Quando finisce un amore

darida

Well-known member
No e perché? Perché mettere sempre su piani differenti il figlio/a e la persona che amiamo?
Non mi va di addentrarmi ( per il momento:)mrgreen:))nell'argomento madre/padre-figlio,perché (sono certa) si aprirebbe una nuova discussione.Dico soltanto che l'amore dovrebbe essere un unico sentimento che di volta in volta si manifesta in modi differenti,ma soltanto perché cambiano i rapporti.

Se fosse come tu affermi o ti domandi,vorrebbe dire che chi non ha figli non ha mai provato questo sentimento,perché non l'ha conosciuto e non è affatto così.:wink:

Potrei dire che non sono d'accordo, ma immagino che l'avrai gia' intuito :mrgreen:
Un figlio e' carne e sangue e il sangue non e' una bibita :wink:

Chi non ha avuto figli semplicemente non ha conosciuto l'amore filiale :)
 

asiul

New member
Potrei dire che non sono d'accordo, ma immagino che l'avrai gia' intuito :mrgreen:
Un figlio e' carne e sangue e il sangue non e' una bibita :wink:

Chi non ha avuto figli semplicemente non ha conosciuto l'amore filiale :)

"Potrei dire che non sono d'accordo, ma immagino che l'avrai gia' intuito :mrgreen:"

:mrgreen::mrgreen::mrgreen:

a me piacciono le bibite..le trovo così...dissetanti :wink:
 

Apart

New member
Se fosse come tu affermi o ti domandi,vorrebbe dire che chi non ha figli non ha mai provato questo sentimento,perché non l'ha conosciuto e non è affatto così.:wink:

Mi domandavo, le mie erano soltanto ipotesi. Non intendevo dire che non può provare un sentimento per un'altra persona, ma che non può provare il sentimento dell'amore (ipotizzando che l'unico l'amore sia quello che si prova per il proprio figlio) se non fa esperienza di avere un figlio. Però, ad esser sincero, non convinceva neanche a me questa ipotesi. Concordo quando hai detto che ci sarà sempre l'amore, aggiungo io che è il farne esperienza che può finire. Allora il titolo "quando finisce un amore" non è corretto se intende che ci sono amori diversi (non c'è un amore, ma l'amore), è corretto invece se intende che ci sono esperienze diverse di provare amore. Dunque non è l'amore a finire, ma sono l'esperienze d'amore a finire. Ritornando alla discriminante "tempo", si può dire allora esperienza d'amore anche quello che dura una decina di giorni?
"L'amore non muore mai" allora è vero, non è un imbroglio. E' l'amore per un'altra persona in particolare che può finire, ma non l'amore.
 
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darida

Well-known member
naturalmente parliamo di sani rapporti affettivi, certo che il figliolo uscito dal cassonetto e' facile che non festeggi la festa della mamma, e che questa non pianga al suo matrimonio :)...
 

asiul

New member
Mi domandavo, le mie erano soltanto ipotesi. Non intendevo dire che non può provare un sentimento per un'altra persona, ma che non può provare il sentimento dell'amore (ipotizzando che l'unico l'amore sia quello che si prova per il proprio figlio) se non fa esperienza di avere un figlio. Però, ad esser sincero, non convinceva neanche a me questa ipotesi. Concordo quando hai detto che ci sarà sempre l'amore, aggiungo io che è il farne esperienza che può finire. Allora il titolo "quando finisce un amore" non è corretto se intende che ci sono amori diversi (non c'è un amore, ma l'amore), è corretto invece se intende che ci sono esperienze diverse di provare amore. Dunque non è l'amore a finire, ma sono l'esperienze d'amore a finire. Ritornando alla discriminante "tempo", si può dire allora esperienza d'amore anche quello che dura una decina di giorni?
"L'amore non muore mai" allora è vero, non è un imbroglio. E' l'amore per un'altra persona in particolare che può finire, ma non l'amore.

Sì, "esperienze d'amore " mi sembra più convincente e poi è anche un bel modo di descrivere un amore che (non)finisce.

Certo che dieci giorni sono pochini, ma non poniamo limiti...potrebbe anche essere che qualcuno si innamori in così breve tempo, perché no :wink:
 

Dayan'el

Σκιᾶς ὄν&#945
Mi domandavo, le mie erano soltanto ipotesi. Non intendevo dire che non può provare un sentimento per un'altra persona, ma che non può provare il sentimento dell'amore (ipotizzando che l'unico l'amore sia quello che si prova per il proprio figlio) se non fa esperienza di avere un figlio. Però, ad esser sincero, non convinceva neanche a me questa ipotesi. Concordo quando hai detto che ci sarà sempre l'amore, aggiungo io che è il farne esperienza che può finire. Allora il titolo "quando finisce un amore" non è corretto se intende che ci sono amori diversi (non c'è un amore, ma l'amore), è corretto invece se intende che ci sono esperienze diverse di provare amore. Dunque non è l'amore a finire, ma sono l'esperienze d'amore a finire. Ritornando alla discriminante "tempo", si può dire allora esperienza d'amore anche quello che dura una decina di giorni?
"L'amore non muore mai" allora è vero, non è un imbroglio. E' l'amore per un'altra persona in particolare che può finire, ma non l'amore.

