Du Welz , Fabrice - Calvaire

Shoofly

Señora Memebr
Marc Stevens, un animatore itinerante, dopo aver terminato di esibirsi in un ospizio riparte con il suo furgone e finisce col perdersi in un bosco, rimanendo per giunta in panne. Incontra così uno strano tizio che, nel cuore della notte, va cercando il suo cane. Costui si offre di aiutarlo e lo conduce in un vecchio albergo, nascosto in mezzo ai boschi, il cui proprietario è un bizzarro ex artista-umorista. L'uomo, dapprima sin troppo gentile e premuroso, dimostrerà di nutrire un interesse morboso nei confronti del giovane cantante, impedendogli di ripartire. Per Marc ha inizio un agghiacciante calvario…

Girato nel 2004 dal belga Fabrice Du Welz Calvaire è un film disturbante che affonda lo sguardo tra i recessi più bui dell'animo umano, dove follia e bestialità non lasciano spazio ad alcuna riscossa e dove il senso di pietà per le disavventure del protagonista è un sentiemento che riguarda solo e soltanto lo spettatore, fino all’ultimo fotogramma.

Qualcuno ha tentato il paragone con Psycho di Hitchcock, personalmente gli spunti che ho notato sembrano uscire da Misery non deve morire benché letti con un linguaggio più trucido, grottesco, surreale (this isn't Hollywood, baby....:mrgreen:)
 

ayla

+Dreamer+ Member
L'ho trovato un film inquietante e angosciante, dove il protagonista incontra e si scontra con un "microcosmo" dove la crudeltà e la follia regnano sovrani, dove l'umanità ha lasciato spazio a una bestialità primordiale. Il film evoca perfettamente il dolore e la disperazione del protagonista e ci sono delle scene(quella del vitello, del ballo nel bar o la crocefissione) che, temo, farò veramente fatica a dimenticare...l'effetto di un pugno nello stomaco!
 
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