Shoofly
Señora Memebr
Nei giorni della disfatta di Caporetto, in una località vicina al Piave, un comando dell’esercito austriaco si insedia nella villa della famiglia Spada.
La vicenda è narrata da Paolo, un orfano che vive con i nonni, Gustavo e Nancy, nella grande casa requisita dal nemico.
Un romanzo di guerra, di misteri, di violenze e di patriottismo, ispirato ad una storia realmente accaduta e narrato con uno stile raffinato e sottile che non merita la desolante banalità del titolo (preso da un episodio del tutto marginale del racconto), con buona pace dell’autore che così ne spiega la scelta:
"La parola bastardi e' significativa, perche' vuole sottolineare che la violenza della guerra 'infetta', distrugge ogni tipo d’innocenza, che in quelle situazioni non ha spazio perche' imbastardisce tutto e tutti, non solo il nemico. Il titolo, inoltre, e' una frase che si ricorda anche per il suo suono, un endecasillabo accentato sulla quinta, una frase che ha un effetto sonoro ed ironico che si ricorda".
Vincitore del Premio Campiello 2011.
La vicenda è narrata da Paolo, un orfano che vive con i nonni, Gustavo e Nancy, nella grande casa requisita dal nemico.
Un romanzo di guerra, di misteri, di violenze e di patriottismo, ispirato ad una storia realmente accaduta e narrato con uno stile raffinato e sottile che non merita la desolante banalità del titolo (preso da un episodio del tutto marginale del racconto), con buona pace dell’autore che così ne spiega la scelta:
"La parola bastardi e' significativa, perche' vuole sottolineare che la violenza della guerra 'infetta', distrugge ogni tipo d’innocenza, che in quelle situazioni non ha spazio perche' imbastardisce tutto e tutti, non solo il nemico. Il titolo, inoltre, e' una frase che si ricorda anche per il suo suono, un endecasillabo accentato sulla quinta, una frase che ha un effetto sonoro ed ironico che si ricorda".
Vincitore del Premio Campiello 2011.