Filosofia ossia della Περὶ φιλοσοφίας

Sir

New member
I miei brividi erano riferiti non alla disciplina in sè, rispettabilissima e interessante, bensì all'uso che molti ne fanno e all'idea superficiale che spesso si ha di essa; penso che invece vada maneggiata con attenzione e prudenza, da qui la mia preoccupazione. :wink:
Non conosco il lavoro che tu citi, ma se ben fatti ben vengano studi improntati alla fusione ed all'ampiezza dei concetti, in qualsiasi campo.:)
 

lillo

Remember
I miei brividi erano riferiti non alla disciplina in sè, rispettabilissima e interessante, bensì all'uso che molti ne fanno e all'idea superficiale che spesso si ha di essa; penso che invece vada maneggiata con attenzione e prudenza, da qui la mia preoccupazione. :wink:
Non conosco il lavoro che tu citi, ma se ben fatti ben vengano studi improntati alla fusione ed all'ampiezza dei concetti, in qualsiasi campo.:)
Completamente daccordo. Pensa all'uso della psichiatria che si è fatto in URSS. Recentemente ho visto un film "changeling" ancora sull'uso distorto della psichiatria o per meglio dire di alcuni psichiatri.
 

Mizar

Alfaheimr
Mi lasciano sorpreso i brividi riferiti alla voce psichiatria (il mio riferimento non era casuale), brividi derivati forse da una conoscenza non attualizzata. Non solo infatti la psichiatria comprende, ma spiega e connette conoscenze di numerose altre scienze rivolte allo studio della mente; tant'è che oggi una distinzione tra psichiatria e neurofisiologia ha poco senso; quindi non più solo elettroshock, camicia di forza e Prozac.

Magari fossero, ancor oggi, tempi di Prozac e camicie...Almeno l'abiezione era palpabile. Oggi è molto peggio: sottobosco e poca visibilità; Wells e Huxley, Butler e Orwell.
 

Zefiro

da sudovest
(...) come la disciplina superiore ad ogni altra, allorché di ognuna trama le fila, ricongiunge alle altre, mediante le tessere apportate dalle scoperte delle sue nate, tesse il grande mosaico del reale. Costruisce totalità da ogni parzialità, conferisce senso se non alle scoperte, almeno al domandarsi (...)

Si, mi trovo, concordo. Era esattamente questo quel che intendevo dire quando parlavo di piani orizzontali e verticali e della filosofia come attività "generale" e "di sistema".
 

Nikki

New member
Io e D ci proponiamo inoltre nientepopodimenoche cercare di svelare uno dei più grandi arcani del pensiero di ogni tempo e latitudine: ma Leibniz era un filosofo ?

sul punto, mi sono di recente imbattuta in una daliniana croce di Leibniz.. ma non credo di poterla postare, temo la censura. E' molto "girl power" comunque... :mrgreen:
 

Dory

Reef Member
Sto leggendo con inaspettato interesse La critica della ragion pura di Kant.
L'avevo studiata al liceo ma non mi era rimasto in testa gran che. Devo dire che avrei fatto meglio a leggerla direttamente piuttosto che studiarla sul libro, si capisce molto meglio!!
Kant non è astruso come pensavo, anzi, è chiaro e conciso e, almeno all'inizio, lo seguo molto facilmente nei suoi ragionamenti, poi non so se si complica lungo il cammino...:mrgreen:

PS. Non solo si complica lungo il cammino...diventa addirittura impraticabile.. :W :mrgreen: :mrgreen:
 
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Mary70

New member
I miei preferiti sono: Socrate, Platone, Aristotele, Eraclito, Epicuro, Pitagora, Seneca, Ibn Sina, Giordano Bruno, Cartesio, Bacone, Hobbs, Spinoza, Voltaire, Kant, Marx, Sartre, Russell, Popper
 

Dory

Reef Member
Andando avanti con la lettura di Kant (vedi sopra) ho capito tre cose:

A. Che ho parlato troppo presto! :OO :mrgreen:

B. Che mi ricordo molto poco di tutto quello che ho studiato di filosofia al liceo. :W

C. Che forse Kant non aveva una vita molto entusiasmante... :boh:
 
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sergio Rufo

New member
Difficile mettere insieme Sartre con Platone, ma e' possibile come semplice gusto di lettore.
Ci si confonde l'idea pero': se Platone parte dalla premessa dell'essere come il mondo vero dell'idea trascendente specchiantesi nell'ombra della Caverna ( il mondo reale/ falso) , Sartre parte dall'esatto contrario: il mondo reale e unico come ex-sistenza premessa dell'essenza.
E fa di piu' con Heidegger: ex-sistenza intesa come esser-ci fuori dall'essere ovvero il nulla.

Difficile metterli insieme in uno a fianco all'altro.
 

Yamanaka

Space's Skeleton
Parliamo di filosofia

Mi piacerebbe aprire un angolo di discussione sulla filosofia, materia umana tanto importante quanto bistrattata e spesso lasciata nell'oscurità.
La riflessione filosofica personalmente mi ha davvero segnato nel profondo e per molti versi salvato, è una tappa fondamentale della mia vita e sopratutto mi ha insegnato a ragionare, a capire il mondo con la mia testa e a confrontarmi con i problemi più pressanti e sottili del vivere. Insomma, ha plasmato il mio sguardo.

Qui mi farebbe piacere discutere con voi (e tra voi, ovviamente) tanto la filosofia in modo classico, inteso come letture, filosofi etc tanto in modo pratico, cioè riflettere insieme su questioni, problemi e riflessioni della quotidianità e non.
Che ne dite? Lascio al primo venuto il piacere di lanciare un argomento di discussione...

Sperando che questa piccola iniziativa abbia successo...a voi!
 

Mofos 4ever

New member
Una discussione interessante sulla filosofia. Ammetto di non avere una grande cultura in merito, ma ora sto cercando di approfondirla e di comprenderla, ed anche se non conoscerò molto filosofi e l'argomento delle loro opere, non significa che io non ne sappia nulla o che non ci rifletta(anche se ho scritto in prima persona sto ponendo un caso generale).
Per quanto riguarda l'argomento, la cosa più spontanea è quella di parlare sul senso della vita, della nostra esistenza e del nostro scopo nel mondo, ma proprio perchè è logico, preferirei(se siete d'accordo), parlare di un altro argomento: la felicità(e quindi anche dell?infelicità).
Prima di parlarne vorrei che anche altri utenti condividano l'idea di questo "punto di partenza".
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
io filosoficamente parlando parto dal presupposto che un Dio non esista e che la natura umana è biologicamente predisposta alla cooperazione con l'obiettivo di mantenere l'equilibrio ecologico della Terra attraverso il nostro contributo di specie e da lì faccio discendere tutto il mio apparato di pensiero e quindi di comportamento.
 

Jessamine

Well-known member
Che bella questa discussione, la vedo solo ora, ma mi aggiungo subito!
L'idea di parlare della felicità mi piace, soprattutto perché al momento sto seguendo un corso di storia della filosofia antica incentrato proprio sul problema della felicità, quindi sarebbe interessante distaccarsi per un po' dai soliti testi, per confrontarmi anche con voi sul problema posto magari in maniera più "attuale".
 
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