Murata, Sayaka - La ragazza del convenience store

Ondine

Logopedista nei sogni
Un romanzo dolce e amaro insieme e che mi ha coinvolto tantissimo poiché mi sono ritrovata moltissimo nella protagonista, una donna single, senza figli e che con molta probabilità si porta dall'infanzia dei segnali di disagio che rimangono non confermati e non diagnosticati ma che emergono. La sua famiglia la vorrebbe "normale" e lei, Keiko, non sentendosi accettata per quello che è, parla il meno possibile e si crea un proprio mondo. Il modo che Keiko trova per essere accettata dalla sua famiglia e dalla società è quello di diventare parte di un ingranaggio robotico che è il lavoro part-time in un konbini in cui lavora da diciotto anni. Ma questo non è sufficiente perché le persone intorno a lei la vorrebbero sposata, con figli, e con un lavoro con prospettive di carriera mentre il lavoro in un mini-market non dà prospettive di carriera perché viene considerato un lavoro di passaggio, un lavoro per studenti che devono pagarsi gli studi universitari. Keiko invece nel mini-market ha trovato la sua realizzazione, le procura uno stipendio con cui può permettersi di vivere da sola e questo le basta, Keiko è soddisfatta della semplicità della sua vita e non comprende perché i suoi genitori, sua sorella e le sue amiche vorrebbero che lei cambiasse questo suo modo di vivere. In questo breve romanzo c'è tanto: normalità e diversità, successo e fallimento, sono concetti sfumati in questo romanzo e questa sfumatura mi è piaciuta moltissimo. Keiko ha trovato la sua ancora di salvezza nelle regole all'interno di un konbini, la sua personale libertà, e la comprendo come non mai.
 
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