Engberg, Katrine - Il porto degli uccelli

estersable88

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In una bella giornata di primavera, Oscar Dreyer-Hoff, quindici anni, sparisce. Visto il difficile rapporto con i genitori, noti galleristi e commercianti d'arte, la cosa più probabile è che sia scappato di casa. E che entro ventiquattr'ore sarà già di ritorno. Ma le ore passano, passano anche i giorni, e di Oscar ancora nessuna traccia. Dal momento che si tratta di una famiglia in vista, che per di più ha ricevuto una serie di lettere minatorie, l'indagine viene affidata a Jeppe Kørner e Anette Werner. I due poliziotti della sezione Omicidi di Copenaghen cominciano a scavare nella vita del ragazzino, per scoprire, tra le altre cose, che da tempo riceveva messaggi anonimi, e che a casa sua tutti hanno un modo di fare molto ambiguo. Perché qualcuno lo minacciava? Cosa nascondono quelli che gli stanno intorno? E cosa c'entra Oscar con i traffici equivoci che agitano il porto di Copenaghen? Tra adulti troppo carichi di impegni, adolescenti ombrosi e artisti imbroglioni, il duo meglio assortito del corpo di polizia danese indaga nei passaggi segreti di fortezze marine, in cunicoli sotterranei e su isole abbandonate, per trovarsi inevitabilmente di fronte ad anime sole e inquietanti segreti di famiglia.

Terzo capitolo della serie danese con protagonisti Jeppe Korner ed Anette Werner, questo "Il porto degli uccelli" mi ha convinto decisamente più del volume precedente, "Ali di vetro": l'ho trovato più armonico, meglio strutturato, un po' più approfondito anche nella caratterizzazione dei personaggi. Dà, a mio parere, la giusta direzione ad una serie promettente che altrimenti rischiava di finire in un appiattimento inconsistente. Si nota uno sviluppo della trama orizzontale, si approfondiscono la psicologia dei protagonisti e le dinamiche di squadra, senza dimenticare di affrontare – seppur con una certa superficialità – tematiche importanti e scottanti di stretta attualità. L'adolescenza ed il rapporto con la famiglia, in particolare, sono al centro di questo specifico thriller in cui i personaggi si muovono in un'apparente ovattata leggiadria in una Copenaghen primaverile e piena di fascino mitteleuropeo. Romanzo consigliato, il giusto imprinting ad una serie che ne aveva bisogno.
 
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