Yamaguchi, Eiko - La cucina degli incontri della signora Megumi

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La cucina degli incontri della signora Megumi è un romanzo corale soave ed evocativo: un inno alla condivisione, alla gioia dei sapori, all’intimità e ai nuovi inizi.

Nel quartiere di Yotsuya, a Tokyo, c’è un piccolo locale, uno shokudō, specializzato in oden, tipiche zuppe giapponesi, e stuzzichini a base di ingredienti di stagione: dal cavolo fermentato servito a dicembre ai fichi al vapore in salsa di miso a luglio. Rinfrancati dal borbottio dei pentoloni fumanti e dalle novità dei piatti del giorno, gli avventori si stringono lungo il bancone a L per condividere storie e sapori perduti, davanti a un boccale di birra alla spina o a un bicchierino di sakè, mentre Tamazaka Megumi, la proprietaria, si destreggia da sola tra i fornelli e la sala. Megumi ha cinquant’anni, è vedova e senza figli, e in un’altra vita era una veggente di successo, ospite fissa di talk show e programmi di costume, fino a quando una tragedia personale le aveva portato via la fiducia in se stessa inducendola a smettere i panni di Lady Moonlight, la maga bianca. Poi, il destino l’aveva presa sottobraccio e condotta davanti all’insegna di un locale malandato che portava proprio il suo nome e, quasi suo malgrado, Megumi si era ritrovata a coltivare un’insospettata vocazione dietro ai fornelli e a mettere, di nuovo, al servizio degli altri la propria sensibilità e il proprio talento. Ed è esattamente per questo, oltre che per gli ottimi piatti e l’atmosfera familiare che si respira nella sua cucina, che i clienti popolano il locale: si confidano con lei, ne cercano i generosi consigli, per capirsi meglio e lasciarsi accompagnare verso la felicità. Per sentirsi, anche solo per il tempo di una sera, meno soli.


La quarta di copertina dice molto e devo dire che è rispondente a quanto raccontato nel libro. Perciò cosa aggiungere? Aggiungerò che questa è stata una lettura deliziosa e rinfrancante, esattamente come devono essere stati gli stuzzichini e le zuppe che Megumi serviva ai suoi fidati e fedeli clienti. Una cosa mi ha, però, colpito molto e quasi disturbato: le considerazioni sul matrimonio, argomento centralissimo nel libro come nelle vite dei personaggi. Mi rendo conto, però, che si tratta di un piccolo gap culturale, nulla che infici il piacere della lettura. Una storia intensa e leggera su una donna che ha saputo rinascere più volte dalle ceneri e mettersi al servizio degli altri.
 
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