MonicaSo
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In questo romanzo corale ambientato nella Praga occupata dai tedeschi ironia e tragedia si intrecciano con uno stile originalissimo, apprezzato da Philip Roth che considerava Weil un grandissimo scrittore. L'episodio che dà il titolo al libro è quello in cui Heydrich ordina di rimuovere la statua di Mendelssohn dal tetto del Conservatorio. Ma l'impiegato del Comune, aspirante SS, non sa la storia della musica e pensa di buttar giú la statua col naso piú grosso. Che è Wagner... Ma non mancano episodi ben piú drammatici, alcuni strazianti. In tutti i racconti del libro si respira un'atmosfera assurda, in cui si può morire per futili motivi o ci si può salvare per un colpo di fortuna. Tutto è aleatorio e slegato da ogni logica.
«Nei romanzi comparivano i gangster o i pistoleri del Far West, e anche loro si ubriacavano e si mettevano a sparare alla gente, ma si trovava sempre uno sceriffo che poi li toglieva di mezzo»
«Heydrich continuava a osservare attentamente la balaustra. All'improvviso, però, il suo volto si era contratto nell'espressione d'una rabbia e di un odio feroci. Com'è possibile, che schifezza è mai questa, com'era potuto accadere che avesse tenuto il suo discorso in un edificio sul cui tetto svetta quella statua nauseabonda? Una simile vergogna, una simile umiliazione... perché nessuno ha pensato d'ispezionare l'edificio prima che venisse consacrato all'arte tedesca? «Giesse», aveva urlato di colpo, indicando col braccio la balaustra, «faccia immediatamente in modo che quella statua venga rimossa. Telefoni questa notte stessa al Comune, ci dev'essere certo qualcuno di servizio. È intollerabile, è inuaudito, è una negligenza peggiore ancora che non l'alto tradimento. Sul tetto c'è Mendelssohn!»
Inizia quasi in modo buffo questo romanzo ambientato a Terezin, pochi chilometri da Praga, tristemente famoso per via del campo di concentramento in cui "vissero" circa 15.000 minori ebrei (dati di wikipedia, che io trovo allucinanti
).
Per un paio di capitoli ho avuto il dubbio che si trattasse di una narrazione leggera (la storiella ebraica, umoristica e autoironica)... ma ben presto sono cominciati i momenti drammatici: le uccisioni senza motivo, le vendette, la paura la fame la deportazione.
Un'altra testimonianza della follia nazista.
Il romanzo si conclude nel peggiore dei modi:
Bello, compatibilmente con l'argomento, sicuramente da leggere
«Nei romanzi comparivano i gangster o i pistoleri del Far West, e anche loro si ubriacavano e si mettevano a sparare alla gente, ma si trovava sempre uno sceriffo che poi li toglieva di mezzo»
«Heydrich continuava a osservare attentamente la balaustra. All'improvviso, però, il suo volto si era contratto nell'espressione d'una rabbia e di un odio feroci. Com'è possibile, che schifezza è mai questa, com'era potuto accadere che avesse tenuto il suo discorso in un edificio sul cui tetto svetta quella statua nauseabonda? Una simile vergogna, una simile umiliazione... perché nessuno ha pensato d'ispezionare l'edificio prima che venisse consacrato all'arte tedesca? «Giesse», aveva urlato di colpo, indicando col braccio la balaustra, «faccia immediatamente in modo che quella statua venga rimossa. Telefoni questa notte stessa al Comune, ci dev'essere certo qualcuno di servizio. È intollerabile, è inuaudito, è una negligenza peggiore ancora che non l'alto tradimento. Sul tetto c'è Mendelssohn!»
Inizia quasi in modo buffo questo romanzo ambientato a Terezin, pochi chilometri da Praga, tristemente famoso per via del campo di concentramento in cui "vissero" circa 15.000 minori ebrei (dati di wikipedia, che io trovo allucinanti

Per un paio di capitoli ho avuto il dubbio che si trattasse di una narrazione leggera (la storiella ebraica, umoristica e autoironica)... ma ben presto sono cominciati i momenti drammatici: le uccisioni senza motivo, le vendette, la paura la fame la deportazione.
Un'altra testimonianza della follia nazista.
Il romanzo si conclude nel peggiore dei modi:
le due sorelline tenute nascoste e per le quali ho sperato in un lieto fine per tutta la lettura, vengono trovate, picchiate selvaggiamente con delle chiavi, uccise
Bello, compatibilmente con l'argomento, sicuramente da leggere