Iggulden, Conn - Il figlio della steppa

freccia85

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"Temujin aveva undici anni, e doveva morire. Suo padre, il Khan della tribù dei Lupi, era stato ucciso in un agguato e la sua famiglia, cacciata dalla tribù, era destinata a vagare, sola, nelle steppe della Mongolia. E nell'oceano verde della steppa, quando si è soli, si muore. Ma Temujin non era morto. Aveva sofferto, aveva resistito e presto era diventato il capo della sua famiglia, e aveva radunato attorno a se altri piccoli gruppi, dando vita a una nuova tribù.
Temujin aveva un sogno. Unire, per la prima volta, tutte le tribù della Mongolia, dare vita finalmente a un popolo, il Popolo d'Argento, di cui sarebbe stato il Khan.
Sarà l'inizio della più grande impresa militare della storia: i Mongoli, popoli di pastori nomadi, padroni di un regno di vento e silenzio, sotto la guida di Temujin, che diventerà noto in tutto il mondo come Gengis Khan, saranno vita al più vasto impero di ogni epoca: più grande di quello di Alessandro, di Giulio Cesare, di Napoleone.
Conquisteranno città, sottometteranno imperi millenari, diverranno il terrore dell'Occidente, e cambieranno per sempre il volto dell'Asia."




Con questo nuovo romanzo l'autore apre un'altra saga dei suoi famosi romanzi storici: la vita di Gengis Khan. E' un libro che consiglio a tutti gli appassionati di questo genere narrativo, e soprattutto a chi, come me, ha già potuto apprezzare lo scrittore nella collana di Giulio Cesare.
Il libro, scorrevole e avvincente, narra una storia che ha cambiato completamente il mondo asiatico, che ci è perdurata fino ai nostri giorni per poi entrare a far parte del mito. Ottima lettura...
 
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