Sepulveda, Luis - La frontiera scomparsa

Meri

Viôt di viodi
In America Latina è scomparsa una frontiera che portava nei territori della felicità. Benché non comparisse su alcuna cartina, una volta chiunque sapeva come trovarla. Poi sono giunti tempi terribili, e la strada si è fatta un labirinto senza uscita. Ma c'è un giovane che non è ancora stanco di cercare quella frontiera scomparsa, e con essa le proprie radici, che affondano lontano, nel villaggio andaluso da cui il nonno anarchico è fuggito agli inizi del secolo per difendere il suo amore per la libertà. Il giovane ha uno zaino in spalla e tutto il tempo del mondo a disposizione. Ha pagato cari i suoi sogni, ha conosciuto il carcere, la tortura e l'esilio, ma non poteva tradire la promessa fatta da bambino al nonno, in Cile, di visitare il paese di utopia.(Amazon)

Carino, c'è aria di libertà
 

Pnin

Well-known member
Apprezzabile perché riesce ad attraversare con leggerezza, ma senza sminuirle, le tragiche vicende dell'America latina degli anni '70.
Per i miei gusti è un po' caotico nel modo di raccontare, non trovo i vari capitoli così ben connessi... c'è da dire che è molto breve: forse qualche pagina in più avrebbe potuto dare più compattezza al tutto, ma probabilmente l'autore ha preferito così. Del resto lo stile si adatta al personaggio che narra in prima persona, anche lui leggero e un po' caotico, cosa che non gli impedisce, alla fine, di trovare le proprie radici
 
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