Sue, Natalie - Un caro saluto (ma non ti sopporto più)

estersable88

dreamer member
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P.s. Volevo dirti dal profondo del cuore che sei insopportabile. Ci sono giorni in cui ridi in maniera così falsa raccontando al telefono sempre la solita storia che preferirei unirmi a una setta piuttosto che venire in ufficio e vederti. I post scriptum sono l’arma più tagliente di Jolene Smith. Ma nessuno li può vedere perché li scrive in bianco, alla fine di ogni e-mail indirizzata ai colleghi. Colleghi che – in caso non si fosse capito – odia. Non è un odio violento, più una sottile insofferenza che trasforma ogni giornata lavorativa in un piccolo inferno. Per fortuna ha trovato questa tecnica per insultarli in segreto. Solo così riesce a trovare un po’ di sollievo. Tutto procede secondo i piani, fino a quando, proprio il giorno del suo compleanno, il nuovo responsabile delle risorse umane, Clifford, scopre il trucco. Di colpo, la vita di Jolene cambia. Viene messa sotto osservazione, il suo computer monitorato. Ma qualcosa va storto: ora può leggere le e-mail di tutti i colleghi! Questa scoperta inizialmente la spaventa, ma presto Jolene decide di sfruttare la situazione a proprio favore. Entra nella vita delle persone che detesta di più. E scopre che non sono terribili come pensava. Anzi, ognuna di loro ha problemi che la toccano profondamente, risvegliando in lei un desiderio di aiutare che credeva sopito. Questo perché nel passato di Jolene si nasconde un oscuro segreto. Un trauma che ha plasmato la sua asocialità e diffidenza verso gli altri. E quando le cose precipitano, la sua unica salvezza verrà proprio dalle persone che ha imparato a conoscere e a rispettare.
Natalie Sue ha scritto un romanzo che sta scalando le classifiche di tutto il mondo e conquistando la stampa. Un libro speciale, capace di toccare l’animo di tanti. Una storia in cui è facile riconoscersi. La cinica e misantropa Jolene, tra risate e riflessioni, riesce a ricordarci che l’amicizia e l’amore possono sbocciare anche nei luoghi più inaspettati.

COMMENTO

Romanzo d'esordio che affronta un tema spinoso per molti: la quotidianità di chi lavora in ufficio e trascorre molte ore con i propri colleghi. Colleghi che finiscono spesso per diventare, nel bene e nel male, la nostra famiglia… ma siamo sicuri di conoscerli poi così bene? Non sarà forse che vediamo l'immagine che vogliono farci vedere o, peggio, che noi ci siamo costruiti? Eh… bella domanda. E il lavoro non è tutto: a volte ci si mettono pure i guai di una vita privata troppo alcoolica, troppo oscura, troppo ferma nel passato… è quel che accade a Jolene, la protagonista di questo libro.
Sicuramente c'è qualcosa di verosimile in questa storia, però è un po' sui generis che nessuno si accorga di ciò che accade a Jolene e la fermi… Ho trovato tutto un po' esagerato e tirato per i capelli, ma comunque in generale è promosso con riserva. No, non mi ha fatto per niente ridere come suggerisce la sinossi… mi ha invece fatto molto pensare, pensare a quanto poco conosciamo chi ci è di fronte, i suoi problemi, le timidezze, le paure; quanto poco riusciamo ad andare oltre noi stessi, ad ascoltare davvero l'altro ed interessarci alla sua storia.
 
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