Purvis, Xenobe - La persecuzione delle sorelle Mansfield

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A Little Nettlebed si raccontano molte storie sulle sorelle Mansfield: che sono arroganti, bugiarde, indisciplinate. Ciascun abitante del piccolo villaggio ha da dire la propria sul loro conto, ma su una cosa tutti concordano: le ragazze sono strane, e, quindi, pericolose. Con l’arrivo di una delle estati più torride di sempre, poi, comincia a verificarsi una serie di eventi singolari: un enorme pesce argentato – o forse un mostro di fiume – si arena sulla riva del Tamigi, gli animali si fanno frenetici, gruppi di corvi si radunano sui tetti delle case, e qualcuno giura di aver visto le cinque sorelle trasformarsi in un branco di cani e latrare nella notte. I sospetti viaggiano in fretta di bocca in bocca, portando a galla paure, pregiudizi e anche un pizzico d’invidia. Cosa nascondono le ragazze Mansfield? Qual è la loro vera natura? Che le voci siano fondate o meno, a Little Nettlebed sta accadendo qualcosa di innaturale, e, come sempre capita in questi casi, serve un capro espiatorio. Un romanzo d’esordio magnetico e dalle atmosfere avvolgenti, che si muove sulla soglia tra allegoria, realismo magico e un’acuta critica sociale. Purvis trascina il lettore nell’Oxfordshire del XVIII secolo e lo spinge simultaneamente verso riflessioni senza tempo sul rapporto tra maldicenza e verità, sulla diffidenza nei confronti di ciò che è diverso e su cosa voglia dire essere una giovane donna fuori dagli schemi.

COMMENTO

Per essere un libro di ambientazione gotica, ma scritto ai giorni nostri, direi che non è male. È, però, un gotico che non ce la fa a far davvero paura, sebbene qualche brividino l'abbia provato, devo ammetterlo. Il punto di forza di questo libro, tuttavia, è un altro: con parole semplici, pochi personaggi e un'ambientazione di per sé abbastanza statica, riesce a far comprendere perfettamente la paura e la forza di un pregiudizio. Quando le voci si spargono e non sono lusinghiere bisogna cominciare a scappare… o, altrimenti, non piegarsi davanti a niente e nessuno. Per me un discreto libro, ma anche un po' un'occasione mancata per spiccare il salto di qualità.
 
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