Quoto, forse con qualche riserva, la combattiva Luisa. Quel che tu scrivi è senz'altro sensato, e questo perché non potrebbe esservi scelta. E' nell'essenza intima degli uomini non essere esenti dall'amore, da questo sentimento onnipervasivo e fenomenologizzato un po' ovunque nel mondo o dentro di sé. Siamo noi stessi in quanto portatori di vita, in quanto ricercatori di senso, la sorgente inesaurita di amore possibile. Su chi o cosa investa - e badiamo che non si può propriamente scegliere - non fa differenza, dacché l'esperire di una costruzione nel tempo non muta la struttura intrinseca di quello che sono. In un certo senso, chiedere se l'amore finisca è parimenti chiedere della fine della vita stessa. E allora, abbiamo amato? Abbiamo vissuto?
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
esiste consapevolezza o meno del proprio vivere, se sono consapevole che un amore sta per finire, e qui ci vuole determinazione e sincerità con sè stessi, riprendo il controllo della situazione e navigo non più a vista ma con il timone, il confronto con l'altro sarà serrato ma almeno se la storia finisce forse non finisce proprio l'amore, perchè il dolore così avrà un senso, consapevole e chiaro per entrambi, altrimenti è solo sofferenza che non porta a nulla.
 

asiul

New member
Quoto, forse con qualche riserva, la combattiva Luisa. Quel che tu scrivi è senz'altro sensato, e questo perché non potrebbe esservi scelta. E' nell'essenza intima degli uomini non essere esenti dall'amore, da questo sentimento onnipervasivo e fenomenologizzato un po' ovunque nel mondo o dentro di sé. Siamo noi stessi in quanto portatori di vita, in quanto ricercatori di senso, la sorgente inesaurita di amore possibile. Su chi o cosa investa - e badiamo che non si può propriamente scegliere - non fa differenza, dacché l'esperire di una costruzione nel tempo non muta la struttura intrinseca di quello che sono. In un certo senso, chiedere se l'amore finisca è parimenti chiedere della fine della vita stessa. E allora, abbiamo amato? Abbiamo vissuto?

Io quoto tutto di te, ma tu dimmi, se vuoi (anche in pvt:wink:) quella "qualche riserva".
 

Biblio50

New member
Nell'angoscia che finisca.......

Vivo i miei amori con grande gioia. Li assaporo quotidianamente dando tutto me stesso. L'amore di tutta la vita con cui ho costruito una famiglia. L'amore di una persona con cui condivido le mie riflessioni. L'amore spirituale di una donna profonda.
A volte, nel silenzio della mia stanza, penso che uno di questi potrà finire. Ed allora mi sento morire. E' troppo l'amore che sento di poter dare. E' tanto l'amore che sento ricevere. Ogni amore è così profondamente diverso ed arricchente che, al pensiero che possano finire, mi sento svenire.
Se dai tutto te stesso non sarà mai un distacco facile. Lascierei parte della mia vita.
Vivo nel timore che, in ogni momento, possa avvenire il distacco e che la ricetta per sopravvivere non potrà mai esistere.
Poi, razionalmente, penso che, se perdiamo la persona amata, l'amore none finisce e potrà essere pronto ad essere donato ad altri.
Forse la soluzione è che devo pensare al sentimento che sono pronto a donare e non a chi l'ho donato.
Importante è amare.
Ed allora mi getto a capofitto nell'amore e ne colgo la presenza. E' lui che devo corteggiare e fare in modo che rinasca in un'altra persona.
Capisco che devo saper privilegiare l'amore rispetto a tutti gli altri sentimenti (rabbia, delusione, impotenza.....) e dare nuova forma ai volti amati.
Mi devo convincere che qualcun'altro potrà amarmi allo stesso modo di chi non c'è più e riversare in lui tutto quello che il mio animo contiene.
Questo è quello che penso ma, vi garantisco, non vorrei mai essere messo alla prova.
 

