Sinno, Neige - Triste tigre

estersable88

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Nella splendida cornice delle Alpi francesi, durante gli anni '90, la famiglia di Neige conduce un’esistenza tranquilla e solitaria. Tuttavia, dietro le
apparenze idilliache si cela una realtà crudele: Neige è costretta a subire abusi ripetuti dal suo patrigno, dalla tenera età di sette anni fino all'adolescenza.
Solo nel 2000, sostenuta da sua madre, trova il coraggio di denunciare l'uomo, che viene condannato a nove anni di prigione. Dopo vent'anni di silenzio,
Neige riesce finalmente a raccontare la terribile esperienza che ha segnato la sua vita. Non è in cerca di pietà, ma di comprensione e giustizia e ciò
che più desidera è poter disinnescare quella che lei definisce "piccola bomba". Con una delicatezza sorprendente, l’autrice esamina il confine tra potere
e impotenza, sfidando il lettore a esplorare le tenebre della mente umana. Attraverso un viaggio letterario intrapreso tra le pagine dei grandi maestri,
da Nabokov a Woolf, ci conduce in un mondo di sopravvissuti che hanno conosciuto il male, hanno trovato la forza di alzarsi, ma che rimarranno segnati
per sempre, la cui esistenza è un costante equilibrio tra ombra e luce. In questo racconto non si riflette sulla forza, l'oblio o il perdono, ma sulla
costante lotta per rimanere in piedi. “Triste tigre” è un racconto che trasuda l'intensità e la fragilità di tutto ciò che nasce dalla solitudine e dalla
rabbia e che racchiude in sé l’ambizioso, e forse folle, desiderio di far esplodere questo mondo in un milione di piccoli frammenti.



Letto nel 2024.

Caso editoriale in tutta Europa, questo non è un romanzo, ma una storia vera raccontata di prima mano da chi l'ha vissuta. Il tema degli abusi sessuali su minore è affrontato apertamente, senza sconti, anche con riferimenti sessuali molto espliciti. Ma c'è di più: il tema dell'abuso è affrontato da molti punti di vista, sia quello più scabroso e fisico, ma anche psicologico, letterario, della ricerca… Non si esce mai fuori dall'abuso, questo l'autrice ce lo dice chiaramente, ma parlare e scrivere di questa "piccola bomba" può essere un modo di sfogare la rabbia, venire a patti con l'accaduto, razionalizzare, trovare una spegazione al fatto che nessuno si sia accorto di nulla a casa e in paese… E oltre alla sua storia, la Sinno fa una disamina a tutto tondo nella letteratura, nel cinema, con passi e ritmi narrativi diversi. Libro non facile, davvero, però molto interessante. Un libro così non può piacere in senso stretto, quindi non dirò che mi è piaciuto. Sicuramente però non lascia indifferenti.
 
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