McDonagh, Martin - Tre manifesti a Ebbing, Missouri

lettore marcovaldo

Well-known member
In seguito alla tragica morte della figlia, uccisa da uno sconosciuto, una donna di una cittadina del Missouri ingaggia una guerra contro la comunità, fatta di provocazioni e denunce.
Cerca giustizia e risposte all'indifferenza e imbarazzo che la circondano. Troverà comprensione e un appoggio inattesi.


Molto brava la protagonista Frances McDormand (con una grinta degna di un personaggio di Clint Eastwood) e Sam Rockwell , non a caso vincitori di un Oscar rispettivamente per il ruolo come miglior attrice protagonista e attore non protagonista.
 

ElSfrusaduu

New member
Alla prima visione, ne ho odiato il finale: troppo, troppo, troppo, troppo "americano". Davvero, mi sono incacchiato: un film stupendo (stupendamente girato, stupendamente interpretato, stupendamente sceneggiato...) rovinato da un finale così, così, così... americano!
Mi sono servite altre due visione per rivalutarlo. e per farlo, ho dovuto rendermi conto del mio grave errore di interpretazione: il finale non è banalmente "americano", bensì volutamente "banalmente americano". E' infatti proprio di questo che l'intera storia ci vuole parlare; non è abbastanza riflettere sulla trama di per se stessa, e su come ogni particolare personaggio (ognuno dei quali magnificamente caratterizzato) si comporta e reagisce rispetto ai fatti che accadono, ma bensì bisogna tenere ben presente che tutto ciò accade in un posto ben particolare: Ebbing, Missouri... "America".
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Tre manifesti a Ebbing è, davvero, un filmone. Recitazione credibilissima, storia altrettanto, risvolti originali. Mi resta qualche dubbio sul finale, ne avrei voluto/immaginato uno diverso (o forse più di uno), ma forse ha ragione Elsfrusaduu: in questa storia la provincia americana, quella più verace, alla King o alla Capote se parlassimo di libri, è co-protagonista, ha un ruolo chiave. Questa storia è raccontata così ed è credibile proprio perché si svolge in quel luogo. Altrove sarebbe assurda e fuori contesto. Comunque... un'ora e cinquantacinque minuti di turpiloquio che guardiamo attoniti e affascinati da una narrazione che sembra uscita da un altro tempo. Guardatelo, non ve ne pentirete.
 
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