Da coppia perfetta a nemici giurati ad amanti di nuovo in una commedia romantica perversamente divertente.
Naomi Westfield ha un fidanzato perfetto: Nicholas Rose è il tipo d’uomo che le tiene la porta aperta, si ricorda cosa preferisce ordinare al ristorante e proviene da una famiglia altolocata che sarebbe il sogno di ogni futura sposa. Nicholas e Naomi non sanno nemmeno cosa significhi litigare, sono troppo impegnati a organizzare il loro sontuoso matrimonio. E in questo quadro idilliaco, Naomi è innegabilmente, inesorabilmente stufa del suo fidanzato, del suo atteggiamento da figlio perfetto nei confronti della madre assillante e di tanti altri aspetti che la convivenza ha evidenziato. Il matrimonio è ormai l'ultimo dei suoi pensieri, vorrebbe tirarsi fuori da quello che si prospetta essere l’evento dell’anno ma potrebbe esserci un intoppo: è proprio la futura suocera a pagare e organizzare le nozze e chi dei due fidanzati dovesse mandare a monte dovrà coprirne le spese. Non le rimane quindi che giocare d’astuzia e far sì che sia Nicholas a lasciarla! In un susseguirsi di scherzi, sabotaggi e piccole vendette, Naomi mette in atto il suo piano e dà inizio a una vera e propria guerra silenziosa... per accorgersi che nemmeno il fidanzato è così felice del loro rapporto e così sicuro di volerla sposare. Anzi, forse anche lui sta tentando il tutto per tutto per farsi mollare! Incastrati in un vortice di pessima comunicazione, suocere moleste e ripicche, Naomi e Nicholas si troveranno vicini come non accadeva da tempo. E se tanto hanno maledetto il giorno in cui si sono incontrati, tanto potrebbero ringraziare quello in cui sono stati costretti a riavvicinarsi. Perché, nel momento in cui smettono di nascondere le loro reali emozioni e il loro carattere, rischiano di scoprire che la persona che hanno a fianco è la migliore che abbiano mai incontrato.
Quante volte pensiamo di conoscere la persona che abbiamo accanto fin dentro i pensieri? Quante volte diamo per scontate abitudini, propensioni, gusti? E se sbagliassimo? Se ciò che pensiamo fosse solo il frutto di un'immagine idealizzata costruita dalla nostra mente? E se, invece di dare tutto per scontato e magari far del male a noi e all'altro, ci fermassimo ad ascoltare cos'ha da dire davvero, l'altro? E se invece di andare avanti nella convinzione di non essere capiti, ci fermassimo a dire cosa davvero vogliamo noi, all'altro? Ecco, questi sono i punti focali di un romanzo al quale all'inizio non avrei dato una lira, ma che poi è stato piacevolissimo portare a termine. Un libro apparentemente leggero, che però mi ha fatto riflettere.
Naomi Westfield ha un fidanzato perfetto: Nicholas Rose è il tipo d’uomo che le tiene la porta aperta, si ricorda cosa preferisce ordinare al ristorante e proviene da una famiglia altolocata che sarebbe il sogno di ogni futura sposa. Nicholas e Naomi non sanno nemmeno cosa significhi litigare, sono troppo impegnati a organizzare il loro sontuoso matrimonio. E in questo quadro idilliaco, Naomi è innegabilmente, inesorabilmente stufa del suo fidanzato, del suo atteggiamento da figlio perfetto nei confronti della madre assillante e di tanti altri aspetti che la convivenza ha evidenziato. Il matrimonio è ormai l'ultimo dei suoi pensieri, vorrebbe tirarsi fuori da quello che si prospetta essere l’evento dell’anno ma potrebbe esserci un intoppo: è proprio la futura suocera a pagare e organizzare le nozze e chi dei due fidanzati dovesse mandare a monte dovrà coprirne le spese. Non le rimane quindi che giocare d’astuzia e far sì che sia Nicholas a lasciarla! In un susseguirsi di scherzi, sabotaggi e piccole vendette, Naomi mette in atto il suo piano e dà inizio a una vera e propria guerra silenziosa... per accorgersi che nemmeno il fidanzato è così felice del loro rapporto e così sicuro di volerla sposare. Anzi, forse anche lui sta tentando il tutto per tutto per farsi mollare! Incastrati in un vortice di pessima comunicazione, suocere moleste e ripicche, Naomi e Nicholas si troveranno vicini come non accadeva da tempo. E se tanto hanno maledetto il giorno in cui si sono incontrati, tanto potrebbero ringraziare quello in cui sono stati costretti a riavvicinarsi. Perché, nel momento in cui smettono di nascondere le loro reali emozioni e il loro carattere, rischiano di scoprire che la persona che hanno a fianco è la migliore che abbiano mai incontrato.
Quante volte pensiamo di conoscere la persona che abbiamo accanto fin dentro i pensieri? Quante volte diamo per scontate abitudini, propensioni, gusti? E se sbagliassimo? Se ciò che pensiamo fosse solo il frutto di un'immagine idealizzata costruita dalla nostra mente? E se, invece di dare tutto per scontato e magari far del male a noi e all'altro, ci fermassimo ad ascoltare cos'ha da dire davvero, l'altro? E se invece di andare avanti nella convinzione di non essere capiti, ci fermassimo a dire cosa davvero vogliamo noi, all'altro? Ecco, questi sono i punti focali di un romanzo al quale all'inizio non avrei dato una lira, ma che poi è stato piacevolissimo portare a termine. Un libro apparentemente leggero, che però mi ha fatto riflettere.