Papillon, Fabrice - La congiura di Dante

estersable88

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Tra le pagine di Dante è nascosto un segreto e qualcuno è disposto a uccidere pur di scoprirlo...
Un gruppo di uomini si muove nell'oscurità delle gallerie sotterranee di Parigi. La loro missione culmina sotto il Pantheon, con la profanazione della tomba di Marie Curie. Sul posto vengono ritrovati simboli ispirati ai cerchi dell'Inferno di Dante e la firma di un'organizzazione segreta: Gyrum Novem, una setta millenaria che custodisce un'oscura ambizione, capace di riscrivere il futuro dell'umanità. Poche ore dopo, un eminente scienziato muore in circostanze inspiegabili. Il caso viene affidato alla commissaria Louise Vernay: quello che sembra l'inizio di un'indagine complessa si rivela presto un enigma di proporzioni globali. Affiancata dal collega Massimo, Louise segue una scia di indizi che la conduce nelle cripte di Parigi, nei palazzi segreti di Sintra fino a un sanatorio nascosto tra le Alpi. Ogni scoperta la porta più vicina a svelare i piani del Gyrum Novem. Tra codici nascosti in capolavori dell'arte, segreti scientifici dimenticati e rivelazioni mozzafiato, Louise e Massimo affrontano una corsa contro il tempo per decifrare un piano che mescola genialità, follia e ambizioni senza confini.


Troppo, troppo audace per i miei gusti: se l'autore si fosse fermato un po' prima, se avesse cambiato direzione, se avesse ammorbidito il finale, sarebbe stato un thriller accettabile, persino avvincente. Ma così, francamente, è stato troppo: non posso svelare di più, ma dal thriller apocalittico siamo passati al distopico e per quanto mi riguarda finanche al macabro. Alcune scene, specie sul finale, sono state agghiaccianti. Ok, il messaggio è arrivato forte e chiaro: se conoscenza e potere finiscono nelle mani sbagliate siamo fritti… ma forse lo si sarebbe potuto rendere in modo meno crudele.
 
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