MonicaSo
Well-known member
Si concludono, con questo quarto volume, le avventure dei detective dell'Agenzia O, «una delle agenzie investigative più famose del mondo ». E Simenon, che ormai ci ha preso gusto, si diverte a metterli nelle situazioni più incongrue, e a volte decisamente comiche. Dopo questi quattordici racconti - buttati giù nel corso del solo mese di giugno 1938 a Villa Agnès, a La Rochelle -, Simenon abbandonerà al loro destino i quattro protagonisti di queste indagini scanzonate e piene di humour. Ma sarà valsa la pena di fare la loro conoscenza.
Ho scoperto quasi per caso questa serie dedicata all'Agenzia O, scritta da Simenon per distrarsi un po' tra un Maigret e un altro... purtroppo ho iniziato dal fondo, ma ora andrò alla ricerca degli altri racconti, precedenti a questi.
In questi racconti si ritrova l'ispettore Torrence... e meno male, dico io, visto che Simenon l'ha fatto morire proprio nella prima investigazione di Maigret (Pietr il Lettone)!... ma poi successivamente è stato riportato in vita e fatto diventare il suo braccio destro (misteri della letteratura).
Torrence è il fondatore dell'agenzia d'investigazioni private, ma è Èmile, fotografo, il vero cervello del gruppo.
Completano il quartetto di investigatori un ex ladro, Barbet, e Berthe la segretaria.
I quattro racconti che ho letto mi sono piaciuti tutti, ma in particolare quello che dà il titolo alla raccolta è molto carino.
Un bel Simenon, ironico e leggero tutto da scoprire.
Ho scoperto quasi per caso questa serie dedicata all'Agenzia O, scritta da Simenon per distrarsi un po' tra un Maigret e un altro... purtroppo ho iniziato dal fondo, ma ora andrò alla ricerca degli altri racconti, precedenti a questi.
In questi racconti si ritrova l'ispettore Torrence... e meno male, dico io, visto che Simenon l'ha fatto morire proprio nella prima investigazione di Maigret (Pietr il Lettone)!... ma poi successivamente è stato riportato in vita e fatto diventare il suo braccio destro (misteri della letteratura).
Torrence è il fondatore dell'agenzia d'investigazioni private, ma è Èmile, fotografo, il vero cervello del gruppo.
Completano il quartetto di investigatori un ex ladro, Barbet, e Berthe la segretaria.
I quattro racconti che ho letto mi sono piaciuti tutti, ma in particolare quello che dà il titolo alla raccolta è molto carino.
Un bel Simenon, ironico e leggero tutto da scoprire.
