Garcìa Miranda, Carlos - Il club dei lettori assassini

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Sinossi:
Angela è una giovane matricola dell’università di Madrid, timida, studiosa e con il naso sempre infilato tra le pagine di un romanzo. L’unico genere che non ama è l’horror, ma si sforza di vincere la paura quando il suo amico Sebas le chiede di leggere It per il neonato Club di lettura su Stephen King. È solo finzione, si dice Angela; sono cose che non possono accadere davvero. Ma non sa quanto si sbaglia. Perché quando la macabra morte di un professore sconvolge l’università, Angela e i suoi amici si rendono conto che c’è un assassino vicino a loro. O forse tra loro. Un assassino che si ispira a tutto il terrore raccontato da Stephen King, e che torna a colpire ancora e ancora. Senza potersi fidare di nessuno, Angela si trova prigioniera del più spaventoso racconto dell’orrore: quello che non puoi smettere di leggere. Puoi solo scegliere se essere la prossima vittima, o diventare il carnefice. Con un colpo di scena dopo l’altro, Il club dei lettori assassini è un omaggio appassionante e mozzafiato al re dell’horror, e a quello che ci insegna nei suoi capolavori: non si può scappare da ciò che ci fa più paura.

Commento:
In un'aula della facoltà di filologia dell'Università Complutense di Madrid (UCM) uno studente, Sebas, organizza un club di lettura con tema Stephen King. Il primo libro ad essere letto è It e al primo incontro del club si presenta un gruppo variegato di ragazzi, non tutti propriamente interessati all'horror e alla lettura: Angela, amica di Sebas e amante dei libri ma non di King, il suo fidanzato Nando che lavora al bar Campus; Sara, amica di Angela con l'ambizione di diventare un'attrice; il suo violento e inopportuno ragazzo Ray; Eva, studentessa dark tirocinante in biblioteca; Coldo, un booktuber costantemente alla ricerca di likes; Virginia, la più stralunata del gruppo, perennemente fatta. Il giorno dopo il club, un sabato mattina, ad Angela succede un episodio sgradevole che coinvolge un professore della facoltà. La voce, volente o nolente, si diffonde e gli amici più prossimi alla ragazza, ossia proprio i membri del club, si propongono di fare al docente lo scherzo che ultimamente impazza per la rete: prendendo ispirazione dal romanzo di King, ci si traveste da Pennywise e si spaventa il malcapitato. Dalla sera in cui i ragazzi travestiti da pagliacci assassini si presentano in facoltà, però, più niente sarà come prima: non solo lo scherzo è finito male, ma c'è qualcuno che scrive un romanzo a puntate su ciò che è accaduto. Purtroppo, però, The clown UCM, così si firma sul web, sembra non volersi limitare a scrivere una fan fiction, ma intende vendicarsi del gruppo: moriranno tutti, un capitolo per volta. Ma chi è The Clown UCM? Chi si nasconde dietro al pagliaccio assassino e pure hacker se non uno di loro? Tra diffidenza e terrore crescente, la storia prende una piega inaspettata ed originale: il novello Clown si ispira sfacciatamente ai libri di King, manovra le loro vite a piacimento e conosce tutto di Angela, anche cose che lei non ha rivelato ad anima viva. È chiaro: l'ultima vittima, quella designata è lei e la motivazione potrebbe non essere per niente scontata. Un libro che, più di tutto, è un omaggio a Stephen King e ai maestri dell'horror: chi scrive un horror deve necessariamente essere due cose, un profondo conoscitore dell'animo umano e delle sue paure, nonché un ottimo scrittore. L'idea di fondo, in questa storia tutto sommato semplice ed intuitiva, è che non ci si libera mai da ciò di cui si ha paura senza affrontarlo di petto. Le paure si generano sempre da qualcosa che non si conosce e ci si rifiuta di affrontare: così accade ad Angela, la protagonista di questa storia, che crede di soffrire di courofobia (paura dei pagliacci), ma che in fondo è vista come la più debole del gruppo proprio per via delle sue molte paure. Se non si affrontano, le paure sono destinate a crescere, a diventare mostri difficili da dominare.
A chi consigliare questo libro? Sicuramente a chi si sente insicuro, a chi vive male una propria paura e crede di non essere in grado di affrontarla; poi lo consiglierei a chi sarebbe intenzionato a cominciare a leggere qualcosa di King, perché potrebbe trarre qualche spunto interessante; non lo consiglio ai profondi conoscitori del maestro perché… perché l'originale è inimitabile! Si capisce che parlo da estimatrice? 😉
 
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