Oates, Joyce Carol - Babysitter

Pnin

Well-known member
Detroit, 1977.
I Jarrett sono una ricca famiglia dei ricchi sobborghi della città e sono composti da Hannah, annoiata e superficiale, con un passato di figlia abusata, che si lascia trascinare dalla vita con inconsapevolezza; Wes, il marito, molto assente, un po' svalutante e palesemente razzista; i due figli Katya di 4 anni e Conor di 7; la domestica filippina Ismelda che praticamente tiene su tutta la baracca.
Un serial killer di bambini, soprannominato dai media Babysitter (fatto realmente accaduto, ma qui romanzato con notevoli cambi di particolari) sta terrorizzando la città, ma i Jarrett sono relativamente tranquilli in quanto le vittime sono di età superiore ai loro figli e provenienti dai quartieri più poveri. Fino a quando non viene rapito (ma poi ritrovato, benché in pericolo di vita) il figlio di una famiglia del loro stesso quartiere, inducendo in Wes una sorta di ossessione che lo porterà ad acquistare e tenere in camera una pistola sempre carica, convinto che quel che accade sia il preludio di una "rivolta nera" nei confronti dei ricchi bianchi.
In tutto ciò si intreccia la vicenda parallela di Hannah, che si innamora di un losco figuro che la trascinerà in una torbidissima e assurda storia, di cui solo nell'ultimo capitolo si capirà il finale. Storia che si intreccerà con la (probabile?) vicenda di Babysitter e che alimenterà la componente razzista di Wes, che imputerà allo stupro subito da parte di un nero le pessime condizioni della moglie, invece reduce dal primo appuntamento col suo "amante".

Commento:
I temi toccati sono importanti.
Il razzismo, la corruzione delle ricche élite e della chiesa, le loro connessioni con la malavita, il pregiudizio...
Ma la storia per me, oltre a essere scritta in modo prolisso, estremamente ripetitivo e quindi noioso, non sta in piedi.
Una donna che, per quanto possa essere stata traumatizzata da un padre abusante, considera il suo "amante" (e si bea tra sé e sé di questa cosa) un tizio che dopo averle dato un appuntamento al primo sguardo ha con lei, senza parlare, un rapporto sessuale tanto violento da ridurla in uno stato di incoscienza e tenta persino di soffocarla, per poi farla portare a casa da uno scagnozzo (che in seguito si invaghirà di lei)... davvero potrebbe esistere? Spererei proprio di no. Tenendo conto che poi lei ci torna, e viene trattata ancora peggio. Le descrizioni delle condizioni in cui lui la riduce sono da brividi, ma lei "lo ama" 😡 dai, è davvero troppo.
E anche il mutamento successivo di questo amante, per quanto calcolato e finalizzato ad altro, in trepido innamorato, non si può sentire (leggere).
Peccato. Tolta la ripetitività insopportabile dello stile e questi pezzi di storie improponibili, i contenuti e pure le essenze dei vari personaggi potevano farne un libro intelligente e molto interessante.
 
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