Flaiano, Ennio - Diario notturno

Ondine

Logopedista nei sogni
Non avevo ancora letto nulla di questo autore e su internet ho trovato Un marziano a Roma, racconto brevissimo e contenuto in Diario notturno.
Flaiano da ragazzo sognava un'attività in cui contasse l'abilità manuale: il rilegatore di libri, il falegname o il pittore. Nel 1922 arriva a Roma da Pescara e il contatto con la nuova città gli fa scoprire la sua vocazione satirica. Prima come giornalista e scrittore e poi come sceneggiatore Flaiano trova nella satira il riscatto, la terapia che gli consente di accettare nel periodo del dopoguerra il progressivo oscurarsi della speranza di un modo di vivere migliore. Veniva da una realtà contadina portatrice di valori morali e il contatto con la nuova realtà cittadina se da un lato era portatore di libertà dall'altro gli trasmetteva il disagio di una ribalta troppo illuminata e fragorosa quindi penso che questo racconto sia fortemente autobiografico, non so se sia una caratteristica presente in tutte le sue opere comunque se fosse così questo mi porterebbe a voler leggere altri suoi racconti perché mi attirano le opere in cui un autore introduce elementi autobiografici. Roma viene descritta attraverso i luoghi che Flaiano stesso frequentava, come Villa Borghese, dove atterra il disco volante con a bordo Kunt il marziano. Il racconto viene scritto a mo' di diario dal 12 ottobre al 6 gennaio 1954, periodo di permanenza di Kunt a Roma, dapprima accolto con morbosa curiosità e poi a poco poco beffeggiato e dimenticato. Una società, quella qui descritta, priva di empatia tanto che Kunt decide alla fine di allontanarsene.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
L'ho iniziato da qualche giorno, ne ho letto ancora troppo poco però posso già dire che ho preferito il suo unico romanzo, Tempo di uccidere.
Il racconto del marziano l'ho letto anche se era verso la fine. Ero curiosa. Carino ma mi aspettavo qualcosa in più.
 
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