MonicaSo
Well-known member
Tolosa, estate 1939: Carmen de Pedro, responsabile dei comunisti spagnoli esuli in Francia dopo la sconfitta nella Guerra Civile, conosce Jesús Monzón, un esponente minore del partito che cova un piano ambizioso, e diventa la sua compagna. Qualche anno dopo, nel 1944, Monzón, che ha organizzato il gruppo più disciplinato della Resistenza contro l'occupazione tedesca, sta preparando la piattaforma dell'Unione Nazionale Spagnola e dispone di un esercito di uomini pronti a invadere la Spagna. Sono convinti infatti che dopo lo sbarco alleato e la ritirata tedesca sia possibile instaurare un governo repubblicano a Viella, nella regione della Catalogna al confine con la Francia. Non molto lontano, Inés vive prigioniera e sorvegliata a vista in casa del fratello, delegato provinciale della Falange di Lerida. Ha affrontato traversie di ogni genere da quando, sola a Madrid, ha appoggiato la causa repubblicana durante la guerra. Ma ascoltando di nascosto Radio Pirenaica Inés sente l'annuncio dell'Operazione Riconquista e si arma di coraggio e di segreta allegria, per lasciarsi alle spalle gli anni peggiori della sua vita.
... Inés si ritrova all'improvviso sola in un momento cruciale per il suo Paese. L'affermazione del Fronte popolare e la situazione politica tesa consigliano a sua madre e suo fratello, attivista nelle file dei falangisti, di tenersi lontani dalla capitale. Sfidando le proprie origini aristocratiche e le idee reazionarie che ha respirato fin da bambina, la giovane Inés comincia a frequentare un gruppo di militanti comunisti e trasforma la casa di famiglia in un ufficio del Soccorso rosso internazionale. Ma quando il sogno repubblicano si infrange, la ragazza viene arrestata a causa del tradimento di un compagno, e si ritrova prima nel famigerato carcere di Ventas, poi reclusa in un convento e, infine, a condividere con la cognata Adela una sorta di prigione dorata in una casa sperduta in mezzo ai Pirenei. Solo due cose la consolano: la scoperta dei piaceri della cucina e l'ascolto notturno della Pirenaica, la radio clandestina del Partito...
Almudena Grandes porta avanti in contemporanea due racconti: quello della Spagna nel periodo franchista e la storia di Inés.
Ho trovato i capitoli storici molto dettagliati e, forse proprio per questo motivo, molto noiosi; li ho letti a fatica.
Bellissima invece la storia di Inés che si ritrova a cucinare ciambelle per i rivoltosi e cucinando cucinando troverà il suo posto nel mondo spagnolo che va faticosamente cambiando, e l'amore.
Questo libro è il primo della serie "Episodi di una guerra interminabile".
"Gli astucci del rossetto non fanno capolino tra le pagine dei libri. I professori non li prendono neanche in considerazione quando esaminano fattori economici, ideologici, sociali, per delineare cornici interdisciplinari ed esatte, che sono, però, prive di caselle in cui classificare un brivido, un presentimento, il grido silenzioso di due sguardi che s'incrociano, la pelle d'oca e l'imprevedibile coincidenza di un incontro che sembra casuale e invece è stato minuziosamente programmato nel corso di una o più notti in bianco. Nei libri di Storia non c'è posto per un paio d'occhi spalancati nel buio, per un soffitto delimitato dai quattro angoli della stanza, nè per il desiderio che cuoce a fuoco lento, traboccando dagli alvei di una piacevole fantasia, una birichinata innocente, una divertente follia, per ribollire nella densità metallica del piombo fuso, un liquido pesante che secca la bocca e brucia la gola, comprime lo stomaco e infine espande le fiamme del suo impero per incendiare sino all'ultima cellula di un povero corpo umano, mortale, vulnerabile."
... Inés si ritrova all'improvviso sola in un momento cruciale per il suo Paese. L'affermazione del Fronte popolare e la situazione politica tesa consigliano a sua madre e suo fratello, attivista nelle file dei falangisti, di tenersi lontani dalla capitale. Sfidando le proprie origini aristocratiche e le idee reazionarie che ha respirato fin da bambina, la giovane Inés comincia a frequentare un gruppo di militanti comunisti e trasforma la casa di famiglia in un ufficio del Soccorso rosso internazionale. Ma quando il sogno repubblicano si infrange, la ragazza viene arrestata a causa del tradimento di un compagno, e si ritrova prima nel famigerato carcere di Ventas, poi reclusa in un convento e, infine, a condividere con la cognata Adela una sorta di prigione dorata in una casa sperduta in mezzo ai Pirenei. Solo due cose la consolano: la scoperta dei piaceri della cucina e l'ascolto notturno della Pirenaica, la radio clandestina del Partito...
Almudena Grandes porta avanti in contemporanea due racconti: quello della Spagna nel periodo franchista e la storia di Inés.
Ho trovato i capitoli storici molto dettagliati e, forse proprio per questo motivo, molto noiosi; li ho letti a fatica.
Bellissima invece la storia di Inés che si ritrova a cucinare ciambelle per i rivoltosi e cucinando cucinando troverà il suo posto nel mondo spagnolo che va faticosamente cambiando, e l'amore.
Questo libro è il primo della serie "Episodi di una guerra interminabile".
"Gli astucci del rossetto non fanno capolino tra le pagine dei libri. I professori non li prendono neanche in considerazione quando esaminano fattori economici, ideologici, sociali, per delineare cornici interdisciplinari ed esatte, che sono, però, prive di caselle in cui classificare un brivido, un presentimento, il grido silenzioso di due sguardi che s'incrociano, la pelle d'oca e l'imprevedibile coincidenza di un incontro che sembra casuale e invece è stato minuziosamente programmato nel corso di una o più notti in bianco. Nei libri di Storia non c'è posto per un paio d'occhi spalancati nel buio, per un soffitto delimitato dai quattro angoli della stanza, nè per il desiderio che cuoce a fuoco lento, traboccando dagli alvei di una piacevole fantasia, una birichinata innocente, una divertente follia, per ribollire nella densità metallica del piombo fuso, un liquido pesante che secca la bocca e brucia la gola, comprime lo stomaco e infine espande le fiamme del suo impero per incendiare sino all'ultima cellula di un povero corpo umano, mortale, vulnerabile."