Mason, Daniel - L'accordatore di piano

MonicaSo

Well-known member
Nel 1886, un timido accordatore di pianoforti di mezza età di nome Edgar Drake riceve un insolito incarico dal Ministero della Guerra britannico: recarsi nelle remote giungle del nord-est della Birmania e lì riparare un raro pianoforte appartenuto a un eccentrico chirurgo militare che si è rivelato misteriosamente indispensabile per il progetto imperiale. Da questo irresistibile inizio, "L'accordatore di piano" catapulta il suo protagonista in un mondo di seducente bellezza e intrighi da incubo. E mentre segue il viaggio di Drake, Mason abbaglia i lettori con la sua erudizione, li commuove con i suoi personaggi vividamente delineati e li avvolge nell'incantesimo indissolubile della sua narrazione.

Un viaggio in Birmania molto bello, descrizioni e suggestioni di un paese magico. Affiancare la lettura con un viaggio virtuale su google map ha contribuito alla piacevolezza della lettura.
La musica è un linguaggio universale e la musica di Bach, ampiamente citata nel romanzo, è stata un accompagnamento gradevole.
Il finale inaspettato mi ha spiazzato per i colpi di scena ma la guerra è guerra in qualunque parte del mondo.
Io consiglio questa lettura.
 

Pathurnia

Well-known member
Dalla prima pagina:
Per mesi le immagini tremolarono in fondo ai suoi occhi (...) talvolta passandogli semplicemente davanti agli occhi come carrozzoni di un circo, ciascuna con una storia che sfidava la credibilità, non per difetto nell'intreccio ma perché la natura non può permettere un tale addensarsi di colore senza sottrarre qualcosa al resto del mondo.

Un libro scritto così può parlare di qualunque cosa ma è un godimento in ogni caso.
 
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Pathurnia

Well-known member
L'accordatore di piano.
L'ho finito ma è uno di quei libri che vorresti non finissero mai.
Stupendo.
P.s.: l'accostamento a Conrad è ineludibile. E anche Conrad mi piace tanto.
 
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Shoshin

Shikata ga nai
"La luce obliqua del tardo pomeriggio entrava da una finestrella illuminando una stanza ingombra di telai di pianoforte.
Edgar Drake, accordatore di pianoforti specializzato in Érard,posò la lettera sul tavolo.
Un Érard a coda del 1840 è uno strumento meraviglioso si disse,poi piegò accuratamente il foglio e lo fece scivolare nella tasca del cappotto.
E la Birmania è molto lontana..."

rard-Grand-Pianoforte.jpg


Lo leggo anche io.
È tempo.
 

Shoshin

Shikata ga nai
Mentre sedevano l'uno accanto all'altra ,nella mente di Edgar risuonavano frammenti di melodie,come all'inizio di un concerto, finché un solo motivo si elevò sugli altri.
Lo accennò a labbra chiuse.
"Clementi,Sonata in fa diesis minore,opera 25, numero 5."
disse Katherine,e lui annuì.
Una volta le aveva spiegato che quella sonata evocava in lui l'immagine di un uomo perduto in mezzo al mare mentre la sua innamorata lo aspetta sulla riva.
L'orchestra è il fragore delle onde,il grido dei gabbiani...


 

Shoshin

Shikata ga nai




Devo ancora
tornare alla realtà.La lettura di questo libro
mi è costato qualcosa.
Per questa volta non spiegherò
il senso che per me ha avuto.
Da un poco di tempo non
vivo serena,ho intrapreso un
viaggio che comprenderà un triste
finale.
Tra le pieghe di questa storia
l'ho intravisto.



Questo scrittore ha una penna potente.
 
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