La sedicenne Lily Larkin avrebbe molte cose da dire, ma trattiene le parole dentro di sé. Da quando sua sorella maggiore Alice è stata ricoverata in ospedale, su di lei sono ricadute le responsabilità di casa e scuola. Sente il dovere di essere la figlia perfetta e felice. Ma ora, dopo mesi, Alice sta per tornare e Lily ha paura. Paura di sbagliare, di urlare, di ribellarsi. Per non perdere il controllo, comincia a compilare liste e ad appuntarsi parole in latino su un quaderno. Come se non bastasse, le viene affidato un progetto scolastico da svolgere insieme a Micah, il nuovo arrivato, additato come «pazzo» dai compagni. È l'ultima cosa che avrebbe voluto. Ma forse è proprio l'amicizia con Micah che potrà aiutarla: grazie a lui, Lily impara che può scacciare le ansie scrivendo poesie sui muri. Forse questa è la risposta giusta al bisogno impellente di far scoppiare la bolla che si è costruita intorno. Forse la soluzione non è vivere la vita perfetta, ma accettare di essere fragili e perciò speciali. Insieme all'amico, Lily è pronta a riscrivere la sua storia. Per mesi Io sono Ava è stato l'esordio per ragazzi più venduto in Italia, conquistando le classifiche e i lettori. Erin Stewart torna in libreria con una storia altrettanto emozionante che racconta il mondo dei giovani, pieni di insicurezze e soffocati dalle aspettative degli adulti. Con grande empatia, l'autrice ci invita a prendere una penna e scrivere i nostri sentimenti. Perché, per essere liberi e felici, è importante ascoltarli, senza nasconderli.
La bravura di Erin Stewart la conoscevo già dal suo precedente romanzo, "Io sono Ava". Questo secondo libro non ha fatto altro che confermare la sua estrema competenza, credibilità, sensibilità nel raccontare gli adolescenti che vivono situazioni difficili.
"Il mio nome è Lily" è un romanzo durissimo e molto toccante sull'adolescenza, sulla distruttività dell'ansia, sul confronto continuo tra fratelli, sul carico di pressioni che talvolta gli adolescenti subiscono.
Letto a fine 2023, lo consiglio a chiunque si senta in grado (o nel momento giusto) per affrontarlo. Fidatevi, non lascia indifferenti.
La bravura di Erin Stewart la conoscevo già dal suo precedente romanzo, "Io sono Ava". Questo secondo libro non ha fatto altro che confermare la sua estrema competenza, credibilità, sensibilità nel raccontare gli adolescenti che vivono situazioni difficili.
"Il mio nome è Lily" è un romanzo durissimo e molto toccante sull'adolescenza, sulla distruttività dell'ansia, sul confronto continuo tra fratelli, sul carico di pressioni che talvolta gli adolescenti subiscono.
Letto a fine 2023, lo consiglio a chiunque si senta in grado (o nel momento giusto) per affrontarlo. Fidatevi, non lascia indifferenti.