Cronenberg, David - A Dangerous Method

El_tipo

Surrealistic member
Cronenberg ci stupisce ancora, questa volta con la storia della psicologia: Freud e Jung, i due grandi geni a confronto. La nascita di qualcosa destinato a cambiare il destino degli uomini "tra cento anni l'umanità si starà ancora chiedendo cosa volevamo dire con i nostri discorsi". Il film è un'istantanea del momento storico, ma anche dei dissidi interiori dei protagonisti, il deciso razionalismo del primo e la ricerca dell'irrazionale del secondo. E poi il rapporto di amore e odio tra i due e la figura emblematica di Sabina Spielrein, da paziente a medico, proprio lei che sarà la prima psicanalista donna della storia, e prima amante di Jung.
Inaspettato e sorprendente, un film quasi classico per la regia, primi piani standardizzati, mai azzardi tecnici, tutto molto lineare nella struttura.
 

ayla

+Dreamer+ Member
Spero in settimana di vederlo, sembra molto allettante.
 

ayla

+Dreamer+ Member
Spero in settimana di vederlo, sembra molto allettante.

Visto ma ahimè non mi ha fatto impazzire come i suoi precedenti.
Non so precisare cosa non mi abbia convinta ma all'uscita dal cinema mi sono sentita delusa; delusa dalla storia che si perde a poco a poco in se stessa, sembra essere all'inizio un film sulla psicoanalisi, sulla complessità e sui mutamenti della psiche e dei rapporti umani per diventare, poi, più un film sulla storia della psicoanalisi stessa, delusa dagli attori, per me tutti poco credibili, a partire dalla Knightley e la sua fastidiosa mascella in fuori, Fassbender e il suo sguardo freddo e distaccato e Mortensen, con barba e sigaro onnipresente, non mi ha detto proprio nulla...Cassel è stato l'unico che, nel suo piccolo, mi è piaciuto.
Peccato davvero, il film aveva tutte le carte in regola per lasciare il segno ed essere un capolavoro ma, per me, si è smarrito nella complessità della vicenda, forse voleva dire troppo e alla fine ha detto troppo poco...o, più semplicemente, sono io che non ho capito dove volesse andare a parare:mrgreen::mrgreen:
 
M

maredentro78

Guest
Una grande delusione,considerato i 2 attori davvero bravi:Cassel e Viggo,e il regista mi sembra uno spreco.Lei non riesce a a sostenere la difficoltà del ruolo,appare eccessiva,mi spiace ma anche la bella Kira ha i suoi limiti nella recitazione,più convincente e bello il film "Prendimi l'anima" che narra la medesima storia con un risultato decisamente più coinvolgente e migliore sotto ogni aspetto.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Anche a me,come ad ayla,non ha convinto fino in fondo.
La mascella in fuori di Sabina l'ho trovata fastidiosa pure io,ma forse era pertinente ai sintomi dell'isteria.
Freud,quando aveva il cappello,sembrava più uno sceriffo :mrgreen:.
Jung esce dal film con una pessima reputazione di fedifrago.
Se poi aggiungiamo che a me Cassel non piace :boh:...

Il tema della psicoanalisi mi interessava di più prima,quando ero iscritta all'università (per chi non lo sapesse,avevo scelto Psicologia),probabilmente se avessi visto questo film a quei tempi mi avrebbe appassionata di più.
 

happytelefilm

New member
Ho trovato interessanti i dialoghi sulla psicoanalisi e molto bella la foto/scenografia. Anche io ho trovato eccessiva l'interpretazione iniziale della isterica Keira, proprio brutta.
Però il film non mi ha annoiata, l'ho seguito con interesse.

voto 7,5
 

velvet

Well-known member
Questo film non mi è piaciuto, affronta un tema complesso come la crisi della psicoanalisi e dei suoi piú grandi artefici, ma non riesce a rendere alcuna tensione, si sofferma su tanti aspetti senza individuarne uno centrale (o almeno io non l'ho trovato). Come già detto dalle altre recensioni la Knightely è poco adatta al ruolo, non male invece gli altri.
Sconsigliato.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Un film a tratti francamente ridicolo, con una protagonista, Keira Knightley pessima sotto tutti gli aspetti, ma non scherza neanche Viggo Mortensen, che neanche lontanamente riesce ad evocare Freud, le cose vanno un po' meglio per Fassbender, serio e complessato. Detto questo se il fulcro della vicenda era il dissidio tra Jung e Freud trovo che l'unico punto di genialità sia stato quando i due grandi maestri non concordano neanche su come nominarla, psicanalisi o psicoanalisi? Per il resto da un regista come Cronenberg ci si aspetta altro che un paio di sculacciate. Bocciato.
 
G

giovaneholden

Guest
Film decisamente deludente,attori fuori parte,poco approfondimento della vicenda,sullo stesso argomento più valido il film di Faenza Prendimi l'anima.Su un "triangolo culturale" molto meglio il film della Cavani Al di là del bene e del male sul rapporto,certo più scandaloso,tra Nietzsche,Paul Rée e Lou Salomé. Poteva essere una sorpresa,come fu a suo tempo la trasposizione del romanzo classico di Theodor Fontane Effi Briest da parte di un regista maudit come Fassbinder,si è invece rivelato un flop.
 
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