posto, perchè potrebbe salire al primo.
Di sicuro gli darò un bel voto, tra i tanti motivi, perchè mi ha tirato fuori qualcosa.
E se mi posso permettere, credo che il Forum sia ancora in tempo per apprezzarlo un po' di più.
 
Ultima modifica:

Dory

Reef Member
Stamattina mi sono svegliata alle 4. Non riuscivo a dormire. Ho fatto i pancake e mi sono messa a pensare ai racconti, a rileggerne alcuni. Lascio un commento veloce generale.
Come ho già detto, tutti bravissimi nella scrittura, eventuali imperfezioni sono state già dette da persone più competenti di me su questo aspetto. Perciò il mio discorso è puramente di contenuto: il mio voto è andato ai racconti di cui mi è piaciuto particolarmente l'argomento trattato, a parte Checco e io, di cui mi sono piaciuti tantissimo anche i dialoghi e altre cose già dette.
Macigni è originalissimo e ha un argomento scientifico, che è in sostanza il mio pane quotidiano.
Di Una famiglia colorata ho apprezzato tanto la voce narrante di bambina, unico neo il fatto che venga citata una classe IV e secondo me l'età dei bambini è quella dell'asilo, non per quello che dicono, ma per quello che fanno (nella scuola elementare la vedo difficile che possano giocare nel modo descritto).
Gli altri racconti sono tutti carini, ma di argomenti non proprio nelle mie corde (tra cui il mio); alcuni, seppur scritti bene, e divertenti anche, sembrano più un esercizio che un racconto.
 

isola74

Lonely member
Premesso che mi dispiace non poter votare più racconti, e fatti i complimenti a tutti gli autori, ecco i miei voti:

Telefonata di mezzanotte 3 punti
Macigni 2 punti
Checco ed io 1 punto

Per il totoautore sono negata... provo solo questi:
Macigni: Francesca
Radio give me five: Germano
Telefonata di mezzanotte: Carcarlo ( anche se forse questo è troppo scontato)
Profumo di zagara: Ayuthaya
Una famiglia colorata: Pathurnia
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Attrazione fatale di Adriano Linetti 3 Ondine 3 gamine 1 estersable TOTALE 7
Prima di incontrarti di Akoko
Profumo di zagara di Bibbidi Bobbidi Boom
Rinascita di Carlo Scribacchini
Telefonata di mezzanotte di Giulio 3 Germano 3 Malafi 3 Ayuthaya 3 Minerva6 3 Isola74 2 gamine TOTALE 17
Radio Give-me-Five
di Jo Living 3 estersable88 3 Qweedy 2 malafi 1 Pathurnia 1 Minerva6 TOTALE 10
Checco ed io di Lunapop 3 Pathurnia 3 Dory 2 Bouvard 2 Minerva6 1 isola74 TOTALE 11
Macigni
di Masemino 3 Shoshin? 1 Bouvard 2 Qweedy 1 Ayuthaya 1 malafi 2 Dory 2 Isola74 TOTALE: 9 (o 12)?
L'amore è un così
di MoltoBigCalamaro 2 Ondine 3 Bouvard TOTALE 5
Una famiglia colorata di Rainbow 1 Dory 1 Qweedy 2 estersable TOTALE 4
Dove ho visto te di Sogno-o-son-desta 1 Ondine 2 Pathurnia 1 gamine TOTALE 4

Hanno terminato le operazioni di voto:
Ondine
Bouvard
malafi
Dory
Pathurnia
Qweedy
Minerva6
Isola74
gamine2612
estersable88
 

gamine2612

Together for ever
Ecco i miei voti:

Attrazione fatale 3
Telefonata di mezzanotte 2
Dove ho visto te 1

Non mi esprimo con l'abbinamento nomi perché non ho idea proprio.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Completo il mio podio. In aggiunta ai tre punti già assegnati a Jo Living, il mio voto va a:
2 punti a Una famiglia colorata di Rainbow
1 punto ad Attrazione fatale di Adriano Linetti.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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