asiul

New member
Vivo i miei amori con grande gioia. Li assaporo quotidianamente dando tutto me stesso. L'amore di tutta la vita con cui ho costruito una famiglia. L'amore di una persona con cui condivido le mie riflessioni. L'amore spirituale di una donna profonda.
A volte, nel silenzio della mia stanza, penso che uno di questi potrà finire. Ed allora mi sento morire. E' troppo l'amore che sento di poter dare. E' tanto l'amore che sento ricevere. Ogni amore è così profondamente diverso ed arricchente che, al pensiero che possano finire, mi sento svenire.
Se dai tutto te stesso non sarà mai un distacco facile. Lascierei parte della mia vita.
Vivo nel timore che, in ogni momento, possa avvenire il distacco e che la ricetta per sopravvivere non potrà mai esistere.
Poi, razionalmente, penso che, se perdiamo la persona amata, l'amore none finisce e potrà essere pronto ad essere donato ad altri.
Forse la soluzione è che devo pensare al sentimento che sono pronto a donare e non a chi l'ho donato.
Importante è amare.
Ed allora mi getto a capofitto nell'amore e ne colgo la presenza. E' lui che devo corteggiare e fare in modo che rinasca in un'altra persona.
Capisco che devo saper privilegiare l'amore rispetto a tutti gli altri sentimenti (rabbia, delusione, impotenza.....) e dare nuova forma ai volti amati.
Mi devo convincere che qualcun'altro potrà amarmi allo stesso modo di chi non c'è più e riversare in lui tutto quello che il mio animo contiene.
Questo è quello che penso ma, vi garantisco, non vorrei mai essere messo alla prova.


Che bello quello che hai scritto.:)
Sai? Prima o poi la vita ci metterà alla prova. Alcuni di noi hanno già sperimentato la perdita di un amore o di quello che credevano tale.
Ti garantisco che si può sempre sopravvivere ad una simile perdita. Provando a pensare solo al ricordo dei momenti felici o comunque sereni. Pensando a cosa hai ricevuto o dato. Ovvero al sentimento che è entrato dentro di te e che hai fatto tuo per sempre.
Nessuno potrà ri/darti la persona, ma nessuno potrà mai toglierti la possibilità di amarla o di averla amata.

In fondo permettiamo a noi stessi di amare, solo perché ci vogliamo un gran bene.

E poi, quando ti accadrà che un'altra persona ti vorrà bene, sarà nuovamente meraviglioso. A volte anche di più...:wink:
 
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Zefiro

da sudovest
Si. Credo anch'io. Lasciarsi di nuovo andare......Vivere nuove sensazioni. Essere pronti a rimettersi in gioco. Vivere.

"chi glielo dice a chi è giovane adesso, di quante volte si possa sbagliare, fino al disgusto di ricominciare..." (Guccini)

Una infinita serie di "nuovi" inizi può venire a noia... solo una sorpresa può salvarci. Che magari (non necessariamente, ma è possibile) avevamo sotto gli occhi da una infinità di tempo. Micidali gli errori di prospettiva.
 

SALLY

New member
Vivo i miei amori con grande gioia. Li assaporo quotidianamente dando tutto me stesso. L'amore di tutta la vita con cui ho costruito una famiglia. L'amore di una persona con cui condivido le mie riflessioni. L'amore spirituale di una donna profonda.
A volte, nel silenzio della mia stanza, penso che uno di questi potrà finire. Ed allora mi sento morire. E' troppo l'amore che sento di poter dare. E' tanto l'amore che sento ricevere. Ogni amore è così profondamente diverso ed arricchente che, al pensiero che possano finire, mi sento svenire.
Se dai tutto te stesso non sarà mai un distacco facile. Lascierei parte della mia vita.
Vivo nel timore che, in ogni momento, possa avvenire il distacco e che la ricetta per sopravvivere non potrà mai esistere.
Poi, razionalmente, penso che, se perdiamo la persona amata, l'amore none finisce e potrà essere pronto ad essere donato ad altri.
Forse la soluzione è che devo pensare al sentimento che sono pronto a donare e non a chi l'ho donato.
Importante è amare.
Ed allora mi getto a capofitto nell'amore e ne colgo la presenza. E' lui che devo corteggiare e fare in modo che rinasca in un'altra persona.
Capisco che devo saper privilegiare l'amore rispetto a tutti gli altri sentimenti (rabbia, delusione, impotenza.....) e dare nuova forma ai volti amati.
Mi devo convincere che qualcun'altro potrà amarmi allo stesso modo di chi non c'è più e riversare in lui tutto quello che il mio animo contiene.
Questo è quello che penso ma, vi garantisco, non vorrei mai essere messo alla prova.

E' bellissimo quello che hai scritto,mi sono veramente commossa,forse perchè sono stata messa alla prova,non ne sono stata più capace,c'ho provato e riprovato ...ma niente,però è come dici tu che dovrebbe essere.
 

Shoofly

Señora Memebr
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Shoofly

Señora Memebr
Sì, mi ha colpito molto... le se ne va portandosi via la metà di lui (meno il cuore, e lei non ha cuore!!!)
 
P

~ Patrizia ~

Guest
Sì, e lui rimane con un grande incolmabile vuoto... non c'è emorragia visibile, ma totale devastazione interna, nell'intimo. Sopravvivrà...
 
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