Spoiler
L'ho visto ieri, davvero un bel film! Non so se ha fatto solo a me questo effetto, ma ho pianto a singhiozzi per tutta l'ultima mezz'ora
Ma non è un film triste, affatto!
Una commedia intelligente con personaggi strepitosi, a partire dalla protagonista Paula, che a sedici anni ha sulle spalle una responsabilità enorme: il padre, la madre e il fratellino sono sordi, e lei è il loro ponte sul mondo di "quelli che sentono". Ma cosa succederà quando Paula dovrà scegliere tra la realizzazione di un sogno e la vicinanza a loro? E' solo allora che si scoprirà la vera personalità di ogni familiare, dei genitori, in particolare della madre, egoista per paura, paura di rimanere sola, di affrontare il mondo di "quelli che sentono", che lei non comprende...è allora che si riflette su quanto è importante che nessuno rinunci alla propria vita e allo stesso tempo su quanto è difficile per un genitore anteporre alla propria la felicità di un figlio che fino a quel momento non aveva forse mai considerato come persona autonoma, ma come parte di se stesso, e sui conflitti che una persona "diversamente abile" si porta dentro, per quanto sia apparentemente integrata alla perfezione.
La trama, a suo modo profonda seppure raccontata con leggerezza e allegria, è condita dalla descrizione dei personaggi, tutti decisamente di carattere e molto ben delineati, sia all'interno della famiglia Belier (fantastico il padre!), sia all'esterno, a partire dalla simpaticissima amica del cuore Mathilde fino ad arrivare allo schietto e deciso maestro di musica (per i primi dieci minuti del film ero convinta che fosse Paolo Kessisoglu
).
Si ride parecchio e di gusto, il regista indugia assai sulle stranezze dei componenti della famiglia, ironizza e sdrammatizza l'aspetto della sordità e gioca altrettanto sulla "fantasia interpretativa" di Paula che, talvolta, riesce a salvare capra e cavoli, talaltra sceglie di tradurre a modo suo ... la scena in cui il padre parla col sindaco e lei traduce è esilarante
Basta, non vi annoio più, GUARDATELO!!! Così chiacchieriamo un po'