Marasco, Roberta - Le regole del thè e dell'amore

estersable88

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Gli amori grandi non dovrebbero avere un tempo, sono come l’aria, come l’acqua, come il cibo. Sono il sapore del mondo, che ti resta fra i denti, come dicevano i cinesi del tè. E quando finiscono ci lasciano da soli con i nostri errori, perché li abbiamo dati per scontati, senza controllare l’orologio. Ma l’orologio, con gli amori grandi, non serve, basta il ticchettio della lancetta dei secondi, basta lasciar scorrere gli istanti senza pensarci. Perché, se ci pensiamo, allora significa che il ticchettio è appena cessato. L'amore di Elisa per il tè risale alla sua infanzia. È stata sua madre a insegnarle tutte le regole per preparare questa bevanda e ad associare, come per gioco, ogni persona a una varietà di tè.
Daniele, il suo unico grande amore, è tornato dopo tanto tempo. Ma Elisa ha imparato da sua madre a non fidarsi della felicità, a non lasciarsi andare mai, perché il prezzo da pagare potrebbe essere molto alto. Prima di tutto dovrà trovare se stessa, poi potrà capire se Daniele può renderla felice Quando trova per caso una vecchia scatola di tè con un’etichetta che riporta la scritta ROCCAMORI, il nome di un antico borgo umbro, Elisa ne è certa: si tratta del tè proibito della madre, quello che le fece provare solo una volta e che, lei lo sente, nasconde più di un segreto. Forse proprio lì, in quel borgo antico, Elisa potrà trovare le risposte che cerca e imparare a lasciarsi andare e a fidarsi dell'amore, guidata dall'aroma e dalle regole del tè…

Da tempo mi interesso al thè, con il suo fascino antico e misterioso, con le sue mille varietà tutte così peculiari. E' stato quest'interesse ad avvicinarmi a questo libro che, però, è rimasto nella mia libreria – in infusione oserei dire – per lungo tempo: c'era qualcosa che, istintivamente, mi portava a non sceglierlo e riflettendoci ho ben presto capito che si trattava dell'accostamento del thè all'amore, quasi che nella mia mente poco avvezza al romanticismo l'amore "banalizzasse" la sacralità del thè. Beh, impressioni singolari le mie, lo riconosco, ma non del tutto sbagliate ed ora, a fine lettura, posso dirlo: ho trovato, in questo libro, molto interessante tutto ciò che riguarda il thè, le descrizioni delle varietà, l'eleganza e la perizia con cui viene preparato il rito, la deferenza ed il tatto con cui l'argomento viene trattato. Ritengo, ma questo fa parte del mero gusto personale, piuttosto prevedibile la storia d'amore che si sviluppa intorno al thè, una storia fatta di due storie, quella della madre e quella della figlia, una storia che affonda le sue radici nel passato, in un borgo apparentemente addormentato e spento. Al di là dell'amore, in generale, vorrei però salvare il messaggio di fondo che vi è legato: tutti cercano l'amore nel posto sbagliato, ne cercano manifestazioni abbaglianti, sfolgoranti, mentre l'amore si nasconde, si protegge nei cuori delle persone, nei ricordi, nelle piccole abitudini e nelle imperfezioni che rivelano un'attenzione profonda. E' questo ciò che Elisa, la protagonista, scopre a Roccamori, oltre ad una storia personale che francamente solo lei non sospettava. Non mi sento di consigliare pienamente questo romanzo, ma neppure di bocciarlo apriori: una lettura leggera che può dare qualche spunto di riflessione… e con più di un messaggio da salvare.
 
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