Kvarnström-Jones, Ruth - Le formidabili donne del Grand Hotel

qweedy

Well-known member
Ispirato a una storia vera:

"Stoccolma, 1901. Il Grand Hôtel, che ospiterà la cerimonia del primo Premio Nobel della storia, è in verità sull'orlo del fallimento. Riuscirà una donna a risollevarne le sorti? In una fredda sera di dicembre del 1901, mentre nella sontuosa sala dei banchetti del Grand Hôtel fervono i preparativi per la prima cerimonia d'assegnazione del Premio Nobel, negli uffici ai piani superiori l'atmosfera è decisamente meno gioiosa. L'albergo, un vanto per la corona svedese e per l'intera nazione, in realtà è sull'orlo del fallimento. Per sovvertire un destino già scritto ed evitare lo scandalo, viene deciso di rivolgersi alla persona che, da sola e dal niente, negli ultimi anni è riuscita a dare vita a una catena d'alberghi di grande successo: Wilhelmina Skogh. Nonostante le sue indubbie qualità, però, la scelta di una donna a capo del Grand Hôtel fa storcere il naso a molti e suscita una vera e propria rivoluzione tra il personale maschile, tanto che la maggior parte arriva addirittura a licenziarsi. Ma Wilhelmina non è certo tipo da lasciarsi intimidire, anzi, sostituisce prontamente gli uomini con una nuova generazione di ragazze che, per scelta o necessità, cercano un'esistenza che vada oltre i confini del focolare domestico. Grazie al coraggio e all'intraprendenza di Wilhelmina e delle sue formidabili collaboratrici, il Grand Hôtel diventa così un modello di eccellenza al femminile in un elegante scenario."

La storia è quella di un piccolo ma determinato gruppo di donne capitanate dall'eccezionale Wilhemina Skogh, direttrice del Grand Hotel di Stoccolma (e non solo) ed apprezzata imprenditrice realmente esistita, che ha saputo riscrivere le regole dell'hôtellerie declinandole al femminile, lottando con le sue ragazze anche per i diritti delle donne in una società tutt'altro che femminista.
Le ambientazioni sono quelle da sogno dell'iconico hotel di Stoccolma legato alla cerimonia per l'assegnazione dei Nobel, che proprio negli anni in cui si svolge la vicenda delle nostre "ragazze" vede per la prima volta una donna, Selma Lagerlöf, ricevere quello alla Letteratura.

“Mi sono appassionata a Wilhelmina Skogh e al suo meraviglioso Grand Hôtel sin da quando, all’inizio degli anni ’80, ho avuto la fortuna di lavorarci per un’estate. Un giorno scriverò un libro su questo posto, pensai all’epoca. Quarant’anni dopo, quel momento è arrivato” così svela l'autrice alla fine di questo appassionante romanzo sulla solidarietà femminile, sulla sorellanza e l'emancipazione delle donne.

A me è piaciuto molto!
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Bello, bello, bello. Un romanzo appassionante e fiabesco che, però, non dimentica di trattare con la dovuta cura ed attenzione temi sociali, storici, culturali rimanendo così ben ancorato alla realtà. La figura della protagonista – che non conoscevo – mi ha molto colpito e poi beh… io amo la Svezia, perciò… Uno dei libri più belli tra quelli letti quest’anno.
 
Alto