"Durante alcuni giorni d’estate si sviluppa il breve racconto e il tormentato itinerario spirituale di Paul Abderegg, che Hermann Hesse colloca sullo sfondo di una natura a un tempo scenario fisico e metafora della vita interiore. "
Paul è un adolescente che si trova in vacanza nella villa paterna, quando la visita di due donne, una coetanea e l'altra più matura, interrompe la sua routine di letture e semplici svaghi. Inizia una conoscenza fatta per lo più di sguardi e parole non dette, e inizia anche una certa sua "educazione sentimentale".
Mi ha colpito moltissimo la descrizione iniziale del bosco e, in particolare del faggio, personificazione dell'uomo solitario e un po' superbo ma che, nella sera della propria esistenza, si guarda intorno e si scopre non più in grado di riavvicinarsi agli altri suoi simili. (Mi ha colpito perché mi è sembrato descrivesse me).
Libro bellissimo anche per il sapiente uso delle parole. Consigliato a tutti.